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Abbiamo parlato spesso di gare matematiche internazionali, qui su MaddMaths!, così come di gare femminili, a volte unendo le due caratteristiche, quando si parla di European Girls’ Mathematical Olympiad. Ma finora non abbiamo parlato di gare internazionali in Italia, per il semplice motivo che non ce ne sono mai state.

Le cose però stanno per cambiare perché l’Italia dovrebbe ospitare le EGMO nel 2018. Il condizionale è di forma, perché l’assegnazione ufficiale avrà luogo solo in occasione delle EGMO 2017, la sesta edizione, che saranno a Zurigo in Aprile, ma i preparativi sono già iniziati e sentiremo molto parlare di queste gare nell’anno a venire.

Ripassiamo un attimo cosa sono le EGMO e cerchiamo di capire cosa può portare una gara di questo genere in Italia, in compagnia di Alessandra Caraceni, Team Leader della squadra italiana nel 2017 (così come nel 2016, 2015 e 2014, e prima Deputy Leader nel 2013 e 2012).

Alessandra Caraceni (Photo: Davide Lombardo)

Perché organizzare le EGMO?

Le EGMO nascono per incoraggiare le ragazze a coltivare la propria passione per il problem-solving, e a competere ai più alti livelli in gare matematiche internazionali. La partecipazione femminile alle Olimpiadi Internazionali della Matematica si aggira negli ultimi anni attorno al 10% (ed è stata in passato anche decisamente inferiore!). Le EGMO sono una competizione internazionale modellata sulle IMO (quindi consistono in due giorni di gara, ciascuno da dedicarsi alla risoluzione di tre problemi estremamente impegnativi); il loro scopo primario è proprio quello di aiutare ad alleviare questa disparità di risultati fra ragazzi e ragazze.

Parliamoci chiaro: ma non è che le EGMO sono un’occasione di distribuire premi di consolazione?

I dubbi di chi vede una competizione per sole ragazze come sminuente, un’ammissione della differenza di abilità fra ragazze e ragazzi, sono legittimi, ma si accompagnano spesso a un fraintendimento dello spirito delle EGMO. Non c’è bisogno di immaginare una disparità intrinseca nelle abilità matematiche di ragazzi e ragazze per ammettere che, di fatto, una forte disparità di risultati esiste in tutte le competizioni matematiche internazionali. Le EGMO nascono per aiutare ad assottigliare questo divario, ma non hanno alcuna ambizione di proporsi come una vera e propria (o, peggio ancora, l’unica possibile) “soluzione”: l’idea è semplicemente quella di fornire alle ragazze un’occasione in più per innamorarsi della matematica olimpica, un ambiente in cui mettersi alla prova e confrontarsi con coetanee che condividano gli stessi interessi, senza sentirsi isolate o “in minoranza”. Può suonare paradossale, ma a volte una gara per sole ragazze è precisamente l’ambiente giusto per incoraggiare le partecipanti a considerare i propri risultati sotto una nuova luce, autovalutandosi in modo più obiettivo e in senso assoluto, anziché come spesso succede solo “in quanto ragazze”!

Che significato ha organizzare le EGMO in Italia?

L’Italia è uno dei Paesi che hanno partecipato alle EGMO sin dalla loro prima edizione e ha sempre sostenuto l’iniziativa, rendendola una parte integrante della “stagione olimpica internazionale” per le proprie concorrenti e adottandone appieno la missione. Nell’ambito delle olimpiadi della matematica, sia per quanto riguarda i risultati che il “training”, l’Italia mira ad essere un esempio positivo in Europa e nel mondo, e a distinguersi per la cura con cui viene trattato ogni aspetto, compresa quella che dedica alla questione di genere. Organizzare le EGMO in Italia è una grande occasione per dimostrare la nostra dedizione ed esperienza, nonché la nostra ospitalità: vogliamo fare delle EGMO 2018 un’edizione veramente speciale e indimenticabile!

Che impatto possono avere le EGMO sull’Italia?

Penso che, oltre a fare da vetrina per le nostre iniziative e per i talenti italiani a livello internazionale, organizzare le EGMO in Italia possa stimolare la discussione sulla questione di genere nel nostro Paese, e non solo relativamente all’ambito olimpico. Uno degli scopi delle EGMO è quello di stimolare un dialogo (nazionale e internazionale) sulle disuguaglianze di genere. Chiaramente, le EGMO in sé coinvolgono una manciata di ragazze da ogni paese, ma intendono fornire a tutte le persone coinvolte, educatori compresi, idee e strumenti per portare la stessa gioia e passione a un pubblico molto più vasto: speriamo che le EGMO 2018 possano fare da spunto per nuove iniziative locali, nonché dare visibilità a iniziative esistenti. Soprattutto, ci teniamo a promuovere presso il pubblico italiano la nostra visione della Matematica: non solo può essere un gioco appassionante e pieno di stimoli, ma può esserlo per tutti, indipendentemente dal genere!

Luigi Amedeo Bianchi

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