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Siamo proprio sicuri che la matematica sia qualcosa di astratto e difficile da spiegare ai ragazzi? Non è sempre così, infatti numeri e calcoli possono spesso diventare un aiuto per affrontare le sfide della quotidianità, dallo sport all’organizzazione della giornata.

Enrico Perano è ingegnere elettronico e docente di materie tecniche all’istituto professionale «Castigliano», recordman di pattinaggio in linea (ha superato gli ottanta all’ora con un solo pattino procedendo all’indietro), organizzatore a Cisterna per quattro anni consecutivi di una tappa di coppa del mondo di «downhill» (discesa libera), ed è l’autore del saggio «La matematica applicata allo styleslalom: teoria ed esempi».

Che cosa vuole dimostrare?
«Se incontro al parco un ragazzo che ruota su se stesso seduto sulle punte e gli suggerisco nuovi giochi di abilità, conquisto la sua stima quando scopre che la mia fantasia è frutto della matematica che non insegna solo a fare i calcoli ma fornisce un metodo per risolvere problemi non necessariamente matematici. Voglio aiutare chi si sente poco o per nulla portato per questa disciplina scientifica a scoprire quanto possa in realtà contribuire a sviluppare in modo divertente e concreto la creatività individuale».

Che ruolo ha il pattinaggio in questo contesto?
«Grazie alla matematica sono riuscito, nell’ambito del pattinaggio, a creare una nuova disciplina, lo styleslalom.
Nel 95 quando ho iniziato a pattinare si conoscevano pochi passi elementari, circa una decina, che si ripetevano uno alla volta, dal primo all’ultimo ostacolo, conetto come si chiama tecnicamente. Ho associato a ciascun passo proprietà matematiche tipo la periodicità, la simmetria, i concetti di inverso e opposto. Tutto raccontato in una serie di grafici».

E così combinando i grafici dei passi già conosciuti?
«Sono nati schemi più complessi da cui ho dedotto nuove coreografie».

Quali concetti matematici ha utilizzato?
«Essenzialmente tre. Il principio di dualità, già utilizzato ad esempio nella teoria degli insiemi, utile per scovare nuove relazioni da quelle già note semplicemente sostituendo alcune grandezze con altre. E poi la simmetrizzazione di un grafico rispetto a un asse per finire con l’”antimetrizzazione” che consiste nel costruire un passo coincidente con il suo inverso».

Ora insegna questo metodo ai suoi allievi?
«Per me è un modo per promuovere il pattinaggio, naturalmente valorizzando la matematica. Mi chiamano un po’ ovunque. Ho già relazionato agli studenti di Catania, Napoli, Lucca e a febbraio terrò una conferenza per le scuole della provincia di Bergamo, anche in inglese perché ci saranno gli allievi di altri Paesi del progetto Erasmus».

 

(A cura di Alice Sepe, fonte)

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