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Negli ultimi anni, anche in Italia, è arrivato lo speed-date, un evento di origine americana che ha come scopo quello di creare nuove coppie, o semplici amicizie, che basano il loro inizio su un ‘appuntamento-veloce”. In tale occasione si fanno incontrare persone di sesso opposto per pochissimo tempo, di solito poco più di tre minuti, a fine serata si esprime una preferenza su chi si vorrebbe incontrare di nuovo tra quelli con cui si ha avuto l’opportunità di parlare e, nel caso ci sia una volontà reciproca, la coppia così formata viene messa in contatto e… “chi vivrà, vedrà”.

Questa modalità, ad alcuni studenti di matematica dell’Università di Camerino, è sembrata un po’ troppo inaffidabile. Hanno così pensato di organizzare un loro format per uno speed-date più attendibile in termini di abbinamento. Ciò che hanno fatto è stato trovare una formula valida per quantificare l’affinità tra i due componenti una coppia, basandosi su un questionario da compilare per mettere in luce pregi, difetti, preferenze e gusti personali. Una volta trovata, questa formula è stata utilizzata come funzione obiettivo di un modello di programmazione lineare per problemi di assegnamento. È stato costruito un foglio elettronico per contenere e computare tutti i dati inseriti e infine, tramite un risolutore basato sul metodo del simplesso, è stato implementato e risolto il modello.
Il 25 Marzo 2015, proprio all’Università di Camerino, è stato testato questo format in un evento serale, chiamato “… e se Cupido sapesse fare i conti?”, organizzato dal gruppo di comunicazione della matematica. Hanno partecipato 50 studenti (25 per sesso) e, durante lo svolgimento, erano previste alcuni interventi matematici riguardanti argomenti riconducibili all’amore, tema base della serata. La soluzione fornita dal problema per quella serata ha suggerito abbinamenti inaspettati per la maggior parte dei partecipanti.

Rispetto al classico speed-date, dove le coppie si formano in maniera “quasi spontanea”, l’uso della matematica, della Ricerca Operativa e la formulazione del problema come un problema di assegnamento (per il quale esistono algoritmi in grado di calcolarne velocemente la soluzione) garantisce di determinare coppie che abbiano un alto livello di affinità. Non è peraltro detto che la coppia più affine in assoluto faccia parte della soluzione del problema poiché il sistema si massimizza la somma delle affinità. Per cui, almeno per il momento, a Cupido toccherà rimboccarsi le maniche e continuare a fare il suo lavoro.

Questo formato (formulazione della situazione mediante un problema di assegnamento) può essere validamente utilizzato in molti altri contesti nei quali venga richiesto di valutare la qualità di eventuali abbinamenti.
Ulteriori attività che il gruppo di comunicazione sta portando avanti sono legate math-busking (matematica di strada). Tra queste, con l’ausilio di una cartina geografica, puntine da disegno e spago, presentare i problemi di cammino minimo applicati alla rete autostradale italiana.

 

Ilaria Giancamilli, Stefano Manzionna, Alessandra Renieri, Renato De Leone, Università di Camerino

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