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Quando ci si versa una lattina di birra stout, la birra ad alta fermentazione, difficilmente ci si chiede come si forma la schiuma in cima al bicchiere.  William Lee, matematico dell’Università di Limerick (Irlanda), potrebbe conoscere la risposta a questa domanda e ha anche individuato una valida alternativa per ottenere una migliore cremosità.

 

La stout, a differenza di altri tipi di birra, non ha una schiuma naturale: deve ‘l’effetto cappuccino’ alla liberazione di azoto contenuto in una piccola sfera di plastica che consente la formazione della schiuma al momento del riempimento del bicchiere, come avverrebbe se fosse spillata da una spina. Tuttavia, secondo Lee e i suoi colleghi, è possibile creare le condizioni per la formazione e la crescita delle bolle anche senza questo piccolo dispositivo, garantendo comunque alla stout lo stesso aspetto denso e cremoso. E  anche più duraturo e, soprattutto, più economico. Dagli esami scientifici effettuati negli ultimi dieci anni, è risultato infatti che la maggior parte delle bolle si forma su fibre di cellulosa cadute nel bicchiere dall’aria oppure rimaste lì dopo aver asciugato il vetro con un tovagliolo. Queste fibre contengono una piccola quantità di aria al loro interno, così quando la birra viene versata, le sacche di aria si espandono fino a scoppiare nelle bolle che tutti conosciamo.

Il Dott. Lee e i suoi colleghi, osservando il comportamento della stout al microscopio, hanno descritto la fisica dei gas sciolti e delle fibre con equazioni matematiche  e hanno sperimentato come aggiungendo più cellulosa  sia possibile ottenere lo stesso effetto prodotto con la sfera di plastica. L’esperimento è stato condotto, nel caso specifico, spillando la stout attraverso un filtro del caffè, ed ha avuto un risultato soddisfacente. Secondo il gruppo di ricercatori quindi, rivestendo l’interno della lattina con questo tipo di fibre, la pallina di plastica non sarebbe più necessaria e ciò rappresenterebbe un risparmio per le aziende produttrici su scala industriale.

Inoltre ci sarebbe anche un ulteriore vantaggio per quanto riguarda il gusto delle birra. Infatti la sfera comunemente utilizzata per ottenere l’effetto cremoso, per quanto funzionale, altera in minima parte il gusto originario della bevanda. Ciò invece non è avvenuto nell’esperimento condotto dal Dott. Lee e dai suoi colleghi. Ancora non si sa se l’alternativa proposta dal Dott. Lee sarà accolta o meno dai birrifici che producono e commercializzano birre scure, il matematico ha infatti dichiarato “Abbiamo sottoposto l’idea ai birrai ma non siamo ancora sicuri che siano interessati”.

A cura di Cristiana di Russo Fonte: http://www.nextme.it/rubriche/lo-sapevi-che/1839-schiuma-birra-stout-calcolo-matematico

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