Una laurea in matematica può condurre a traguardi inaspettati, come dimostrano le recentissime notizie da Bucarest e da Roma: ce ne parla, con un sorriso, Chiara de Fabritiis, della nostra redazione.
Da due capitali europee arriva la conferma di quanto viene spesso detto a chi tende a trascurare lo studio della matematica: si tratta di una materia la cui padronanza può portare a traguardi di altissimo profilo.
Domenica si è tenuto in Romania il primo turno delle elezioni presidenziali: rovesciando i pronostici che prevedevano che passassero al ballottaggio George Simion e Crin Antonescu, a contendere a Simion la presidenza della Repubblica sarà il sindaco di Bucarest Nicusor Dan. La caratteristica che lo rende interessante per il nostro pubblico è che Dan, nato nel 1969, ha una carriera matematica alle spalle.
Ha infatti ottenuto 2 medaglie d’oro alle Olimpiadi della matematica nel 1987 e nel 1988, ottenendo in entrambi i casi punteggio pieno (42/42). Laureato in matematica all’Università di Bucarest, si è trasferito in Francia, ottenendo un master dall’École Normale Supérieure nel 1995 e il dottorato a Paris 13 nel 1998, discutendo la tesi “Courant de Green et prolongement méromorphe” con la supervisione di Christophe Soulé e di Daniel Barsky. Rientrato in Romania, ha ricoperto il ruolo di ricercatore all’Istituto di Matematica dell’Accademia Romena, fondando nel 2000 la Scuola Normale Superiore di Bucarest, di cui è stato, oltre che docente, direttore esecutivo fino al 2006. La sua produzione scientifica è piuttosto scarsa, probabilmente perché Dan ha lavorato solo per breve tempo come ricercatore in matematica: Scopus riporta 2 lavori (di cui uno pubblicato a nome singolo su una rivista prestigiosa, Mathematische Annalen), mentre altri database ne riportano 3.
Mentre il futuro di Dan è ancora in bilico, perché il vincitore uscirà dalle urne soltanto il 18 maggio e quindi non si sa ancora chi sarà a ricoprire la carica di Presidente della Repubblica Romena, c’é un altro laureato in matematica che oggi ha conquistato una posizione di rilievo assoluto: a Roma intorno alle 19 il cardinale protodiacono Dominique Mamberti si è affacciato alla finestra della Loggia delle Benedizioni e ha scandito con un latino dall’accento spiccatamente francese il nome dell’ “Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum Robertum Franciscum Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Prevost”. Al di là di tutte le convinzioni personali, non si può negare che l’ufficio che Prevost ricopre con il nome di Leone XIV sia di tutto rispetto: è vero che lo Stato della Città del Vaticano ha una superficie di 0,44 km^2 con poco meno di 900 residenti e circa 600 cittadini, ma il Papa è il capo della Chiesa Cattolica, che annovera oltre un miliardo e 400 milioni di fedeli; si tratta quindi di un ruolo di primo piano fra i leader religiosi.
Robert Francis Prevost, nato a Chicago nel 1955, ha ottenuto la laurea triennale in matematica nel 1977 alla Villanova University di Philadelphia, un’università privata di ispirazione cattolica, fondata dai frati agostiniani nel 1842 (che nel frattempo ha già reclamato i suoi crediti); nello stesso anno e nel medesimo ateneo ha conseguito anche il diploma in filosofia. Da quel momento la sua formazione si è spostata su argomenti prettamente teologici, dato che nel 1981 ha ottenuto il Master of Divinity a alla Catholic Teological Union di Chicago e 6 anni dopo il dottorato in diritto canonico alla Pontificia Università “San Tommaso D’Aquino” a Roma, con una tesi dal titolo “Il ruolo del priore locale dell’Ordine di Sant’Agostino”.
Da oggi, quindi, chi caldeggia lo studio della matematica come strumento efficacissimo per una carriera di successo ha almeno altre due frecce al suo arco per sostenere la sua affermazione!