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“Premiare l’insolito, l’immaginifico, e stimolare l’interesse del pubblico generale alla scienza, alla medicina, e alla tecnologia”. È questo lo scopo dichiarato del premio Ig Nobel. Nato come parodia satirica del Nobel, il riconoscimento sponsorizzato dalla scientifica-umoristica statunitense Annals of Improbable Research, dal 1991 insignisce quelle ricerche che, solo perché completamente strampalate, non vengono generalmente prese molto sul serio dalla comunità scientifica internazionale.
Le categorie abbracciate dall’Ig Nobel, che è co-patrocinato dalla Harvard Computer Society, dalla Harvard-Radcliffe Science Fiction Association e dalla Harvard-Radcliffe Society of Physics Students sono state, a volte, molto diverse da quelle contemplate dal Nobel: accanto alle tradizionali Biologia, Medicina, Fisica, Chimica, etc., han potuto per una sera discipline degne di lode nella cerimonia di gala che si tiene Sanders Theatre della Harvard University anche materie come “Tecnologia pedonale”, “Assistenza Sanitaria”, “Pubblica Sicurezza”, “Storia dell’Agricolutura”, “Riproduzione” e addirittura… Matematica. A differenza del Nobel, infatti, l’Ig Nobel si è spesso ricordato della matematica, ovviamente limitandosi a quelle ricerche “strane, divertenti, e perfino assurde”, quel tipo di lavori improbabili che “prima fanno ridere e poi danno da pensare”.
Nella sua storia, le bizzarrìe matematiche sono state premiate sette volte.
Di recente, ci ha lasciati Mikhail Gorbaciov, ultimo segretario del Partito Comunista dell’Unione Sovietica, propugnatore della perestrojka e della glasnot’, premio Nobel per la pace nel 1990. Ebbene, a tre anni dal Nobel per la Pace e a quattro dalla caduta del muro di Berlino, anche Robert W. Faid di Greensville, South Carolina, visionario profeta della statistica, entrava nella storia dell’Ig Nobel vincendo il premio per la Matematica per aver calcolato l’esatta probabilità che Gorbaciov fosse l’Anticristo (per i più curiosoni, era 710.609.175.188.282.000 a 1). L’anno dopo, è ancora la religione a tenere banco. La Southern Baptist Church of Alabama, riesce infatti a determinare, valutando contea per contea, quanti cittadini dell’Alabama andranno all’inferno se non si pentono. Il premio è stato ritirato dall’onorevole Terje Korsnes, console di Norvegia, che l’ha accettato a nome del popolo di “Hell” (“Inferno in inglese, ma anche nome di una cittadina della Norvegia).
Dobbiamo aspettare il secondo millennio per avere il terzo Ig Nobel in Matematica. Il merito è di K. P. Sreekumar e G. Nirmalan dell’Università Agraria di Kerala, in India, che nel 2002 vincono per il loro studio analitico: “Stima della superficie totale dell’elefante indiano”. Dagli elefanti alle foto di gruppo il passo è breve. Nic Svenson e Piers Barnes, dell’Australian Commonwealth Scientific and Research Organization, nel 2006 ritirano il premio per il loro studio “Blink-Free Photos, Guaranteed“, in cui calcolano il numero minimo di fotografie che occorre fare per essere sicuri che in un gruppo nessuno sia immortalato con gli occhi chiusi (andare qui [https://archive.ph/Oh9yr#selection-1063.115-1063.181] per sapere qual è – è comunque una funzione del numero di persone e del tempo medio di attesa tra una foto e l’altra). Nella foto ricordo col premio i due vengono con gli occhi chiusi. Nel 2009, arriva addirittura un Ig Nobel in matematica dedicato a un banchiere: lo vince Gideon Godo, governatore della Reserve Bank dello Zimbabwe, per aver dato alla gente un modo semplice e quotidiano per imparare a gestire molti numeri, avendo fatto sì che la sua banca stampasse banconote con valori da un centesimo di dollaro a cento milioni di miliardi di dollari. Due anni dopo, l’Ig Nobel in Matematica ha un sapore escatologico. Vengono premiate infatti le (in)capacità matematiche di predire la fine del mondo di diversi soggetti: Dorothy Martin (predisse che il mondo sarebbe finito nel 1954), Pat Robertson (predisse che il mondo sarebbe finito nel 1982), Elizabeth Clare Prophet (predisse che il mondo sarebbe finito nel 1990), Lee Jang Rim (predisse che il mondo sarebbe finito nel 1992), Credonia Mwerinde (predisse che il mondo sarebbe finito nel 1999) e Harold Camping (predisse che il mondo sarebbe finito il 6 settembre 1994 e, successivamente, il 21 ottobre 2011); tutte persone che hanno insegnato al mondo a fare attenzione quando si fanno calcoli e assunzioni matematiche. L’ultimo Ig Nobel in Matematica lo dobbiamo infine a Elisabeth Oberzaucher e Karl Grammer, per aver usato tecniche matematiche per determinare se e come il sultano marocchino Mulay Isma’il riuscì dal 1697 al 1727 ad avere 888 figli. Ricerca che fece sorgere una domanda che accomuna tutti i premi Ig Nobel: ma perché?

 

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