Per chi si fosse perso la prima parte, questo è il link da seguire.
Capitolo 4: Cesenatico@Ohrid, e le coordination
Ci svegliamo di buon’ora per permettere ai nostri viziatissimi concorrenti di iniziare la gara di Cesenatico in trasferta alle 09.00 (quando tutto il resto del mondo è costretto a farla alle 8 e 30…); mentre i Magnifici Sei si scontrano con la malizia di Maga Magò e quella ancora più temibile di elianto84, ITA{7,8,9} corrono da un tavolo di coordination all’altro nel tentativo di strappare punti con la loro inarrestabile parlantina.
Nemmeno la precisione macedone è sufficiente a far funzionare la schedule, e chiaramente visitiamo i tavoli in ordine sparso rispetto a quanto ci era stato annunciato. Il (solo) coordinatore del problema 4 vuole tornarsene a Skopje a casa sua entro oggi, per cui dopo solo un’ora di dibattito ammette la sconfitta e ci concede degli agognati e probabilmente preziosi punteggi parziali per ITA5 (grazie, captatio benevolentiae!) e ITA6.
Il mirabolante Lemma Chiave di ITA6 ($$\frac{x^3}{x^2}=1$$ per ogni $$x$$ intero positivo) viene fatto passare sotto silenzio, il che porta la sua casistica ad avere un successo insperato, mentre certe parole che non posso ripetere in questa fascia oraria commuovono invece la coordinatrice del problema 3, che si dichiara entusiasta di poter dare 10 ad una soluzione così… pittoresca. Entro mezzogiorno abbiamo finito di coordinare e torniamo a sorvegliare la conclusione della gara di Cesenatico@Ohrid. Un po’ spossati dalla doppia gara in due giorni, i Nostri si presentano a mensa, dove vengono respinti in quanto il pranzo non è ancora aperto – d’altro canto sono solo le due meno un quarto.
Nel pomeriggio i concorrenti, avendo passato le precedenti due mattinate a fare gare di matematica, non vogliono fare altro che rilassarsi, quindi pretendono a gran voce di ottenere un testo della semifinale a squadre e, se possibile, anche di partecipare come squadra ospite. La seconda richiesta si rivela impossibile da accontentare, per cui il team si limita a risolvere i problemi della gara a squadre per diletto, usando a questo scopo metodi altamente ottimizzati (“basta fare i primi 13 termini a mano, dieci minuti ed è finita… […] Ah, ma come esplodono, i termini di questa successione per ricorrenza!” – ITA3). ITA4 guadagna inoltre il titolo di “guida illuminata” (da un lampione) nonostante i suoi ripetuti tentativi di attraversare una porta a vetri chiusa.
Il jury meeting finale, in cui si devono decidere i cutoff, viene rinviato dalle 18.30 alle 20.30 perché la classifica stampata che ci viene consegnata ha ancora qualche imprecisione, tra cui i “mezzi punti infinitesimali” e “Ah, ad uno dei miei studenti hanno assegnato trenta punti in più di quelli che ha preso”. Andiamo quindi a cena alle 20.30 – dopotutto dobbiamo pur tenere alto il nome della puntualità italiana – e ci presentiamo al jury meeting alle 20.35
Sullo svolgimento della riunione lascerei volentieri la parola ad ITA7, ma sarà sufficiente dire che, dopo la rituale discussione di 45 minuti per decidere se rispettare o meno il regolamento, la votazione sui metodi di votazione e il collasso dei mezzi punti quantistici, l’observer inglese è andato a comprare due birre per godersi meglio lo spettacolo.
Quando dei cutoff vengono finalmente proposti, però, approvarli è questione di mezzo minuto; un suggerimento del leader inglese relativo ai soli paesi ospiti viene prima scartato in quanto proveniente da una nazione non ufficiale, poi ripreso dalla Bulgaria, e infine muore in una spettacolare conflagrazione di russo in cui tutti parlano contemporaneamente a tutti gli altri e il chairman dichiara concluso il jury meeting. È allora il momento di chiedere al leader serbo di confermare che la sua nazione ospiterà le prossime BMO, domanda alla quale la risposta è un perentorio “Ehhm…”
A questo punto, visto che tutti riprendono a parlare in russo e vari leader si allontanano, deduciamo che la riunione sia davvero finita e torniamo dai nostri Fantastici Sei a riferire i risultati della discussione. La serata si conclude con ITA3 che dimostra che la risposta al problema 3 di Cesenatico è (contemporaneamente) 12, 17, 53, 128 e un paio di altri numeri, e con buoni propositi di svegliarsi per potersi unire all’escursione di domattina alle nove.
Sto dimenticando qualcosa? Come dite? I punteggi? Assolutamente no: la cerimonia di premiazione è ancora di là da venire…
Riusciranno i nostri eroi a visitare la bella Ohrid, perla della Macedonia? La cerimonia di chiusura durerà almeno dieci minuti? Ma soprattutto: quali saranno le medaglie dell’ITATeam? Tutto questo nella probabilmente delirante, certamente spettacolare conclusione del Diario Olimpico (edizione BMO2017), prossimamente sui vostri schermi!
Capitolo 5: Conclusione
Cominciamo col ridurre l’ansia che senza dubbio vi attanaglia tutti: il nostro team ha raccattato la bellezza di 6 medaglie, 1 oro, 2 argenti, e tre bronzi. Anche i punteggi sono rilevanti: nell’ordine, abbiamo avuto 30, 37, 40, 21, 31, 28, con i cutoff per il bronzo a 14, per l’argento a 31 (acc!), e per l’oro a 39. Complimenti alla nostra mitica squadra!
Per la cronaca, sabato mattina riusciamo ad andare a visitare Ohrid, dove dopo una veloce visita guidata veniamo lasciati allo stato brado e ne approfittiamo per andare a visitare la celeberrima chiesetta sul promontorio, che però è infestata da una troupe cinematografica particolarmente interessata a farci fare silenzio, cosa che mal si accorda con l’entusiasmo suscitato dalla Finale a Squadre@Ohrid.
Rientrati in albergo e persa una parte del pomeriggio in attività sociali giunge il momento della cerimonia di chiusura. Forti della nostra esperienza con la cerimonia d’apertura ci presentiamo un quarto d’ora in anticipo (o quantomeno, *alcuni* di noi si presentano in anticipo…), ma la vista del leader inglese in infradito ci insospettisce su quanto la cerimonia possa essere sul punto di iniziare.
ITA9 indaga con l’organizzazione e scopre che effettivamente, o giubilo, la premiazione è rimandata alle 8, orario che ci lascia un po’ perplessi. Ma in effetti alle 8 succede qualcosa: che si cena! Ed è durante la cena che le numerosissime medaglie della delegazione italiana vengono distribuite, sotto applausi che suonano particolarmente fragorosi per il nostro Fabio “Giakomo” Pruneri che, scopriamo, è chiaramente un amico d’infanzia del leader bulgaro, visto la quantità di baci e abbracci e la lunga conversazione al momento della consegna della medaglia.
Finita la premiazione, nonostante l’insistenza di ITA8 affinché la squadra si butti nella danza (sulle soavi note di Makedonsko Devojche) si nota una certa riluttanza ad ogni forma di interazione sociale, per cui la serata finisce in un epico conteggio degli errori sui certificati di partecipazione: lo sapevate per esempio che le BMO 2017 si sono in realtà svolte a marzo? Questo potrebbe spiegare la mancanza della cerimonia di apertura…
L’ultimo giorno di questa fantastica avventura balcanica si apre con la camera 305 al completo che resta addormentata, continua con un viaggio in pullman fino all’aeroporto di Skopje, con un mancato collegamento con Cesenatico, e si potrebbe quasi considerare terminato una volta che i nostri eroi sono arrivati a Milano Centrale: ma che gusto ci sarebbe a concludere con così poca suspense? Per cui ci chiediamo: il festino da tenersi a casa di ITA3 in assenza di ITA3 avrà veramente avuto luogo? I conti che abbiamo fatto stamattina saranno giusti, e l’Italia sarà davvero la terza nazione di queste BMO? E soprattutto, quale sarà la prossima edizione del Diario Olimpico™? Forse quella delle incredibili, pirotecniche EGMO2018? Solo il tempo potrà dirlo!