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Tramite la Springer, è stato pubblicato un altro libro di Elisabetta Strickland dal titolo “The Ascent of Mary Somerville in 19th Century Society” (L’ascesa di Mary Somerville nella società del XIX secolo). Devo confessare che, anche guardando la copertina, non sono riuscito a farmi venire in mente chi fosse la persona a cui era dedicata questa biografia, ma comunque mi sono fidato di Elisabetta, e ho cominciato a leggere il libro, riuscendo a scoprire alla fine un bel po’ di cose. Mary Sommerville è stata una matematica, scienziata e scrittrice scozzese. Nata nel 1780 come Mary Fairfax, pur essendo di famiglia abbastanza agiata per l’epoca e col padre, Sir William George Fairfax, che era un vice-ammiraglio, crebbe praticamente da autodidatta, sviluppando prestissimo una forte passione per la matematica, non sempre capita e approvata dai suoi genitori. Fu sposata ad un certo Greig, che non capiva niente della sua sete di conoscenza, ma che ebbe il buon gusto di morire quasi subito, lasciandole una discreta libertà economica. Sempre per intercessione della famiglia, si risposò, questa volta con William Somerville, che l’avrebbe invece appoggiata e incoraggiata per tutta la vita nello sviluppo delle sue capacità intellettuali. Ebbe vari figli, ma, ciò nonostante, passò molto tempo a studiare, soprattutto la matematica e l’astronomia, che erano le sue principali passioni. Tra le sue opere si ricordano The Mechanism of Heavens, in  cui viene presentata in modo chiaro e accessibile anche al grande pubblico l’opera di Laplace, e Physical Geography, in cui descrive in dettaglio tante scoperte recenti dell’epoca, rivaleggiando in qualche modo con Kosmos, l’opera di Alexander von HumboldtNel 1835 fu la prima donna ad essere nominata nella Royal Astronomical Society. Nel frattempo, a causa di alcuni disturbi di salute del marito, cominciò a viaggiare molto in Italia, abitando in varie città, tra cui Roma, Firenze, La Spezia e infine Napoli, dove morì alla veneranda età di 91 anni. Nel nostro paese ebbe tantissimi riconoscimenti, arrivando a far parte di quasi tutte le società e le accademie scientifiche dell’epoca. Di lei, oltre alle sue opere, sono arrivate le sue lettere e la sua autobiografia, che scrisse negli ultimi anni di vita. Insomma, un personaggio interessante e assolutamente singolare, la cui biografia non aspettava altro che di essere raccontata con occhi moderni.

E questo fa Elisabetta Strickland, che ci conduce per mano alla scoperta della vita di Mary Somerville con uno stile sobrio e partecipe, non estraneo allo spirito dei romanzi di Jane Austen, peraltro quasi coetanea con la Sommerville. Conosciamo così Mary bambina, la seguiamo nei difficili e disordinati anni della sua formazione e del suo primo matrimonio. Poi, sempre tenendo presente il contesto storico, la seguiamo passo passo, con partecipazione, nella sua ascesa nella società culturale dell’epoca, in cui ebbe un posto per nulla scontato per una donna, in una società ancora esclusivamente maschile. Scrive la Strickland nella prefazione: “Ho notato che le imprese di Mary hanno sempre trovato una calda accoglienza. Credo che questo succeda perché i matematici sanno molto bene quanto sia difficile lavorare in questo campo, anche dopo aver ricevuto una formazione di alto livello, per cui la storia di una donna matematica autodidatta di due secoli fa, che ha percorso con successo tutti i rami della scienza, è veramente un’ottima storia da raccontare.” 

Certamente, la scienza era molto diversa da quella che oggi conosciamo, ed era ancora possibile rimanere al passo con i suoi progressi, pur lavorando a casa e vivendo una vita domestica tutto sommato tradizionale, in cui c’erano dei figli, una casa da mandare avanti, degli obblighi sociali. Eppure da queste pagine esce il ritratto di una personalità fortissima, un mente curiosa e vigile che non smetteva mai di farsi domande.

All’inizio del libro, Elisabetta Strickland mette le mani avanti dicendo di non pretendere di poter rispondere alla domanda: “Chi fu Mary Sommerville?”. Certo, la vita e il mistero di un personaggio così complesso e sfaccettato non si possono risolvere in un centinaio di pagine. Tuttavia, credo che il lettore chiudendo il libro non possa che rimanere soddisfatto. Almeno per me, che non sapevo nulla di Mary Somerville, fare la conoscenza di una persona così animata, intelligente e vivace, è stata un’esperienza piacevole e interessante.

Una recensione di Roberto Natalini

mary The Ascent of Mary Somerville in 19th Century Society di Elisabetta Strickland Series: Springer Biographies

  • Hardcover: 102 pages
  • Publisher: Springer; 1st ed. 2016 edition (November 24, 2016)
  • Language: English
  • ISBN-10: 331949192X ISBN-13: 978-3319491929 Compralo su Amazon Compralo sul sito della Springer (scaricabile gratis in pdf o epub per chi avesse un account accademico in cui sia compreso l’abbonamento ai libri Springer)

Roberto Natalini [coordinatore del sito] Matematico applicato. Dirigo l’Istituto per le Applicazioni del Calcolo del Cnr e faccio comunicazione con MaddMaths!, Archimede e Comics&Science.

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