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La fede religiosa dovrebbe essere un fatto privato e –sebbene spesso venga usata come arma politica o causa di fratture e divergenze– fortunatemente tra i matematici è e resta un fatto privato. Non esistesse facebook, probabilmente non conoscerei le opinioni religiose di molti miei colleghi.

In questo singolo caso, tuttavia, parlando di Dio e l’ipercubo di Francesco Malaspina, sono tenuto a precisare che, pur essendo entrambi torinesi e geometri, siamo divisi dalla fede religiosa: io ateo, Francesco Malaspina cattolico.

Dio e l’ipercubo è un libro unico nel suo genere. Non vuole essere una dimostrazione dell’esistenza di Dio tramite la matematica, che anzi l’autore implicitamente dichiara essere impossibile, dicendo “sia l’ipotesi che Dio non esista, [sia l’ipotesi che Dio esista hanno] una loro logica. […] Si tratta di due assiomi, evidentemente in contrasto fra loro, ma entrambi plausibili”. Vuole piuttosto tracciare un parallelo tra due grandi passioni dell’autore: la matematica e il cristianesimo.

Procedendo per analogie e immagini, l’autore avvicina l’incarnazione di Dio in uomo e il concetto di cardinalità, la Passione pasquale e gli omeomorfismi, l’amore di Dio e le varietà. Nel corso del libro la matematica e la religione si intrecciano e si alternano di continuo.

Dal punto di vista matematico, si ha un testo che condensa e semplifica (ma non banalizza) molti concetti, partendo dalla teoria degli insiemi e dai diversi infiniti per poi introdurre spazi metrici e topologici fino ad arrivare alle varietà (algebriche). Riesce a fornire vari spunti di riflessione al lettore interessato alla matematica o, più in generale, curioso che però non ha avuto il tempo di approfondirla nei suoi studi, gettando l’esca per invogliarlo ad approfondire concetti matematici che nelle scuole superiori non vengono trattati, ma sono di grande interesse. Qua e là vi sono anche alcune dimostrazioni, complete o accennate. Vi è purtroppo un piccolo errore (ma veniale, non intendiamo certo mandarlo all’Inferno dantesco per questo peccatuccio) in una dimostrazione. A parte questo, la parte matematica è scritta in modo molto comprensibile e allo stesso tempo rigoroso ed è un’ottima introduzione ad argomenti complessi e centrali della matematica.

Dal punto di vista religioso, viene apertamente fornita una versione di parte e molto personale, che non mi ha trovato d’accordo (e di tanto in tanto mi ha leggermente annoiato per le lunghe citazioni bibliche), ma che non mi ha mai dato l’impressione di voler fare proselitismo. Sicuramente traspare la passione personale dell’autore per entrambi gli argomenti, centrali nella sua vita.

Dio e l’ipercubo (le cui quattro facce rimandano ai quattro Vangeli canonici) è una lettura leggera, che si può fare in un pomeriggio oppure prendendosi del tempo tra un argomento e l’altro per riflettere un po’ sui concetti (matematici o religiosi) in esso espressi.


Francesco Malaspina
Dio e l’ipercubo
Itinerario matematico nel cristianesimo
Editore: effetà editrice
Anno edizione: 2016
Pagine: 96

Prezzo: 9,00 EUR

ISBN: 9788869290718 
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Alberto Saracco

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