La guerra in Ucraina continua e noi cerchiamo di offrirvi alcune riflessioni legate alla comunità matematica. Dopo l’articolo di Elisabetta Strickland sull’ICM2022, e quello di Roberto Tortora sui rapporti tra la matematica e l’idea di Pace, condividiamo una riflessione di Sandra Lucente che, partendo dall’oggi, ci riporta alle posizioni pacifiste di alcuni grandi matematici del passato, tra cui spicca la figura di Ennio De Giorgi.
PARTE PRIMA: oggi
1 aprile 2022. L’Università Nazionale di Kazanin è stata “completamente distrutta” dagli attacchi aerei dell’esercito russo a Kharkiv. Insieme alla visione globale di palazzi in fiamme, viene da pensare a laboratori sventrati, alle aule deserte, alle parole nelle biblioteche cancellate, ai reperti dei musei si spera messi in salvo. Molti docenti e studenti per fortuna si trovano già in altre università del mondo. Perché il termine università viene da universale e ogni attacco ad una sua parte si trasmette ovunque.
22 marzo 2022. Viene bombardata l’Accademia delle Scienze di Kiev poiché considerata obiettivo militare. La notizia fa male. Dalla fine del cinquecento le accademie scientifiche promuovono il progresso. Ma più volte gli scienziati hanno scelto tra un sapere che può diventare un’arma o uno strumento di pace. Anche questa guerra, come le altre degli ultimi 100 anni, mette in discussione la nostra concezione di scienza come strumento che unisce tutte le nazioni. La matematica, ben citata sull’ingresso dell’accademia di Platone, soffre tanto questo attacco e si pone interrogativi sul ruolo delle sue applicazioni.
20 marzo 2022. L’Unione Matematica Ucraina pubblica la terribile notizia del suicidio del giovane matematico e poeta ucraino Konstantin Olmezov. Era in Russia dove studiava e dove, avendo tentato di rientrare in Ucraina era stato arrestato. Il suo lavoro su ArXiv è firmato con colleghi russi e riguarda la teoria dei grafi. Una paradossale ricerca di connessioni tra popoli che oggi distruggono ponti. ArXiv è il portale della Cornell University dove gli scienziati di tutto il mondo possono inserire i loro lavori prima che vengano sottoposti a revisione e accettati da riviste ufficiali. E’ lo strumento di ricerca per eccellenza. La lingua prevalente è l’inglese. Questo portale ad uso libero, mostra una scienza che lavora secondo un paradigma globale. Oggi. Sarà così domani, dopo la nuova guerra tra blocchi?
14 marzo 2022. Festa Internazionale della matematica, il comitato IMO delle Olimpiadi Internazionali di Matematica decide che non ci saranno rappresentanti della Russia nelle olimpiadi di quest’anno a Oslo, solo sei studenti russi potranno partecipare senza simboli nazionali. Si scolora la leminscata che porta l’infinito sogno di un legame tra tutti coloro che sin da studenti amano la matematica.
8 marzo 2022. Yulia Zdanovskaya, 21 anni, viene uccisa durante un attacco aereo a Kharkiv. Era volontaria per l’aiuto ai civili durante la guerra ma anche per l’associazione “Teach for Ukraine” nel suo pacifico cammino di brillante studentessa di matematica. . Yulia era stata nel 2017 medaglia d’argento per l’Ucraina alla fase europea dell’IMO. Un successo nella manifestazione che unisce praticamente partecipanti da tutte le nazioni, ma che non salva quando il mondo si separa. Il MIT di Boston le ha intitolato una borsa di studio, ma lei non potrà più studiare.
7 Marzo 2022. Oleg Usatenko pubblica su ArXiv una ricerca di meccanica statistica, mette insieme test di Turing, entropia, catene di Markov. Solo cinque pagine per una ricerca che può avere impatto sul progresso dell’intelligenza artificiale. Poi paradossali ringraziamenti: lo scienziato ucraino esperto di probabilità e fisica teorica si scusa con il lettore perché la ricerca è incompleta e non sa se potrà continuarla: nel luogo in cui si trova piovono bombe.
27 Febbraio 2022. In una nota ai rettori la ministra dell’università Maria Cristina Messa scrive che “dovranno essere sospesi quei progetti di ricerca in corso con istituzioni della Federazione Russa e della Bielorussia che comportino trasferimenti di beni o tecnologie dual use, ovvero siano altrimenti colpiti dalle sanzioni adottate dall’Unione Europea”. La guerra rompe ponti scientifici la cui costruzione, bellezza e utilità è pari a quella dei ponti tra le città. Era già avvenuto durante la guerra mondiale. Eppure persino durante la guerra fredda, la situazione era cambiata e la necessità di una ricerca condivisa universalmente si era fatta strada ed aveva unito i popoli tanto quanto un trattato non scritto.
Negli stessi giorni delle olimpiadi di Oslo, a San Pietroburgo si sarebbe dovuto tenere l’ICM, il Congresso Internazionale dei Matematici dove ogni quattro anni vengono assegnate le Medaglie Fields. Non solo il premio più prestigioso dal punto di vista matematico, ma anche l’incontro più proficuo per nuove collaborazioni e legami tra singoli, università e quindi nazioni stesse.
26 febbraio 2022. Il comitato esecutivo dell’Unione Matematica Internazionale decide che l’ICM sarà ospitato online, nessun matematico arriverà a San Pietroburgo nel 2022. Un altro vuoto in questa comunità scientifica, dopo lo storico abbandono di Gregorij Perelman venti anni or sono. Perelman aveva dimostrato dopo un secolo la congettura di Poincarè, eppure la sua dimostrazione era rimasta solo su ArXiv, aveva rifiutato la Medaglia Fields e lasciato la cattedra a San Pietroburgo. La sua motivazione fu “troppi soldi in Russia generano solo violenza”. Nel 1966 un altro matematico di origini russe non aveva ritirato la medaglia fields: Alexander Grothendieck. L’allievo di Laurent Schwartz manifestava con l’assenza la sua protesta contro il governo sovietico, infatti il congresso aveva sede a Mosca. Le storie di Grothendieck e Perelman affascinano, le loro sedie vuote in un congresso, oggi è il congresso che non ha sedie. Il passaggio online di una cerimonia così rilevante sarà occasione di maggiore unione tra i matematici di ogni dove, ma potrebbe anche costituire una voragine nel mondo reale in cui quell’evento era pensato come occasione di incontro prima che come assegnazione di un premio. Sin dal 2018, quando si doveva scegliere tra Parigi e San Pietroburgo molti matematici si mostrarono contrari alla scelta russa poiché, abituati alle deduzioni logiche, potevano ben prevedere le conseguenze di un finanziamento da parte di un regime. Oltre le firme, sulla petizione per boicottare ICM a San Pietroburgo molte motivazioni specificano che questo “calcolo della libertà” non vuole in alcun modo penalizzare i matematici russi e le loro collaborazioni. Coraggiosa è la lettera che alcuni matematici russi hanno inviato il 4 marzo a Putin sottolineando di essere legati da collaborazioni di successo con gli scienziati ucraini, elencando il danno della invasione ucraina alla scienza e chiedendo la cessazione della guerra. Ottomila scienziati hanno raccolto firme sulla relativa pagina web ormai stata rimossa perché contraria alla propaganda russa; se ne trova traccia sul sito EMS. La Medaglia Fields Alessio Figalli, intervistato il 25 marzo da Il Bo Live, racconta di scienziati russi affranti dalla situazione in corso.
24 febbraio 2022, l’Unione Matematica Italiana esprime profonda solidarietà nei confronti del popolo, chiede di riconsiderare lo svolgimento dell’ICM e di salvaguardare l’unità della comunità matematica mondiale. Esiste dunque una comunità matematica mondiale. Esisterà domani?
PARTE SECONDA: mezzo secolo fa
Nel 1950 all’ICM tenuto a Cambridge in USA, il matematico francese Laurent Schwartz fu speaker e poi medaglia ma ci furono molti problemi per il suo visto statunitense per via dell’impegno politico e indipendente del padre francese della teoria delle distribuzioni. All’ICM di Mosca 1966, Ennio De Giorgi fu invitato per una sessione, ma rinunciò al viaggio, un collega lesse la sua relazione sulle superfici minime. Nel 1982 De Giorgi fu firmatario di un appello per richiamare il generale Jaruzelski al rispetto dei diritti umani. Anche come conseguenza di tale mobilitazione si ebbe il rinvio dell’ICM al 1983 poiché questo avrebbe dovuto tenersi a Varsavia. Questa volta il matematico leccese fu presente e raccontò della Gamma-convergenza ma non mancò di aggiungere una riflessione sul valore della scienza per l’umanità. La storia dell’ICM si interseca spesso dunque con la grande storia. Quando il mondo manca di pace, il congresso più prestigioso per i matematici risuona in modo diverso. Tra le due relazioni di De Giorgi all’ICM così ricche di profonde idee geometriche, non ci furono solo nuovi teoremi e citazioni: ci fu un impegno di profonda solidarietà che coinvolse molti matematici.
Nel 1974 nacque in Francia un Comitato Internazionale dei Matematici per occuparsi della difesa dei diritti dell’uomo, in particolare di quei colleghi perseguitati per motivi politici. C’erano Herni Cartan, Laurent Schwartz e non mancava la collaborazione con Amnesty International. Di nuovo, la parola chiave è “internazionale” e non riguarda stavolta gare di problemi o premi per teoremi, ma una comunità che si sente unica e unita davanti alla mancanza di libertà. Realizzare questa unione quando una lettera impiegava settimane per giungere da una parte all’altra del pianeta, ottenere attenzione dei pochissimi media era la prima vera sfida. In ogni nazione c’è un corrispondente del comitato, per l’Italia Ennio De Giorgi. Scrive su giornali, coinvolge colleghi, firma petizioni e partecipa a riunioni. L’obiettivo è la liberazione dei dissidenti sovietici ma anche vittime di altri regimi. Dire dissidenti sovietici ad un ragazzo di oggi non vorrebbe dir molto, per raccontare questa storia dovremmo specificare che il comitato partì da una segnalazione del fisico russo Andrei Sakharov, premio nobel della pace nel 1975 (anche questo premio non ritirato per divieto dell’URSS). Era stato arrestato a Mosca il logico Iurii Chikhanovitch, nato a Kiev, traduttore della teoria degli insiemi di Bourbaki. Anche il matematico ucraino Leonid Pliusc, era stato internato in un ospedale psichiatrico. Ma proprio raccontando questa storia ci accorgeremmo di come si incrociano le parole: Kiev, russo, Mosca, ucraino. Dopo la liberazione di Chikhanovitch e di Pliusc grazie a questa opera di sensibilizzazione, l’impegno del comitato e di De Giorgi in Italia continuò. Potremmo scrivere altre date, altri nomi e altri luoghi di nascita degli ingiustamente perseguitati, ma la storia li ha sostituiti con le nuove tristi memorie. Attualmente esiste un comitato di difesa degli uomini di scienza che fa capo all’Accademia delle Scienze Francese.
Rileggendo gli articoli di allora si trovano interessanti tratti dell’oggi. Colpisce ad esempio, in un appello di De Giorgi a Berlinguer la ricorrenza del termine “frontiera”. Chi conosce i lavori del grande matematico penserà subito a singolarità e perimetri. Invece in quelle pagine De Giorgi pensa ad ostacoli reali e suggerisce più volte di essere “al di sopra di ogni frontiera”. La struttura logica dei testi è perfetta come la deduzione di un risultato matematico, non si chiede una pace astratta, ma un impegno diretto per salvare vite. Chi ha ascoltato molte volte i racconti su un pensatore concentrato tanto da sembrare fuori dal mondo, trova invece in questi testi un oratore infervorato che crede che il mondo possa avere speranza di cambiare dal suo interno. Se leggere la sua dimostrazione del XIX problema di Hilbert fa sentire matematicamente impreparati, è ben più grave non accogliere il suo invito all’analisi del nostro tempo e all’impegno individuale e collettivo. Scriveva infatti: “Abbiamo compreso che voler meglio conoscere e far conoscere al mondo le sofferenze di un popolo non è illecita ingerenza negli affari interni di uno stato straniero, è un autentico aiuto fraterno, è il maggior contributo alla pace del mondo che può venire solo dalla solidarietà universale dei difensori dei diritti dell’uomo”.
Sandra Lucente
Immagine di copertina: “Il prof. Ennio De Giorgi durante il suo intervento a Parigi, in ottobre, al convegno del “Comitato dei matematici” che si battono al di là delle loro fedi personali per la liberazione dei prigionieri politici in ogni parte del mondo” – Tratto da Famiglia Cristiana del 9 gennaio 1977 @Famiglia Cristiana.
Bibliografia
- Carlo Cavicchioli. Insegna Matematica e fa paura ai tiranni, Famiglia Cristiana 1976 XLVI (cortesia di Annadina De Giorgi)
- Ennio De Giorgi. Chiedo a Berlinguer di salvare Kovalev, Famiglia Cristiana 1977 XLVII (cortesia di Annadina De Giorgi)
- Sandra Lucente. Il matematico a servizio della Sapienza, in Mezzogiorno di Scienza, Dedalo 2020
- Anne-Sandrine Paumier. Laurent Schwartz (1915-2002) et la vie collective des mathématiques. These Université Pierre et Marie Curie – Paris VI, 2014.
- Andrea Parlangeli. Uno spirito puro Ennio De Giorgi, Milella 2016
Proprio in virtù del linguaggio universale della scienza e della matematica, in particolare, avremmo dovuto aver il coraggio di proseguire con gli impegni già presi, come comunità matematica. Invece, c’è stata la corsa a rinnegare la libertà di espressione, delle idee e della stessa ricerca, che ha sempre unito i popoli nel perseguire obiettivi comuni per il bene di tutti. Qui prodest? Eliminare i matematici russi dalle gare e non consentire lo svolgimento dellICM è solo un pensiero unilaterale, che non unisce i popoli in nome della scienza e della cultura, ma continua a dividerli in comparti geopolitici. La comunità matematica doveva essere super partes in tale circostanza, la scienza non può essere condannata e sporcata dalla guerra.
Cara Rosanna, comunque l’ICM si farà, ma in campo “virtuale” neutro, proprio per permettere a tutti di partecipare.
Perché “Much ado for nothing “.? Sufficiente presentare la soluzione evitando lettere e rinunce, dettate da spinte emotive e non razionali.
Perché l’IMU è un’associazione che riunisce tantissime società in tutto il mondo e prima della riunione in cui è stata presa la decisione, giustamente le varie società
e le persone coinvolte si sono espresse (tra cui l’UMI). Semplicemente funziona così. Non aveano la soluzione prima.
Ho conosciuto un mondo – nel bene e nel male – nuovo … per me.
Grazie Sandra.
“Al di sopra di ogni frontiera”, così Ennio De Giorgi. I popoli parlano mille e mille lingue che li dividono. La Matematica col suo linguaggio universale UNISCE, non divide.