È uscito il quindicesimo numero della rivista Open Access Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula curata dal Centro competenze didattica della matematica del Dipartimento formazione e apprendimento / Alta scuola pedagogica della SUPSI.
Il nuovo numero presenta 3 articoli nella sezione Riflessione e ricerca, di cui uno anche disponibile in lingua inglese, 4 contributi nella sezione Esperienze didattiche relative a tutti i livelli della scuola dell’obbligo e 6 recensioni di libri inerenti la matematica e la sua didattica.
Anche questo numero, come i precedenti, accoglie al suo interno contributi che mostrano una didattica della matematica sempre più aperta agli stimoli e agli interrogativi che le provengono sia dal mondo della ricerca sia da quello della pratica didattica, abbracciando anche altre prospettive, discipline e visioni.
Il quindiicesimo numero è consultabile qui di seguito o, come tutti i numeri precedenti, sul sito: www.rivistaddm.ch
Di seguito il sommario con i link agli articoli corrispondenti e sotto l’editoriale di Silvia Sbaragli.
GLI ARTICOLI DEL NUMERO 15
Riflessione e ricerca
Aperture a cambiamenti nel discorso: il caso di Dario – C. Bonadiman, E. Macchioni
Ostacoli allo sviluppo dell’anticipazione in contesto algebrico – E. Fiorini, A. Maffia
L’influenza della disomogeneità linguistica di numero nella decodifica di informazioni geometriche: il punto di vista di studenti della scuola elementare e media – S. Sbaragli, M. Canducci, S. Demartini
Esperienze didattiche
PiGame 2023: una escape room matematica – C. Bassi, D. Brunetto, N. Cangiotti, F. Nappo
Classe cooperativa e apprendimento matematico individualizzato con il piano di lavoro – R. Di Ianni, A. Pellicori
Insegnare matematica con il teatro: apprendimento embodied ed emozioni – C. Erba
Introduzione al problem solving in una classe prima primaria – C. Seneci
Editoriale
di Silvia Sbaragli
La didattica della matematica è una disciplina in continua evoluzione, e può contare ormai su numerosi studi, di portata più o meno ampia, che nel corso dei decenni hanno prodotto teorie, costrutti, metodologie, strategie, utili ad analizzare situazioni di insegnamento-apprendimento o da usare in classe per rendere l’esperienza di apprendimento significativa ed efficace. Questo insieme di strumenti, teorici e pragmatici, è in perenne aggiornamento, e così come in una cassetta d’attrezzi si trovano strumenti un po’ datati, ma affidabili e indispensabili, insieme a strumenti nuovi e più efficaci nel trattare situazioni di bisogno, così anche la nostra disciplina si avvale di strumenti provenienti tanto dalla storia della didattica quanto dai suoi stimoli più attuali. Il quindicesimo numero della rivista Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula presenta alcuni degli strumenti della cassetta degli attrezzi della didattica della matematica, e lo fa nella consueta duplice veste, teorica e applicativa, cercando di mostrare che teorie datate già qualche decennio sono ancora indispensabili per interpretare fenomeni d’aula, ma aprendo anche a nuovi costrutti, nuovi contesti, nuove forme comunicative.
Il primo articolo della sezione Riflessione e ricerca di questo numero affronta il caso di Dario, uno studente di scuola secondaria di secondo grado 1 con persistenti difficoltà in matematica e un’identità di fallimento in matematica; lo studio mostra come da una prospettiva teorica comognitiva si possa identificare un profilo di apprendimento matematico a partire dal quale implementare un percorso progettato ad hoc per il recupero di difficoltà in matematica; i risultati mostrano che, seppur di piccola entità, l’esposizione a questo percorso abbia prodotto in Dario un’apertura al cambiamento nel profilo di apprendimento matematico. Il secondo articolo di questa sezione si occupa del processo cognitivo dell’anticipazione in contesto algebrico: dopo aver richiamato i riferimenti teorici, didattici e psicologici, soggiacenti al costrutto dell’anticipazione, viene presentato uno studio nel quale, attraverso la somministrazione di un questionario a studenti di scuola secondaria di secondo grado e il lavoro successivo in focus group, si mette in evidenza che lo sviluppo dell’anticipazione possa essere inficiato dall’emergere di ostacoli di tipo ontologico, epistemologico e didattico, ostacoli che potrebbero essere risolti con opportuni interventi didattici. Il terzo articolo presenta un’indagine che ha coinvolto allievi ticinesi e italiani di quarta elementare e di seconda media; l’obiettivo del contributo è quello di verificare che le disomogeneità linguistiche nella categoria grammaticale del numero, presenti nella trattazione degli enti dei poligoni in diversi libri di testo in uso a scuola, possano causare difficoltà nella ricezione ed elaborazione del testo da parte degli allievi, con conseguenti interpretazioni errate della numerosità degli enti di un poligono; in questo modo, viene confermato che elementi linguistici apparentemente minori hanno in realtà importanza per la costruzione del sapere.
Nella sezione Esperienze didattiche sono presenti quattro articoli. Nel primo articolo viene presentata un’esperienza didattica rivolta a studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado italiane tramite la costruzione di una escape room virtuale; l’esperienza ha coinvolto oltre 50 scuole e 1500 studenti nell’occasione del Pi Day 2023, la Giornata Internazionale della Matematica; l’articolo si concentra sull’idea progettuale dei problemi matematici presentati e sulle modalità di realizzazione di un contesto virtuale che riproduca fedelmente l’esperienza di gioco escape room, mettendo in evidenza come il ruolo dello strumento narrativo e degli indizi stimoli l’esercizio nella rappresentazione di problemi matematici e l’utilizzo di modelli e analogie nelle procedure di risoluzione. Il secondo articolo racconta l’esperienza dell’introduzione del piano di lavoro matematico in due classi quinte della scuola primaria, con riflessioni di contesto e di metodo; il contributo descrive i primi passi e l’implementazione dello strumento piano di lavoro, la sua articolazione negli spazi e nei tempi, e una riflessione riguardante l’evoluzione nel tempo degli atteggiamenti dei bambini verso la matematica, con alcuni spunti sulle possibilità d’uso dello strumento anche dopo la scuola primaria. Il terzo articolo presenta una sperimentazione svolta in una classe seconda di scuola primaria utilizzando Mathemart, un approccio che si avvale del Teatro Sociale e di Comunità come metodologia per l’insegnamento dei concetti matematici; nel contributo vengono descritti le varie fasi dell’esperienza, analizzandone potenzialità didattiche e limiti, in particolare facendo riferimento agli aspetti affettivi e al ruolo dell’esperienza corporea. Infine, l’ultimo articolo descrive le attività più significative del percorso svolto da una classe prima di scuola primaria in merito a un percorso matematico incentrato sul problem solving; l’obiettivo principale della sperimentazione riguarda l’instaurarsi di un clima di apprendimento nel quale il problema matematico possa essere affrontato senza stereotipie e rigidità, l’utilizzo e la condivisione di più strategie risolutive, lo stimolo della comunicazione e dell’argomentazione sia orale che scritta.
Auguriamo una buona lettura a tutti coloro che ci seguono, siano essi docenti, ricercatori, studenti, perché possano avere una cassetta di attrezzi con un numero sempre maggiore e variegato di strumenti con i quali vivere e interpretare il processo di insegnamento-apprendimento della matematica.
Silvia Sbaragli
Dipartimento formazione e apprendimento / Alta scuola pedagogica, SUPSI