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Dal 3 al 5 maggio 2017, si terrà presso l’Auditorium del Parco dell’Aquila una tre giorni di incontri su “Probabilità, Rischio e Previsione: Strumenti per la costruzione di una cultura dell’incertezza”. L’evento, organizzato presso il GSSI dell’Aquila, è dedicato a studiosi, ricercatori, insegnanti, operatori del settore pubblico (sanità, amministrazione pubblica), studenti universitari.

Organizzatori: Hykel HOSNI (Dip. di Filosofia, Milano), Pierangelo MARCATI (GSSI, L’Aquila), Maurizio SERVA (DISIM, L’Aquila), Angelo VULPIANI (Dip. di Fisica, Roma Sapienza)

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Nella vita di tutti i giorni incontriamo frequentemente situazioni incerte, che non siamo in grado di controllare e prevedere. In questi casi usiamo termini come caso, incertezza e aleatorietà. La disciplina che studia questi temi è la teoria della probabilità, una branca della matematica che ha iniziato a consolidarsi solo intorno all’inizio del XVII secolo. Nonostante il ruolo centrale che da allora ricopre nella scienza, e poi nella tecnologia, la probabilità, stenta a farsi strada nella cultura. Di conseguenza la sua conoscenza non è diffusa.

La letteratura divulgativa, o comunque rivolta a un pubblico ampio, rimane relativamente limitata, in particolare se paragonata a quella su argomenti come la cosmologia e la meccanica quantistica, oppure i fondamenti della matematica. Inoltre si tratta di letteratura non sempre accurata. Una combinazione di fattori che contribuisce a perpetuare l’idea che la probabilità sia una scienza approssimativa e circondata da un’ aura di ingiustificato mistero. Chi non si occupa di scienza in modo professionale potrebbe chiedersi perché, al di là degli aspetti eruditi e di quelli banalmente pratici, sia poi realmente importante avere qualche idea dei concetti fondamentali della probabilità.

Il primo motivo, comune a tutte le scienze, è avere una visione non falsata della realtà che ci circonda, contrastare i tanti pregiudizi ed idee e errate in circolazione, a iniziare dalle superstizioni sul gioco del lotto, cosa apparentemente innocua, ma non sempre visto che molti ci si rovinano (vedi il sito http://www.fateilnostrogioco.it/).

Ma anche per valutare l’operato dei nostri amministratori, ad esempio nelle strutture sanitarie (per evitare certi sprechi basterebbe conoscere il concetto di probabilità condizionata e la formula di Bayes) e non farsi infinocchiare dalle chiacchiere di sedicenti esperti finanziari che parlano di volatilità e turbolenze dei mercati.

Il calcolo delle probabilità è stato per molto tempo la cenerentola della matematica, alcuni (come il gruppo ultra formalista Bourbaki) addirittura non lo considerano tra i settori matematici. Le opere di divulgazione spesso lo ignorano o ne parlano brevemente e quasi sempre in modo poco soddisfacente, limitandosi a discutere i soliti problemi del lotto, che sono decisamente banali, ignorando completamente cose ben più interessanti ed importanti. C’è poi l’aspetto didattico, poco curato, anche a livello universitario. Sarebbe auspicabile che, almeno nelle sue parti più elementari, la probabilità venisse insegnata nella scuola dell’ obbligo.

Altri aspetti, in parte connessi alla probabilità, sono il rischio e le previsioni. Su queste tematiche c’è una grande confusione nei media, confusione aggravata dall’errata convinzione che le previsioni possono essere effettuate in modo automatico affidandosi agli algoritmi (che sono ormai visti come moderni deux ex machina) e i Big Data spesso presentati come panacea di tutti i problemi.

Il problema delle previsioni si intreccia, in modo non banale, con varie tematiche interessanti anche a livello applicativo come, ad esempio, caos, modelli e serie storiche. Benché gli aspetti teorici generali (che, sostanzialmente, rientrano nell’ ambito della teoria ergodica) sono ben chiari, c’é una notevole confusione sulle reali possibilità dell’uso di modelli e serie storiche per le previsioni. E questo spesso non solo per i non addetti ai lavori, tale confusione si ripresenta puntualmente ad ogni evento catastrofico come terremoti, inondazioni o eventi meteo estremi.

Una cultura probabilistica diffusa è dunque necessaria per

  • esercitare una forma di cittadinanza attiva e consapevole, capace di valutare e controllare l’operato della politica e dei governi, per esempio in termini di adattamento ai grandi rischi naturali, sanitari e ambientali;
  • una comprensione più accurata dei fenomeni sociali e quotidiani – la cultura probabilistica è cultura!
  • prendere decisioni personali più consapevoli, per esempio riguardo le cure mediche e gli investimenti finanziari
  • affiancare all’avanzamento tecnologico che va dal machine learning alla precision medicine un’adeguata cultura dell’incertezza, capace di contrastare una fiducia cieca e mal posta negli strumenti di “eliminazione” del rischio.

L’incontro

Si propone un incontro di tre giorni, presso il GSSI di L’Aquila nel mese di Maggio 2017.

L’incontro è rivolto a un pubblico composto prevalentemente da

  • docenti delle scuole superiori
  • operatori del settore pubblico (sanità, amministrazione pubblica)
  • studenti universitari

Ai sensi dell’art. 62 del CCNL/2003 è riconosciuto agli insegnanti di ogni ordine e grado e al personale direttivo e ispettivo l’esonero dal servizio per partecipare ai lavori del Convegno.

Si prevedono presentazioni di 40 minuti che avranno come argomento gli aspetti tecnici e concettuali più rilevanti della teoria e delle applicazioni della probabilità, ma dovranno procedere a livello non specialistico.

Inoltre sarà organizzata una tavola rotonda rivolta anche alla cittadinanza, con particolare enfasi su rischio e previsioni.

Lista provvisoria dei relatori

L.A. Bianchi (didattica della probabilità), G. Boffetta (fisica, applicazioni alla geofisica), M. Cencini (fisica, fluidi, previsioni), C. Chiarabba (terremoti), P. Contucci (matematica, applicazioni), V. Crupi (rischio e decisioni mediche), R. Domenici (medicina legale), G. Gaeta (matematica, biologia), A. Guerraggio (matematica), S. Isola (matematica, biologia), M. LiCalzi (economia, teoria delle decisioni), R. Natalini (matematica), L. Peliti (evoluzione, linguaggi), F. Sylos- Labini (finanza, previsioni), D. Vergni (finanza, biologia, epidemiologia)

Organizzatori

  • Hykel HOSNI (Dip. di Filosofia, Milano)
  • Pierangelo MARCATI (GSSI, L’Aquila)
  • Maurizio SERVA (DISIM, L’Aquila)
  • Angelo VULPIANI (Dip. di Fisica, Roma Sapienza)

Riferimenti

  • P. Contucci and C. Riga The lack of probability culture in Italy. Toward an international comparative research program, QUALITY AND QUANTITY 49, pag. 2325 – 2330 (2015).
  • M. LiCalzi, La matematica dell’incertezza, Il Mulino, 2016.
  • A. Vulpiani, Caso, probabilità e complessità, Ediesse, Roma 2014.
  • Dossier La scienza delle previsioni, Le Scienze giugno 2013, pag. 32- 61, con articoli di F. Cecconi, M. Cencini, C. Chiarabba, F. Sylos- Labini, S. Tibaldi, P. Vineis e A. Vulpiani.
  • F. Sylos- Labini Rischio e previsione, Laterza, Bari 2016

Roberto Natalini [coordinatore del sito] Matematico applicato. Dirigo l’Istituto per le Applicazioni del Calcolo del Cnr e faccio comunicazione con MaddMaths!, Archimede e Comics&Science.

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