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Prima o poi doveva succedere, siamo arrivati al numero 128. Era dall’agosto del 2013 che il carnevale della matematica non incontrava una potenza di 2. Certo, è inevitabile, nel tempo questi incontri saranno sempre più radi, un po’ come i numeri primi che si diradano (ma in realtà qui la situazione è molto più drammatica). Quindi godiamocela un po’, in attesa di ascoltare la cellula melodica qui sotto. Pensate a quando festeggeremo il carnevale della matematica #18.446.744,073.709.551.616 che cosa ci toccherà sentire (capirete questa frase fra poche righe, dopo la cellula melodica, continuate a leggere). Ma torniamo al 128. Cosa possiamo dire di questo numero? Wikipedia ci dice

  • È un numero pari.
  • È un numero composto con 8 divisori1248163264, 128. Poiché la somma dei divisori è 111 < 128, è un numero difettivo.
  • È la potenza settima di 2 ed è l’unico numero a tre cifre che è una potenza settima.
  • È un numero rifattorizzabile, essendo divisibile per il numero dei suoi divisori.
  • È parte delle terne pitagoriche (96, 128, 160), (128, 240, 272), (128, 504, 520), (128, 1020, 1028), (128, 2046, 2050), (128, 4095, 4097).
  • È un numero pratico.
  • 128 può essere espresso da una combinazione delle sue cifre usando operazioni matematiche: \(128 = 2^8 – 1\), e per questo è un numero di Friedman in base 10.
  • È un numero odioso.

Fonte: Wikipedia

Ci dispiace sempre quando un numero che presentiamo risulta essere odioso, ma non potevamo tacerlo. Tanto poi veniva fuori…

Fermiamoci qui, fine dei preliminari di rito. Anzi, non del tutto. Come ogni anno arriviamo al Carnevale della Matematica di Aprile, quello che teniamo su MaddMaths! perché è il “Mese della Consapevolezza Matematica (e Statistica)“, e ogni anno riscopriamo che il 14 aprile, oltre a tante belle ricorrenze come il compleanno di Averroè, filosofo, medico e matematico berbero, e di Cecilia Natalini (quest’anno sono 30! E il punto esclamativo non indica il fattoriale, ma solo un certo entusiasmo), è anche l’anniversario della morte, avvenuta nel 1935, della matematica tedesca Emmy Noether. Tutto ciò, avrà un significato? Forse lo scopriremo leggendolo (o forse no), ma insomma, pare veramente che siamo arrivati al Carnevale della Matematica numero 128, di cui nella Poesia Gaussiana (o dell’unicità della fattorizzazione) di Popinga, la strofa corrispondente è “canta, canta, canta, canta, canta, canta, canta” (\(=2^7\)). E non perdete la “cellula melodica” puntualmente offertaci da Dioniso Dionisi di Pitagora e dintorni:

Dalla regia mi fanno notare che 128 è la prima potenza di 2 da quando esistono le cellule melodiche, per cui ci tocca ascoltare il merlo che canta questo do ribattuto ben sette volte! (ora potete capire la frase all’inizio di questo articolo…).

Da qualche anno il mese della Consapevolezza matematica include anche la statistica. Come sarà mai venuto i mente alle maggiori società matematiche americane di dedicare il mese della Consapevolezza Matematica (come da qualche anno traduciamo, forse un po’ impropriamente, il Mathematics Awareness Month) al rapporto tra queste due discipline? Sul sito leggiamo: “Perché? Entrambi le discipline svolgono un ruolo fondamentale nel risolvere molti problemi del mondo reale – la sicurezza di internet, la sostenibilità, le malattie, il cambiamento climatico, i tanti dati che ci circondano, e altro ancora. La ricerca in queste aree si sta sviluppando, trovando continuamente nuovi risultati e applicazioni in settori come la medicina, l’industria, l’energia, le biotecnologie, e l’economia. Matematica e Statistica sono importanti motori di innovazione nel nostro mondo tecnologico, nel quale nuovi sistemi e metodologie diventano sempre più complessi.

https://maddmaths.simai.eu/wp-content/uploads/2018/04/math-stat-month-web-1.pdf

La ricerca di base in matematica è valida di per sé, ma spesso contribuisce alla ricerca nelle altre discipline, e ha, spesso molto tempo dopo, portato a scoperte di grande impatto nella società. Per esempio, un algoritmo crittografico usato oggi nel commercio via internet, si basa su risultati scoperti nel XVII e XVIII secolo, molto prima dei computer, quindi. Nell’epoca dei Big Data, la statistica risulta decisiva in quasi ogni decisione venga presa, sia che si tratti dell’efficacia di un nuovo farmaco o terapia, che del lancio di un nuovo cellulare. La statistica è il modo in cui gli analisti convertono dati grezzi in informazioni utili, dallo studio delle proteine alle scoperte sulle galassie. La ricerca in statistica e in matematica è importante per le sue applicazioni e per il modo in cui forma le persone al pensiero critico e alla risoluzione dei problemi. Dai quadrati magici, ai nastri di Möbius bands, fino ai trucchi di magia con le carte, i fenomeni misteriosi che posseggono un’elegante spiegazione di tipo “Aha!” sono stati parte di entrambe le discipline per secoli. Ad Aprile celebriamo quindi la matematica e la statistica e tutti i ricercatori e gli studenti in questi campi che stanno contribuendo in modo sostanziale ad ulteriori scoperte, risoluzione di problemi, e nel trovare nuova bellezza nel nostro mondo.

Un modo per festeggiare la matematica è ascoltare cosa ha da dire Alessio Figalli, medaglia Fields 2018, nella sua bellissima conferenza del 9 aprile al National Geographic Festival delle Scienze di Roma, Matematica Ottimale, che vi riproponiamo nel video integrale

Noi da parte nostra pensiamo da tempo che tutti gli scienziati, ma soprattutto i matematici, abbiano il dovere e la responsabiltà di comunicare con il resto del mondo. e vi proponiamo di leggervi l’articolo scritto da Silvia Benvenuti e Roberto Natalini nel 2017 per la Rivista dell’UMI: “Comunicare la matematica: chi, come, dove, quando e, soprattutto, perchè?!“:

[google-drive-embed url=”https://drive.google.com/file/d/1_m4ZeqEknI1-0pUFB9xt6sgrN01bbNI-/preview?usp=drivesdk” title=”RUMI_2017_1_2_2_175_0.pdf” icon=”https://drive-thirdparty.googleusercontent.com/16/type/application/pdf” width=”100%” height=”700″ style=”embed”]

Questo ci permette di introdurre degnamente il sottotema, se di questo abbiamo bisogno, di questo Carnevale, che nello specifico è: La comunicazione della matematica, di cui l’articolo può essere visto come una specie di “manifesto”. E vediamo che tipo di interventi abbiamo ricevuto questo mese (che si intende, saranno tutti sicuramente in tema, a meno che qualcuno dei nostri amici più burloni non abbia voluto proporre un post in cui NON si comunica la matematica. E anche questo, prendendolo come una sorta di dimostrazione per assurdo, sarebbe stato un post attinente al tema).

Apre le danze il nostro Roberto “lo zar” Zanasi, che si chiede: cosa succede quando si piega una striscia di carta? Questo lo racconta da par suo, con il solo problema che purtroppo è una serie di post a puntate e la prossima puntata non è ancora uscita. Noi la stiamo aspettando con ansia per vedere come va a finire.

A seguire, Dioniso Dionisi, a.k.a. Flavio Ubaldini, creatore di Pitagora e dintorni. Si tratta di alcuni commenti su citazioni a carattere matematico. La matematica tra scoperta e invenzione – What is Mathematics, Really? di Reuben Hersh L’ultima volta Dioniso aveva riportato un brano in cui Reuben Hersh osserva che la matematica è umanistica rispetto alla sua materia – le idee umane – mentre è simile alla scienza nella sua oggettività. Oggi riporta un altro suo brano sul tema del platonismo e della dicotomia tra scoperta e invenzione in matematica. E poi Il limite del concetto di limite – “La matematica degli dèi e gli algoritmi degli uomini” di Paolo Zellini Interessanti osservazioni di Zellini sul concetto di limite… In qualche modo sul limite del concetto di limite.

Annalisa Santi da  Matetango, a proposito di “comunicare la matematica”, si chiede se il grande Goethe sia riuscito a far capire cosa intendesse la strega raccontando questa filastrocca:

“Capire tu mi devi!
Di Un fai Dieci, getta via il Due,
uguaglia il Tre, e sarai ricco.
Che crepi il Quattro!
Di Cinque e Sei, dice la strega, fai Sette e Otto.
È tutto fatto. Se Nove è Uno, Dieci è nessuno.
Questa è la tabellina della strega!”

L’aspetto matematico della filastrocca non fu compreso da molti letterati, tra questi Adolf Trendelenburg (1802-1872) sentenziò “… è assolutamente vano cercare un senso alla tavola pitagorica della strega” e l’italiana Barbara Allason (1877 – 1968), nella sua traduzione del Faust, commentò il passo come “una semplice presa in giro di tutta la mistica fondata sui numeri”. Goethe, che conosceva invece bene i quadrati magici, la inserì proprio come un algoritmo per costruire un quadrato magico a partire dai numeri naturali da 1 a 9…ma non fu capito! Con una scherzosa introduzione Annalisa presenta il suo post che parla appunto de I quadrati magici tra matematica, arte e leggenda.

Seguono, ma di poco, i Rudi Mathematici, che questa volta si sono presi anche un certo anticipo. Ci scrivono: “Orbene, neanche troppa roba, stavolta, direi:

1)      Maglione Fantasia  Noi tramiano,  come si sa; a volte tessiamo pure, anche se si sa di meno; con questo post, della tradizionale serie “Paraphernalia Mathematica”,  veniamo definitivamente allo scoperto, lanciandoci nei labirintici meandri della trama e dell’ordito (per non parlare dei licci…)

2)      Il problema di Marzo (607) – Tre per due uguale tre Qui siamo in pieno canone regolamentare, con il post che riepiloga le soluzioni ricevute sul Il problema pubblicato su Le Scienze di Marzo; imbarazzante il fatto che nel disegno, oltre ai nostri bellissimi avatar, figurino anche dei personaggi assai più somiglianti ai Rudi reali (e di conseguenza assai meno bellissimi).

3)      Ludo e Pachisi Questo invece è un post della serie “Zugzwang!” la rubrica quadrimestrale dedicata ai giochi da scacchiera. Si conciona di due giochi antichi e tradizionali, quasi quanto gli scacchi. A proposito, ma qualcuno sa perché questa rubrica si chiama proprio Zugzwang?

4)      10 Aprile 1857: Buon compleanno Henry Questo è ovviamente un compleanno. L’Henry che festeggiamo è il grande Dudeney, e per parlarne partiamo dall’epidemia di peste nera. Ovvio, no?

5)      Rudi Mathematici 243 Lo so, è difficile crederci, ma RM243 è uscito proprio quando doveva, il primo giorno lavorativo del mese. Probabilmente dipende solo dal fatto che il primo giorno lavorativo di Aprile era proprio il Primo Aprile, con tutto il suo tradizionale armamentario di frizzi e lazzi…

Seguono i contributi del Fondatore in persona, Maurizio Codogno, meglio conosciuto in rete come .mau.. Sulle Notiziole di .mau., nella sezione “Povera matematica”, ha scritto Non funziona proprio cosìdove spiega come la frase «Nella teoria dell’informazione persino il rumore (noise) produce senso, ed è tanto più efficace quanto meno è prevedibile.» è sbagliata. Tra le recensioni ci sono La musica dai numeri di Eli Maor, dove purtroppo i numeri ci sono, ma la musica non troppo; Achille e la tartaruga di Joseph Mazur, i paradossi di Zenone visti dal lato filosofico e fisico anziché matematico; The Prime Number Conspiracyraccolta di articoli sulla matematica pubblicati su Quanta Magazine. Infine ci sono i soliti quizzini della domenica, questo mese secondo lui più semplici del solito: Operazioni con pi greco Mesi informaticiScambio in economiaLibera le monete.

Sul Post .mau. ha due pillole: Vi serve qualche cifra di pi greco?che racconta del nuovo record di calcolo (ah: sta rileggendo il Courant e Robbins dove raccontano che “ormai si conoscono parecchie centinaia di cifre” della costante…) e Percentuali particolarmente precise dove spiega ai responsabili twitter del PD come si fa a scrivere numeri farlocchi ma plausibili.

DI seguito troviamo Leonardo Petrillo, sul suo blog Scienza e Musica, che propone una nuova puntata (la numero 10) della serie di post dedicati all’analisi complessa che da un po’ di mesi sta portando avanti nel suo blog. Protagonisti della suddetta puntata sono il concetto di prolungamento analitico e le funzioni polidrome.

Ecco poi il gradito ritorno di Annarita Ruberto, da Matem@ticamente, ci propone il post più letto nel mese: QUADRATI MAGICI: Didattica e Curiosità e un problema interessante che viene dal lavoro svolto da Tamar Barabi, una studentessa israeliana del primo anno di scuola superiore. ll risultato dei suoi sforzi è stato pubblicato su Pi in the Sky* (Numero 20, 2017), alle pagine 26 e 27: Il problema dei tre raggi. 

Gianluigi Filippelli ci segnala una bella seria di interventi dai vari siti per cui scrive.

  • Come ogni anno, dopo il Carnevale del pi day, arriva la breve storia del pi greco, giunta alla sua sesta puntata.
  • Il fiume del tempo: terzo e ultimo articolo di una serie dedicata all’album 01011001 della band progressive metal Ayreon si occupa di relatività speciale e tachioni, ipotetiche particelle in grado di viaggiare più veloci della luce.
  • Elettroni, neutroni e litigi di quartiere: per la serie de Le grandi domande della vita, un articolo sulla caduta a spirale di un elettrone nel nucleo, sul colore di una stella di neutroni, sulla risoluzione di un’equazione esponenziale (finalmente la matematica!) e su chi è più forte tra Superman e Aquaman.
  • Leonard James Rogers: nuovo Ritratto dedicato a un abile ma non molto noto matematico britannico che ha collaborato anche con il geniale Ramanujan, che aveva nei suoi confronti un grande rispetto.

L’evento di questi giorni è di tipo astronomico: la prima fotografia scattata a un buco nero. Per cui Gianluigi ci propone un trittico di articoli sull’argomento: non tutti sono di carattere matematico, ma senza la sua totalità forse si comprende poco dell’argomento e avrebbe poco senso proporre ai lettori solo quello più matematico. Su DropSea, Una ciambella di luce asimmetrica e Come predire l’immagine di un buco nero, mentre Al caffé del Cappellaio Matto ecco Un tuffo nel buco nero, con protagonista Paperon de Paperoni e i suoi nipoti. Ma non si ferma qui. Ecco un secondo articolo tratto dallo stesso sito:Il restyling inventivo: dopo la recensione della storia di apertura di Topolino #3305, un esame veloce di un paio di proposte di design di chiara ispirazione matematica. Infine da Lo Spazio Bianco ecco Il gioco della vita di Turing, recensione di The imitation game, fumetto di Jim Ottaviani e Leland Purvis, in cui Gianluigi afferma che “si può affermare con una certa sicurezza che solo con la sempre maggiore diffusione dei fumetti scritti da Jim Ottaviani il sottogenere comics&science ha iniziato una prima vera rivoluzione stilistica.” Chissà se gli inventori del sottogenere, intervistati questo mese da Prisma, proprio su questo argomento, saranno d’accordo…

Come d’usanza, terminiamo con i post dei padroni di casa. Che questo mese hanno vissuto uno speciale anniversario. Ma andiamo con ordine:

Abbiamo poi due eventi speciali con protagoniste donne.

Karen Uhlenbeck ha vinto il Premio Abel 2019, prima donna in assoluto a raggiungere questo traguardo. Stefano Pisani ha intervistato Gabriella Tarantello, professoressa di Analisi Matematica all’Università di Roma “Tor Vergata” e tra i massimi esperti di queste tematiche a livello mondiale, per saperne di più sui lavori della Uhlenbeck. Inoltre Andrea Ratto, professore Ordinario di Geometria presso l’Università degli studi di Cagliari, ha scritto per noi questo ulteriore commento: Karen Uhlenbeck, ispiratrice di una generazione di matematici  

La fanciulla e il drago di Licia Troisi — Comics&Science – The Stellar Issue Lo scorso 11 aprile, nel quadro della XIV EDIZIONE del NATIONAL GEOGRAPHIC FESTIVAL DELLE SCIENZE, presso il l’Auditorium Parco della Musica di Roma, a Roma, è stato presentato in anteprima il nuovo albo Comics&Science – The Stellar Issue, contenente tra l’altro la storia a fumetti di LICIA TROISI, La fanciulla e il drago, disegni di ALESSANDRO MICELLI, con CARMINE DI GIANDOMENICO e LEO COLAPIETRO. (qui accanto, Licia Troisi e la copertina del fumetto La Fanciulla e il drago, disegnata da Alessandro Micelli, colorata da Leo Colapietro. Alla mostra “Scienza tra le nuvole” che si chiude oggi al National Geographic Festival delle Scienza a Roma.). Qui potete vedere il video integrale della presentazione.

Infine, l’anniversario di cui si parlava. Il 26 marzo scorso MaddMaths! ha compiuto 10 anni da quando è stato messo online. I collaboratori e i lettori del sito ci hanno proposto i loro ricordi sulla prima volta che hanno incontrato MaddMaths!. Sandra Lucente ci ha raccontato come MaddMaths! sia stato per lei il luogo in cui le valigie, del matematico accademico, dell’insegnante e del divulgatore, di mischiarono. Per Nicola Ciccoli tutto è cominciato con una biblioteca chiusa e la voglia di parlare dei suoi libri preferiti. Alessandro Zaccagnini invece si era innervosito per la pretesa di un tizio di aver dimostrato l’ipotesi di Riemann (e ovviamente il tizio si sbagliava!). Luigi Amedeo Bianchi dice che nonostante sia forse più utile pubblicare su riviste che “fanno Scopus”, riesce ancora a trovare il tempo di parlare di gare di matematica e altro. Per Anna Maria Cherubini l’incontro è avvenuto parlando di un film, mentre Alberto Saracco, ormai praticamente un matematico prestato alla Disney, riflette su quanto sia cambiata la divulgazione da quando era al liceo (e pare non si lamenti).

Ma anche gli amici del Carnevale hanno contribuito: i Rudi Mathematici (o Rudi Matematici, o Rudi Mat(h)ematici, fate un po’ voi), che vedono MaddMaths! come un ponte ad otto corsie che collega la matematica accademica a quella ricreativa. E fanno tutto un panegirico…Ma no, noi non ci caschiamo. Lo sappiamo che mirano solo a farsi invitare al prossimo Carnevale della Matematica dal vivo (e appena lo rifacciamo saranno accontentati, non serviva tutta questa sviolinata…). E Roberto Zanasi, a tempo quasi scaduto, con un altro dei suoi dialoghi socratici. E poi tanti messaggi che trovate qui, nel megapost di tanti che ci hanno scritto, a cui hanno contribuito: Luca Formaggia, Barbara Nelli, Maurizio Grasselli, Pietro Di Martino, Marco Fulvio Barozzi, Nicola Parolini, Gianluigi Boccalon, Ciro Ciliberto, Maurizio Codogno, Sergio Casiraghi, Rosaria Trisolino.

Chiude i festeggiamenti, e anche questo Carnevale, una riflessione di Roberto NataliniMaddMaths! 10: Comunicare la matematica, un lavoro per tutti i matematici di cui riportiamo la citazione d’inizio:

“La divulgazione della Matematica è difficile anche perché vi sono molte persone di buona cultura che sono convinte di non essere in grado di capirla, nemmeno nelle sue linee più generali. Fra gli stessi matematici, molti non hanno fiducia nella possibilità di comunicare ai non esperti problemi e risultati del loro lavoro, e ritengono anche che la stessa riflessione sul pensiero matematico nel suo complesso debba essere riservata a pochi specialisti, logici, epistemologi, eccetera. Penso che i matematici debbano reagire contro questa sfiducia.” DE GIORGI E., Riflessioni su Matematica e Sapienza (A. Marino and C. Sbordone, eds.) Quaderni dell’accademia pontaniana, 18, Accademia pontaniana, Napoli (1996), p. 46.

Ecco, si spengono le luci e finisce anche questo Carnevale della Matematica. Ringraziamo tutti i partecipanti e i lettori che ci seguono fedeli e pazienti. Il prossimo carnevale, il numero 129 (“il merlo intrepido”) sarà tenuto da Leonardo Petrillo, su Scienza e Musica, con il vasto tema: “La matematica del XVIII e XIX secolo“.  Vi ricordiamo infine che tutti i carnevali si trovano nella pagina dell’elenco dei carnevali. In caso ve ne foste perso uno, c’è sempre modo di rimediare…

Che la consapevolezza matematica sia con voi.

 

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