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Marco Fulvio Barozzi, formatore, blogger scientifico (noto in rete come Kees Popinga) e infaticabile tessitore di connessioni tra scienza e umanesimo, ha pubblicato con Scienza Express il libro “Vortici e vertigini”. Sandra Lucente lo ha letto e lo recensisce per il nostro sito. 

Se la Scienza è una città, se il divulgatore scientifico è colui che visita quella città e quelle limitrofe, allora Marco Fulvio Barozzi è il viaggiatore che ti incontra e ti dice “lo sai che tizio ha fatto questo, scoperto quest’altro, pensato quel risultato, cambiato quella visione?” Solo che qui non si induce al pettegolezzo, qui si ricostruiscono storie con precisione e tra le pagine di Vortici e Vertigini (Scienza Express 2019) si imparano tante cose. Si rimane ad ascoltare ad esempio di Boole, delle Dickinson, di Maxwell, di Darwin incantati dall’umanità degli scienziati descritti e dalla profondità dei risultati, ma più di tutto dal modo in cui quel racconto rende vicino il raccontato. I personaggi della storia della scienza, già incontrati sul blog di Kees Popinga, su carta diventano più vicini. E non tanto per la foto che è premessa ad ogni capitolo o per le loro parole che sono riportate a fine testo anche in lingua originale. Quello che accade è che il formato libro e la scrittura scorrevole regalano il tempo di conoscere i personaggi. Il lettore è persino disposto a cambiare tempo storico, ci si ritrova completamente immersi nell’ottocento inglese, si girovaga in quel periodo con curiosità. Ma ci sono dinamiche ancora attuali a cui l’autore richiama la nostra attenzione. Tra queste, l’interazione di ambiti del sapere diversi, la faticosa presenza di donne nel mondo culturale, il ruolo dell’intuizione e della percezione, il metodo scientifico come approdo o come punto di partenza, il rapporto scienza e fede, tecnologia e psicologia.

L’autore, Marco Fulvio Barozzi, mostra il suo libro con grande fierezza. Fotografia di proprietà di Marco Fulvio Barozzi

Oltre che come carrellata di scienziati, poeti e ingegneri tra loro amici o nemici, si può leggere Vortici e Vertigini come una trasversale storia della scienza, in particolare si rivede al rallentatore la nascita di alcune discipline. Ma per coloro che amano la comunicazione è, soprattutto, un libro sulla naturalezza del lessico plurale. Non solo poliglotti e polimath, qui vi sono scienziati che scrivono in poesia i propri risultati, immagini di prosa ispirate a concetti scientifici, classificazioni che diventano versi e leggi fisiche che ispirano fiabe. Queste commistioni non nascono da un intento educativo, non c’è un proclama per unire le due o tre culture, c’era nell’ottocento, davanti alle nuove scoperte, una naturale meraviglia che richiede libertà espressiva. Pur portandoci in un vortice di volti con una qualche vertigine temporale, l’autore fornisce sempre un appiglio importante: il confronto tra ciò che si conosceva in quel tempo e in quel luogo e quello che ora noi conosciamo sempre più globalmente. 

Un libro da leggere ovunque, al parco, sul bus, al mare, in una fila, ma che lascia la voglia di tornare a casa ad approfondire. Il libro non ha una bibliografia, ma questo è un aspetto positivo in un testo di divulgazione: il lettore avrà la giusta curiosità per cercare altre informazioni sul personaggio preferito tra i tanti che ha conosciuto. A qualcuno più coraggioso, magari ad uno studente, potrà anche venir voglia di imitare uno di quei personaggi, di contraddire Popinga  nell’ultima frase del testo quando asserisce che all’inizio del novecento “cessava la stagione dello scienziato poeta” riprendendo oggi la descrizione metaforica della scienza. Alla maggior parte dei lettori invece, davanti a quella frase, viene un immediato desiderio di un sequel che riveli in quale stagione siamo adesso. Di quale scienziato del Novecento o del Duemila chiederemmo “Tizio ha fatto questo? Scoperto quest’altro? Pensato quel risultato? Cambiato quella visione?” Credo che Marco Fulvio Barozzi ci risponderebbe nuovamente con la sua grande maestria.

Sandra Lucente

Vortici e vertigini. Ritratti di scienziati, poeti e folli dell’Ottocento inglese
Marco Fulvio Barozzi
Editore: Scienza Express
Collana: Narrazioni
Anno edizione: 2019
Pagine: 368 p., Brossura
EAN: 9788896973790

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