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L’Unione Europea ha invitato la Turchia a rilasciare immediatamente le tredici persone arrestate ieri mattina a Istanbul con l’accusa di avere legami con le proteste di Gezi Park. Tra gli arrestati anche Betul Tanbay, matematica, professoressa all’Università del Bosforo di Istanbul e vicepresidentessa eletta della European Mathematical Society (assumerà pienamente l’incarico a gennaio 2019). La stessa European Mathematical Society si sta mobilitando in queste ore per emanare un comunicato stampa ufficiale di protesta e lanciare una petizione per la liberazione della Tanbay.

Secondo la polizia turca, i fermati avrebbero collegamenti con l’attivista e uomo d’affari Osman Kavala, arrestato oltre un anno fa ma formalmente non ancora accusato di alcun crimine. Prima di questi ultimi arresti, la polizia aveva emesso mandato di cattura per 20 persone associate all’Anatolia Culture Association -di cui Kavala è presidente- sospettate di “creare caos” e di “cercare di rovesciare il governo”.
Kavala avrebbe sostenuto i manifestanti anti-governativi che si sono radunati a Gezi Park nel 2013 ed è sospettato di aver contribuito al fallito tentativo di colpo di stato del 2016 contro il presidente Erdogan.

Per la Ue, “i ripetuti arresti di voci critiche e la continua pressione sui rappresentanti della società civile vanno contro il dichiarato impegno turco nei confronti dei diritti umani”. Dal fallito tentativo di colpo di stato del 2016, come parte di un’ampia repressione, in Turchia sono state arrestate oltre 50mila persone che lavorano nel mondo accademico, giornalistico, militare, e nelle organizzazioni per i diritti umani.

 

UPDATE: La professoressa Tanbay è stata rilasciata nel pomeriggio del 17 novembre, dopo aver completato la sua deposizione. Leggi anche il comunicato UMI e l’‘intervento di Nicola Fusco, membro del comitato esecutivo dell’EMS, sulla vicenda.

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