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Il 14 Marzo si celebra la “Giornata Internazionale della Matematica”. E il tema del 2023 è: Matematica per tutte le persone. Marco Menale ne fa una riflessione.

Dal 2020 il 14 marzo ricorre la “Giornata Internazionale della Matematica”, organizzata dall’International Mathematical Union. Si tratta di una collezione di eventi, attività e manifestazioni in giro per il mondo, rivolte al più ampio pubblico possibile. Perché la matematica non è solo un’attività per poche menti geniali, quasi prescelte per chissà quale concessione della natura. Né tantomeno l’ignoranza matematica può rappresentare la normalità. E perché la matematica proprio non conosce barriere. Come recita il tema di quest’anno “Matematica per tutte le persone”.

La scelta del 14 marzo non è casuale. Infatti, nel sistema americano questa data è indicata con la notazione 3/14, ossia le prime cifre della costante matematica più famosa: il pi greco. In questa data si è tenuto il “Giorno del Pi greco”, almeno fino al 2020, quando l’International Mathematical Union ha deciso di celebrare in questo giorno la “Giornata Internazionale della Matematica”. Ci sono diverse  società scientifica in giro per il mondo a occuparsi dell’organizzazione dell’evento. E ogni anno c’è un tema diverso, con i suoi eventi (su MaddMaths! abbiamo raccolto qui quelli italiani).

E per quest’anno il tema sembra suonare sia come uno sprone, che come un monito.

È un sprone a interessarsi alla matematica, nelle sue più variegate forme. Perché la matematica non può essere ridotta ad attività per soli geni, che poi è anche difficile definire chi siano questi geni. La matematica deve essere parte del bagaglio culturale di ogni persona, indipendentemente dalle scelte professionali e lavorative. E può continuarlo a essere anche nel corso della vita, indipendentemente dall’essere o meno un matematico o una matematica.

Pensiamo a come ci informiamo. Sì, soprattutto attraverso la rete: dalle pagine dei giornali ai social, passando per blog e tanti video. E questa informazione passa per numeri, dati e grafici. Ma come non lasciarsi ingannare? Come riflettere criticamente su quanto leggiamo? Sì, è proprio la matematica uno di questi strumenti. Forse, la matematica è tanto importante oggi, quanto il saper scrivere e leggere.

Ed è uno sprone che non guarda l’età. Avvicinare bambini e bambine alla matematica può essere un modo per avere più persone che decidono di seguire gli studi matematici. Perché spesso capita che al momento della scelta universitaria, questa vada in altre direzioni più per un sentito-dire, che per una vera consapevolezza. E forse così si riesciurà anche ad aumentare il numero di donne in questa disciplina. La situazione sta migliorando negli ultimi anni. Infatti, nella classifica di wired delle “20 scientiziate italiane che hanno rivoluzionato il mondo della ricerca” ci sono due matematiche: Maria Grazia Speranza e Raffaella Mulas. Ne abbiamo anche una terza, la statistica Francesca Dominici (qui l’intervista per MaddMaths!).

Analogamente per le persone più grandi. Possono interessarsi di matematica, anche senza essere necessariamente addette ai lavori. E lo possono fare in modi diversi, anche oltre la giornata del 14 marzo.  Ad esempio, cominciamo anche ad avere i primi podcast di matematica (come iHeart di Alfio Quarteroni per MaddMaths!).

Tuttavia, il tema di quest’anno è anche un monito. E lo è per la comunità di matematiche e matematici. Perché sono loro le persone addette a comunicare e divulgare all’esterno, filtrando il contenuto matematico della sua più ostica barriera tecnica. In questo modo sarà possibile alimentare e amplificare conoscenza, interesse, ma anche semplice curiosità verso questa disciplina.

E chissà, forse non sarà più necessario un giorno per celebrarla. La Matematica sarà davvero diventata per tutte le persone.

 

Marco Menale

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