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Strane Storie Matematiche su Archimede – a cura di Anna Baccaglini-Frank e Pietro Di Martino

Durante nuova gestione editoriale della rivista a partire dal 2016, Archimede ha ospitato la rubrica Strane Storie Matematiche, a cura di Anna Baccaglini-Frank e Pietro Di Martino. In questa pagina riporponiamo un librino in versione digitale con tutte le puntate finora uscite, sperando di favorire il dialogo e i contributi dei lettori. Prima però premettiamo l’introduzione alla prima puntata.

Presentazione della Rubrica: Strane Storie Matematiche – La didattica della matematica e l’interpretazione dei fenomeni di classe

Anna Baccaglini-Frank e Pietro Di Martino

«Strane Storie» è un film italiano del 1994, opera prima del regista Franco Baldoni. Il film racconta di un viaggio in treno, un treno di quelli di una volta, con gli scompartimenti. Uno dei viaggiatori, per far passare il  tempo alla figlia, le racconta tre storie surreali; storie nelle quali i protagonisti sono gli altri viaggiatori presenti all’interno dello stesso scompartimento, dei quali il narratore cerca di riprodurre caratteristiche e comportamenti osservati e inferiti durante il viaggio. Il film si conclude al termine del viaggio, i viaggiatori scendono dal treno e si trovano di fronte a qualcosa che evoca un fatto reale (legato ad un fatto di cronaca nera italiana). Il pensiero evocato nello spettatore è che il fatto reale sia molto più surreale e inspiegabile dei racconti fantasiosi ascoltati fino a quel momento. Con la rubrica «Strane storie matematiche» vogliamo innanzitutto parlare dei fenomeni matematici reali che avvengono ai vari livelli educativi: dalla scuola dell’infanzia al post-laurea; consapevoli che al di là delle differenze di età degli allievi, di formazione degli insegnanti e di contenuti, molti fenomeni siano tra loro collegati, e con la convinzione che vedere e interessarsi dei fenomeni che avvengono ad altri livelli educativi (anteriori o posteriori) sia fondamentale per ogni insegnante, e per pensare davvero in verticale nell’educazione matematica dei nostri studenti. Se si presenteranno e commenteranno episodi reali, di classe, perché il titolo «strane storie»? Perché, come per il finale del film, spesso l’insegnante non sa comeinterpretare tali episodi, è in difficoltà a valutarne le cause, non è soddisfatto di come riesce ad affrontarli. Strane storie parlerà di episodi non solo reali, ma anche ricorrenti.

In questa rubrica presenteremo, di volta in volta, alcuni episodi paradigmatici tratti dalla letteratura nazionale e internazionale in didattica della matematica, da sperimentazioni di insegnanti che collaborano con noi o da altre fonti (articoli su giornali, social network). E, se vorrete, di episodi raccontati direttamente da voi. La rubrica è pensata come uno spazio di confronto con il lettore, in cui il lettore è chiamato a «metterci del suo», e nasce con l’idea di perseguire tre obiettivi che ci appaiono molto significativi.

Il primo è sfidare il lettore a riflettere sugli episodi, valutarne la rilevanza e dare la sua interpretazione (o le sue interpretazioni) e, se vuole, condividerla con la redazione. La sfida vuole essere il pretesto per invitare il lettore a prendersi il tempo per riflettere su episodi che riteniamo significativi per l’insegnamento della matematica.

Il secondo è quello di restituire le molte letture possibili che possono essere fatte di una strana storia. Quando non si ha la possibilità di confronto con altri, può capitare che la nostra interpretazione, più o meno consciamente, venga considerata come l’unica possibile: «la Verità incontrovertibile». Il rendersi conto della differenza tra osservazione e interpretazione, e che le interpretazioni dei fenomeni di classe possono essere molte, con valide argomentazioni, è un aspetto fondamentale della professione di insegnante.

Il terzo è di evidenziare come gli studi e i risultati, anche teorici, nel campo della didattica della matematica possano essere uno strumento importante per la pratica didattica, offrendo spunti significativi all’insegnante per l’interpretazione dei fenomeni matematici nel processo di insegnamento-apprendimento della matematica. Per far questo, ogni episodio presentato sarà discusso in una uscita successiva della rivista, presentando e discutendo le interpretazioni dell’episodio che nascono dagli studi in didattica della matematica.

La didattica della matematica è una disciplina relativamente giovane che, come tutte le discipline di ricerca, ha un interesse anche intellettuale rispetto alla comprensione dei fenomeni che riguardano il proprio ambito (ovvero l’insegnamento-apprendimento della matematica a tutti i livelli scolari e anche al di fuori del contesto-scuola). D’altra parte, un obiettivo significativo della didattica della matematica è anche quello di tramutare la conoscenza prodotta in strumenti, non solo pratici (artefatti, percorsi sperimentati e valutati), ma anche teorici da condividere con gli insegnanti di matematica di ogni livello scolare, nella convinzione che una maggiore consapevolezza dei fenomeni che caratterizzano il processo di insegnamento-apprendimento della matematica e delle variabili coinvolte sia importantissima per la qualità del processo stesso. Per esempio, di fronte a episodi in classe che riconosciamo come indicatori di difficoltà in matematica degli studenti, l’eventuale intervento mirato dell’insegnante segue l’interpretazione delle difficoltà. Tale interpretazione, come sottolinea Zan (2007), è da considerarsi una ipotesi di lavoro, di cui valutare l’efficacia attraverso la valutazione dei risultati delle azioni intraprese in base all’interpretazione fatta. È evidente che avere un bagaglio interpretativo ampio, avere più ipotesi di lavoro, e quindi poter eventualmente modificare la prima interpretazione e sviluppare ulteriori interventi, può fare la differenza.

In ogni uscita saranno presentati due episodi e discussi i due presentati nel numero precedente. Per ogni episodio presentato, saranno fatte alcune domande, finalizzate a guidare la riflessione sull’episodio stesso.
La risposta a queste domande (così come il racconto di altri episodi ritenuti rilevanti) potrà essere condivisa con i curatori della rubrica, inviando una mail a strane.storie.matematiche@gmail.com.

Sotto trovate il librino in formato pdf. È possibile leggerlo e anche scaricarlo gratuitamente (agendo sui comandi del flipbook si può sfogliare anche in modalità fullscreen). Buona lettura!

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