Il matematico canadese Louis Nirenberg si è spento, all’età di 94 anni.
Nirenberg ha dato un contributo fondamentale con i suoi lavori sulle equazioni differenziali parziali lineari e non lineari e sulla loro applicazione nell’analisi e nella geometria complessa. Tra i suoi principali risultati, si ricordano la disuguaglianza di interpolazione di Gagliardo-Nirenberg (importante nella soluzione delle equazioni differenziali parziali ellittiche presenti in molte aree della matematica) e quelli ottenuti nella formalizzazione dell’oscillazione media limitata nota come spazio John-Nirenberg, usata per studiare il comportamento dei materiali elastici e delle martingale. Altri suoi successi includono la soluzione a problemi di Weyl e Minkowski (relativi all’incorporamento di una 2-sfera e della curvatura), la teoria degli operatori pseudo-differenziali iniziata insieme a Joseph J. Kohn, il teorema di Newlander-Nirenberg di strutture complesse, le simmetrie di soluzioni di equazioni differenziali alle derivate parziali insieme a Gidas e Ni, tra gli altri.
Il lavoro di Nirenberg sulle equazioni differenziali alle derivate parziali è stato descritto come “praticamente il meglio che è stato fatto” per risolvere il problema dell’esistenza e della fluidità delle soluzioni delle equazioni di Navier–Stokes in meccanica dei fluidi, uno dei Problemi del Millennio.
Nato a Hamilton, in Ontario, il 28 febbraio 1925, Nirenberg ha frequentato il Baron Byng High School e ha studiato presso la McGill University, laureandosi in matematica e fisica nel 1945. Dopo il dottorato alla New York University (1949) sotto la direzione di James Stoker, è diventato professore presso il Courant Institute of Mathematical Sciences della New York University. Nel 2010 gli è stato anche conferito il titolo di Dottore in Scienze, honoris causa, presso l’Università della British Columbia.
Numerosi i riconoscimenti ricevuti, tra cui il Bôcher Memorial Prize (1959), il Jeffery-Williams Prize (1987), lo Steele Prize (1994 e 2014), la National Medal of Science (1995), il Crafoord Prize (1982, condiviso con Vladimir Arnold) la Chern Medal (2010) e, nel 2015, il premio Abel, condiviso con John Nash. Era membro della American Mathematical Society.
Ho conosciuto Lous Nirenberg quando ho tascorso alcuni anni al Courant Institute of Mathematical Sciences, New York University, e poi co-organizzato a Venezia un convegno dedicato a lui e a Peter Lax per il loro 70^o compleanno.
Nirenberg era un uomo gentile, intellettualmente curioso, e modesto, amava il cinema ed era socievole. In un’intervista fattagli su di un giornalino del campus della new York University, negli anno ’80, commento’ il suo lavoro di matematico dicendo: “the most of the time you are stuck”.
Una volta avevo commentato, stupito, la vasta conoscenza su di un certo campo di un matematico Cinese. Il suo commento fu semplicemente: ”there are talented people”.
Un’altra volta gli chiesi se, secondo lui, Raghu Varadhan, che aveva perso un figlio nell’attentato del famoso 11 Settembre (si trovava in una delle due torri), essendo di cultura Indu’ e quindi propenso a credere nella reincarnazione, avesse trovato consolazione in questo. Mi rispose: ”I don’t think so”.