Il Giappone è stata una rivelazione di questa coppa del mondo. E torna alla mente dei tifosi la saga di “Holly e Benji”. E la domanda: Ma quanto è lungo il loro campo? Ce ne parlano Marco Menale e Alberto Saracco.
Si è concluso agli ottavi di finale il mondiale di calcio in Qatar del Giappone. I “Samurai Blu” si sono arresi alla Croazia, ma solo ai rigori, dopo l’1-1 dei 120 minuti di gioco. Tuttavia è una delle squadre che più ha sorpreso. Ha superato un girone infernale con Spagna e Germania, riuscendo a battere entrambe per 2-1, partendo sempre da una situazione di svantaggio. E siamo diventati un po’ tutti tifosi del Giappone. Sulle note del coro “Vamos Nippon”, i goal di Doan e le parate di Gonda ci hanno riportati a loro: Holly e Benji. Le falcate infinite, le partite che vedono alternarsi le stagioni e i continui flashback palla al piede, come cantano i Gem boy. E soprattutto è tornata la domanda delle domande: ma quanto è lungo il campo di Holly e Benji?
Facciamo un po’ di conti, assumendo la Terra sferica. La figura 1 è una rappresentazione geometrica della scena di gioco. Ricordiamo che Holly comincia a vedere la porta dalla metà campo (il video in fondo all’articolo per i dettagli). Dunque nel punto

Figura 1. Rappresentazione sulla superficie terrestre del campo di Holly e Benji, realizzata in GeoGebra.
Guardiamo ancora la figura 1. Nel nostro caso, le tangenti alla circonferenza nel punto










dove
Tuttavia







Troviamo cosi i valori di






































E quindi:













Pertanto la lunghezza












Ebbene sì, siamo oltre i
Nel ragionamento adottato abbiamo fatto delle approssimazioni. Ad esempio non esiste un raggio della terra, essendo questa più uno sferoide. Considerando raggio polare e raggio equatoriale, otteniamo una stima dal basso e una dall’alto per avere un intervallo di variabilità di
Per la stima dal basso, diciamo


































Per la stima dall’alto,


































In definitiva la lunghezza











Mistero svelato. E considerando la sconfitta ai rigori, forse i giapponesi non sono abituati a una distanza dalla porta di appena