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Non distante dal luogo sperduto dove risiede uno uno di noi, c’è un piccolo paese che però ospita un grande, grande negozio di floricultura. Non vende solo piante e fiori, tutt’altro: dentro ci sono anche abbastanza scaffali che farebbero la felicità di una ferramenta, una zona piena di alimentari, un reparto di cose-per-la-casa dove si possono acquistare soprammobili piccoli come un fagiolo o un impianto di riscaldamento sufficiente a un piccolo condominio. C’è persino un ampio spazio dove si possono acquistare animali (forse, a richiesta, riescono a procurare anche cuccioli di tigre siberiana). Nonostante l’amplissima offerta, il suo core-business è diventato, da ormai qualche anno, la vendita di gadget natalizi, che si è sviluppata al punto che l’arredamento di tutto il comprensorio si trasforma con abbondanza di bianco, rosso, oro, abeti decorati, presepi, babbi natale, pacchi e colonne sonore di stagione non appena scocca l’equinozio di autunno. Possiamo confermare che è successo anche quest’anno: un grosso manifesto con un babbo natale sorridente in mezzo a piante e fiori è stato direttamente testimoniato lo scorso 28 settembre.

Se vi raccontiamo tutto questo, è solo per mettere le mani avanti e per rassicurarvi: è vero, quello che vedete in figura è proprio un berretto da Babbo Natale, ma non ci siamo sbagliati noi e non avete le traveggole voi. La colpa è tutta dell’economia, che va sempre di fretta. Tutti sanno che di economia ne capiamo meno che di matematica, ma è altrettanto palese che l’economia usa la matematica come poche altre discipline; così, tanto per fare gli originali, questo mese su Le Scienze abbiamo presentato un problema di economia travestito da matematica natalizia o, se preferite, un problema di matematica travestito da economia natalizia. Ve lo ricordate? Se non ve lo ricordate, ecco qui il tradizionale riassunto:

Supposto che un commerciante possa comprare, per poi rivenderli, da zero a 100 oggetti, ma dovendolo fare sapendo che una parte di questi (sempre da zero a 100) potrà rimanere invenduta, quanti gliene conviene acquistare per ottimizzare il profitto? Immaginiamo che ogni oggetto gli costi 3 euro e lo rivenda a 4.

Nel presentarlo, gli oggetti in questione erano alberelli di Natale, che tra settembre e dicembre sarebbero diventati alberini di Natale e poi – sperando che non venissero buttati ma diligentemente messi a dimora – alberi e alberoni non più necessariamente natalizi. Come al solito, qua sotto c’è il link per saltare all’articolo di soluzione:

La soluzione del problema secondo i Rudi Mathematici è pubblicata QUI.

…ma, come al solito, se non avete già affrontato il problema, è meglio provarci adesso, no? Sennò, che gusto c’è?

Rammentiamo ufficialmente a tutti che se vi scatenate qua sotto con i commenti, noi ne saremo felicissimi.

I Rudi Mathematici (Rodolfo Clerico / Rudy d’Alembert, Piero Fabbri / Piotr Rezierovic Silverbrahms, Francesca Ortenzio / Alice Riddle) sono autori della omonima e-zine di matematica ricreativa, pubblicata in rete dal 1999.

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