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La Oxford University Press ha appena pubblicato “The Turing Guide“, un libro di oltre 500 pagine, a cura di alcuni tra i maggiori esperti internazional di Alan Turing, Jack Copeland, Jonathan Bowen, Mark Sprevak, e Robin Wilson, che costituisce una guida veramente completa alla vita e alle opere di uno dei maggiori scienziati del ‘900. Ruggero Pagnan lo recensisce per MaddMaths!.

Il 23 giugno 2017 è stato il centocinquesimo anniversario dalla nascita di Alan Turing e The Turing guide celebra il grande pensatore ponendo in evidenza la centralità della sua figura rispetto alle vie di indagine scientifica che hanno avuto origine dalle sue idee geniali e dalle sue portentose intuizioni, e che conducono ad alcune delle regioni tutt’oggi più estreme e inesplorate di tanti e molto diversificati ambiti del sapere. Nel caso di una figura complessa come quella di Alan Turing, per conoscere quanto e cosa in tali ambiti è conseguenza diretta del suo pensiero è necessario munirsi di una dettagliata guida turingstica, propriamente tale, quale The Turing guide è.

Gli antichi romani dicevano che tutte le strade conducono a Roma, per esaltare la centralità della città eterna rispetto a un sistema di vie che conducevano ad essa, e che da essa permettevano di raggiungere le regioni più estreme e inesplorate del mondo conosciuto allora. La centralità di Alan Turing rispetto alle conseguenze generate dalle sue idee e intuizioni non può venire sinteticamente descritta affermando qualcosa come “tutte le strade conducono ad Alan Turing”, perché ciò risulterebbe semplicistico a dir poco.

The Turing guide è suddiviso in otto parti, ognuna delle quali si compone di capitoli redatti in forma di contributo da parte di diverse persone alcune delle quali, recentemente scomparse, furono contemporanee di Alan Turing e che a diverso titolo collaborarono con lui in maniera più o meno stretta. All’interno delle parti che suddividono The Turing guide viene estesamente trattato un diverso aspetto della vita e del lavoro di Alan Turing, come sommariamente descritto di seguito.

Parte I: di carattere biografico, contiene una cronologia essenziale della vita di Alan Turing, il punto di vista di un suo nipote in merito agli episodi salienti della vita dell’importante zio, la testimonianza di un collaboratore in merito a come fu lavorare fianco a fianco con una persona geniale quale Alan Turing, il resoconto del processo – perché omosessuale – e la condanna alla castrazione chimica che Alan Turing dovette subire.

Parte II: tratta della costruzione dei primi calcolatori elettronici programmabili intorno al 1948 attraverso l’idea teorica della loro concreta realizzabilità, nella nozione di macchina calcolatrice universale, sviluppata da Alan Turing nel 1936 in relazione ad alcune importanti questioni fondazionali della matematica.

Parte III: entra nel merito di ciò che Alan Turing fece esattamente durante la Seconda Guerra Mondiale mentre era impiegato come criptanalista a Bletchley Park, il quartier generale dei criptanalisti britannici nel periodo bellico. Per lui la Guerra fu un’occasione per impiegare con successo la sua genialità. Vi è accordo generale in merito al fatto che senza l’apporto decisivo di Alan Turing la Guerra sarebbe durata certamente più a lungo, terminando possibilmente con una sconfitta degli Alleati. Molto di ciò che Alan Turing fece durante il periodo di impiego a Bletchley Park è rimasto coperto dal segreto militare fino a tempi recenti.

Parte IV: riguarda il periodo post-bellico durante il quale Alan Turing fu maggiormente impegnato a fornire il suo fondamentale contributo alla nascente scienza delle macchine calcolatrici, o informatica, dapprima a Londra presso l’Istituto Nazionale di Fisica e, successivamente, a Manchester presso il Laboratorio di Calcolo.

Parte V: Alan Turing è stato anche il fondatore di quell’ambito di ricerca scientifica che oggi prende il nome di intelligenza artificiale. In questa parte di The Turing guide vengono descritti i contributi che egli diede e le brillanti intuizioni che ebbe in merito ad alcune delle questioni che sorgono naturalmente nell’ambito dell’intelligenza artificiale, a partire da cosa significhi pensare per arrivare a se sia possibile, ed eventualmente come, caratterizzare il manifestarsi di comportamenti intelligenti da parte di macchine calcolatrici in special modo. A questo riguardo, ampio spazio è dedicato alla discussione del significato dello spesso citato test di Turing.

Parte VI: è dedicata alla descrizione della teoria della morfogenesi dei tessuti biologici elaborata da Alan Turing verso la fine della sua vita, quale suo ultimo contributo scientifico, ancora una volta di straordinaria originalità, profondità e portata. La teoria fornisce una spiegazione del come si origini la forma degli organismi viventi.

Parte VII: è dedicata alla descrizione di alcuni dei rilevanti contributi che Alan Turing diede nello specifico ambito della matematica, sia pura sia applicata.

Parte VIII:  è un finale, e da un lato riguarda argomenti di carattere speculativo, rispetto a questioni inerenti la visione dell’Universo come macchina calcolatrice, per arrivare alla discussione di recenti opere teatrali, racconti e brani musicali, ispirati alla figura di Alan Turing.

The Turing guide è una collezione di differenti ritratti del profilo esistenziale di Alan Turing, che si potrebbe dire siano esibiti a costituire una mostra dotata di un possente filo conduttore dal suo inizio alla sua fine; un filo conduttore fatto di meraviglia, stupore e una certa misura di persistente sconcerto per la tragica fine della vita di Alan Turing, morto prematuramente a 41 anni, forse a causa di una banale fatalità, forse a causa dell’attuarsi in virtù della ragion di Stato di una crudele volontà, o forse ancora per sua stessa volontà suicida.

Leggere The Turing guide trasmette pienamente la sensazione di venire resi partecipi delle gesta di un gigante del pensiero che ha cavalcato la Storia in un succedersi di accadimenti accomunati da una grandiosa ineluttabilità. Grazie a The Turing guide, domandarsi come avrebbe potuto evolvere il Mondo se Alan Turing non fosse mai nato e come sarebbe oggi se egli non fosse morto prematuramente è del tutto non retorico e dotato di un significato profondo.

Ruggero Pagnan

The Turing Guide
Jack Copeland, Jonathan Bowen, Mark Sprevak, and Robin Wilson
Format Paperback | 576 pages
Dimensions 191 x 247 x 28mm | 1,244g
Publication date 26 Mar 2017
Publisher Oxford University Press
Publication City/Country Oxford, United Kingdom
Language English
ISBN10 0198747837, ISBN13 9780198747833
Ebook: Kindle edition, Kobo Edition (epub)

Roberto Natalini [coordinatore del sito] Matematico applicato. Dirigo l’Istituto per le Applicazioni del Calcolo del Cnr e faccio comunicazione con MaddMaths! e Comics&Science.

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