La sessantunesima Olimpiade Internazionale di Matematica ha avuto luogo in questi giorni in un formato inedito: programmata a luglio a San Pietroburgo, in Russia, e in un primo momento posticipata a settembre, di fronte al fatto che sarebbe stato molto difficile per molti concorrenti raggiungere la sede prevista, è stata trasformata in gara distribuita in tutto il mondo, in modo che potessero partecipare il maggior numero possibile di ragazze e ragazzi. A parte la sede, la competizione ha mantenuto la sua struttura canonica: due giorni di gara, tre problemi per giorno, sette punti in palio per ciascuno dei sei esercizi, quarantadue punti per un punteggio pieno. I problemi proposti sono tutti originali e non banali, pur dovendo essere risolubili in qualche ora da parte dei concorrenti e prevedono come risposta delle dimostrazioni.
Ogni nazione può prendere parte alle IMO, con al più sei concorrenti, che abbiano frequentato la scuola superiore di secondo grado nel corrispondente anno scolastico. L’Italia ha presentato, per la sua quarantunesima partecipazione quest’anno, la squadra composta da
- ITA1: Matteo Damiano da Torino
- ITA2: Massimiliano Foschi da Civitavecchia (Roma)
- ITA3: Giovanni Mecenero da Arzignano (Vicenza)
- ITA4: Romeo Passaro da Milano
- ITA5: Davide Pierrat da Padova
- ITA6: Matteo Poletto da Bassano del Grappa (Vicenza),
accompagnati virtualmente dal Team Leader Massimo Gobbino e dalla Deputy Leader Francesca Rizzo, nonché dagli Observer A Roberto Dvornicich e Ludovico Pernazza. Dei sei, Massimiliano e Matteo P. erano alla loro seconda partecipazione dopo l’argento dello scorso anno a Bath, nel Regno Unito.
Tra i compiti di Leader e Deputy ci sono la traduzione dei testi dei problemi nella lingua dei concorrenti della propria nazione, e una proposta di punteggio per i membri della loro squadra. La valutazione, infatti, viene fatta nel dettaglio da Leader e Deputy, per ciascuna squadra e poi viene discussa con i responsabili internazionali di ciascun problema, che hanno a loro volta visto le soluzioni proposte dai concorrenti, ma magari non sono stati in grado di seguirne ogni dettaglio, a causa della barriera linguistica. Grazie a questo confronto, detto coordination si cerca di garantire l’equità della valutazione, evitando che il Leader di una nazione favorisca la propria squadra.
Dopo i due giorni di gara, le correzioni e le coordination, i risultati per l’ITA-Team sono stati eccellenti: Matteo Damiano e Massimiliano Foschi hanno vinto una medaglia d’oro, con 33 e 32 punti rispettivamente, Matteo Poletto, Romeo Passaro e Davide Pierrat una medaglia d’argento, con 28 punti per i primi due e 27 per il terzo, e Giovanni Mecenero una medaglia di bronzo con 23 punti (e un po’ di rammarico per il singolo punto che lo separava dall’argento). Una cosa da sapere, per chi non è familiare con il mondo delle Olimpiadi della Matematica, è che le medaglie vengono assegnate a metà dei partecipanti, in un rapporto 1:2:3 per Oro, Argento e Bronzo. Quest’anno, ad esempio, sono state date 49 medaglie d’oro, 112 d’argento e 155 di bronzo (nonché 173 menzioni d’onore per tutti coloro che hanno risolto completamente almeno un problema) tra i 616 concorrenti (di cui 56 ragazze).
Ciò non toglie che per la nostra squadra siano stati tutti ottimi piazzamenti individuali, che messi assieme danno all’Italia il miglior risultato della storia nella classifica per nazioni: sesto posto assoluto (su 105 nazioni partecipanti) a parimerito con la Polonia, alle spalle di Cina, Russia, Stati Uniti, Corea del Sud e Thailandia, cinque squadre sempre in vetta alla classifica internazionale. Finora l’Italia, nonostante ottimi risultati individuali, non si era mai classificata più in alto del decimo posto (nel 1967, alla primissima partecipazione, però con sole 13 nazioni partecipanti) o, più recentemente, dell’undicesimo posto (nel 2010 e nel 2011, con 95 e 101 nazioni partecipanti, rispettivamente).
Il risultato di squadra è promettente anche per il futuro, perché nella squadra Massimilano e Matteo D., le due medaglie d’oro, hanno appena iniziato il quarto anno di scuola superiore e quindi hanno due altri anni olimpici davanti a loro, mentre Romeo, Davide e Matteo P. sono ora in quinta, e potranno puntare ad un’altra Olimpiade alla fine dell’anno olimpico appena iniziato.
Il Progetto Olimpiadi della Matematica è promosso dal Ministero dell’Istruzione e attuato dall’Unione Matematica Italiana mediante la Commissione Olimpiadi. Per ulteriori informazioni sulle attività delle Olimpiadi della Matematica in Italia il sito di riferimento è http://olimpiadi.dm.unibo.it.
(Una versione di questo articolo è stata pubblicata anche sul sito delle Olimpiadi)
Dove si possono trovare i testi dei quesiti?
I problemi di quest’anno (così come quelli degli anni passati) sono disponibili sul sito ufficiale delle IMO alla pagina https://www.imo-official.org/problems.aspx
Quest’anno non c’è la traduzione in italiano.
Non sono comunque problemi per i deboli di cuore 🙂
Secondo te questo risultato è un caso (è arrivato tutto insieme un gruppo di studenti bravi a risolvere problemi, parto dal principio che gli istruttori siano sempre bravi uguali) o c’è un miglioramento generalizzato?
Considerato come sta andando l insegnamento della matematica in Italia è sicuramente una singolarità. La preparazione fornita dalla scuola italiana peggiora ogni anno e in special modo la matematica è sempre più bistrattata.
La risposta breve è che è difficile dirlo. Per via di come vengono assegnate le medaglie alle IMO, il risultato di ciascuno (e quello di ciascuna squadra) dipende fortemente da quelli degli altri. Se ciascuno dei concorrenti avesse fatto un punto in meno (su 42) l’Italia sarebbe stata in decima posizione, con un punto in più ciascuno sarebbe salita al quarto posto.
Credo che i risultati del lavoro di preparazione fatto si vedano da un po’ di anni, pur con fisiologiche fluttuazioni, visto che comunque il nostro “bacino” non è così vasto come quello di altri paesi. I concorrenti in squadra quest’anno non sono comparsi improvvisamente: come scritto due di loro erano già in squadra lo scorso anno, gli altri erano comunque “nel giro” da un po’ di tempo. Ci sono infatti incontri di preparazione e allenamento alle gare internazionali che coinvolgono ogni anno ben più delle 6 persone che andranno a gareggiare alle IMO (anche perché ci sono altre competizioni internazionali cui l’Italia partecipa: Romanian Masters of Mathematics, Balkan Mathematical Olympiad, European Girls’ Maths Olympiad).
Per quanto detto da Federico: per quanto le Olimpiadi di Matematica partano con attività nelle scuole, anche a complemento dei contenuti presentati nelle lezioni, non credo che si abbia una forte influenza dei contenuti scolastici a questi livelli. Stiamo parlando di gare a livello mondiale, per le quali occorrono preparazione e allenamenti specifici su più anni.