Nei giorni scorsi si è tenuta la sessantaduesima Olimpiade Internazionale di Matematica, che si è svolta anche quest’anno in modalità remota. Luigi Amedeo Bianchi ci racconta come è andata.
Parte del fascino delle competizioni internazionali, di matematica come di qualunque sport, è la possibilità di visitare altri Paesi, scoprire altre culture, incontrare atlete e atleti da tutto il mondo e chiacchierare con loro delle proprie passioni, passeggiando per le vie di qualche esotica città. Una settimana a San Pietroburgo a luglio, quando il sole non tramonta che per poche ore e il cielo rimane chiaro sopra l’Ermitage che si riflette nella Neva non può che rendere ancora più desiderabile partecipare alle Olimpiadi Iternazionali di Matematica. Purtroppo però il 2020 ha altri piani in serbo e, nonostante un tentativo di salvare la manifestazione in presenza posticipandola a settembre, la sessantunesima Olimpiade pur se ufficialmente a San Pietroburgo è un’olimpiade virtuale, a distanza.
Per il 2021 la gara viene programmata di nuovo a San Pietroburgo. Della squadra italiana del 2020, solo Giovanni Mecenero non può più gareggiare per un posto, avendo terminato la scuola superiore. Gli altri cinque (Matteo Damiano, Massimiliano Foschi, Romeo Passaro, Davide Pierrat e Matteo Poletto) si rimettono al lavoro e, dopo un anno di allenamenti, stage e test, eccoli di nuovo nel sestetto, assieme a Tommaso Lunghi.
Anche se la situazione epidemica mondiale è in miglioramento, i viaggi internazionali e intercontinentali sono ancora difficili per i concorrenti e raggiungere la Russia sarebbe per molti impossibile. Così anche la sessantaduesima olimpiade si trasforma in una gara diffusa, coi partecipanti che restano nei propri Paesi. La squadra italiana si ritrova quindi a Pisa (affettuosamente soprannominata San Pisoburgo per l’occasione), pronta per affrontare tre problemi per ciascuno dei due giorni di gara, puntando a raccogliere il più possibile dei 42 punti in palio. Ad accompagnarli il Team Leader Massimo Gobbino e la Deputy Leader Francesca Rizzo, aiutati da Davide Lombardo e Ludovico Pernazza.
I risultati, come già quelli dell’anno precedente, sono ottimi. Matteo Poletto vince una medaglia d’oro, raggiungendo con 35 punti il decimo posto assoluto su 619 concorrenti. Matteo Damiano, Massimiliano Foschi e Romeo Passaro con 23 punti a testa si prendono una medaglia d’argento, con qualche rimpianto per il singolo punto che li separa dall’oro. Medaglia d’argento anche per Tommaso Lunghi con 21 punti e infine medaglia di bronzo per Davide Pierrat. Il valore di questi punteggi è ancor più alto dal momento che la gara è stata forse più difficile del solito, come testimonia il fatto che ci sia un solo punteggio pieno, 42, del cinese Yichuan Wang. Con sei medaglie su sei componenti, la squadra italiana arriva a un ottimo settimo posto assoluto su 107 squadre partecipanti, a pari merito con Israele e alle spalle di quelle squadre che sono habitué dell’alta classifica: Cina, Russia, Corea del Sud, Stati Uniti. Canada e Ucraina.
Per il 2022 le Olimpiadi di Matematica sono previste a Oslo, in Norvegia. Due del sestetto italiano potrebbero partecipare anche l’anno prossimo e cercare di aggiungere medaglie alla propria collezione: Massimiliano Foschi, che ha vinto finora un oro e due argenti, e Matteo Damiano, con un oro e un argento. Potranno invece solo fare il tifo da lontano gli altri quattro, che finiscono quest’anno le loro avventure da concorrenti: Matteo Poletto, con un oro e due argenti, Romeo Passaro, con due argenti, Davide Pierrat, con un argento e un bronzo, e Tommaso Lunghi con una medaglia di bronzo.
Questa gara segna la conclusione delle Olimpiadi della Matematica per l’anno 2020/21, ma allenamenti, gare e problemi dovrebbero tornare già a settembre e saranno annunciati sul sito delle Olimpiadi.
Il Progetto Olimpiadi della Matematica è promosso dal Ministero dell’Istruzione e attuato dall’Unione Matematica Italiana mediante la Commissione Olimpiadi, quest’anno con il supporto di Huawei.