Giorgio Parisi ha vinto il Premio Nobel per la Fisica 2021, condividendolo con lo scienziato americano di origini giapponesi Syukuro Manabe e il tedesco Klaus Hasselmann. Nella motivazione si legge che il premio è stato assegnato a Parisi per “la scoperta dell’interazione tra il disordine e le fluttuazioni nei sistemi fisici dal livello atomico alla scala planetaria”. Si tratta del sesto Nobel per la Fisica vinto dall’Italia (l’ultima volta era successo con Riccardo Giacconi, nel 2002). I vincitori ogni anno ricevono una medaglia d’oro e si dividono il premio di 10 milioni di corone svedesi (circa 986mila euro). A causa della pandemia, non ci sarà una cerimonia di premiazione a Stoccolma nel 2021 ma i vincitori riceveranno le medaglie nei loro paesi d’origine.
Nato il 4 agosto 1948, Giorgio Parisi è fisico teorico, studioso di meccanica statistica e di sistemi disordinati. Ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ha insegnato alla Sapienza di Roma (dove si è laureato in fisica nel 1970 con Nicola Cabibbo), ha lavorato al Consiglio Nazionale delle Ricerche ed è stato presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei (attualmente ne è vice).
I risultati che lo hanno reso noto a livello internazionale riguardano principalmente la fisica statistica, la teoria dei campi, i sistemi dinamici, la fisica matematica e la fisica della materia condensata dove ha introdotto i cosiddetti vetri di spin (anche noti come “spin glass”), una classe di modelli della meccanica statistica di cui lo stesso Parisi ha fornito numerose applicazioni in teoria dell’ottimizzazione, biologia e medicina (immunologia, in particolare). Inoltre, insieme a Ying-Sheung Wu, ha formulato la cosiddetta “quantizzazione stocastica”, ovvero un metodo funzionale di quantizzazione basato sulla teoria delle fluttuazioni di Edward Nelson, attraverso cui un sistema fisico classico, in dimensione n+1, soggetto a fluttuazioni, è reso formalmente equivalente ad un ben preciso sistema fisico quantistico in dimensione n. Ha contribuito anche nel campo della fisica delle particelle elementari, in particolare in teoria delle stringhe e cromodinamica quantistica, il campo in cui ha guadagnato il Nobel.
A oggi ha prodotto oltre 450 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e in circa 50 contributi a atti di congressi o di scuole specializzate.
Parisi, in precedenza, aveva già ricevuto altri prestigiosissimi riconoscimenti, come il Wolf Prize, la medaglia Max Planck e la medaglia Boltzmann.