Facciamo un po’ di chiarezza sulla questione del “genio” matematico indiano che, secondo i giornali di tutto il mondo, avrebbe “battuto” Newton. Dal blog “Dueallamenouno” di Roberto Natalini.
Ormai saprete tutti del “geniale sedicenne indiano che ha risolto un problema che Newton non era riuscito a risolvere”. In caso contrario probabilmente non stareste nemmeno leggendo queste righe, ma se così non fosse, googlate “genio sedicenne Newton” e mettetevi in pari. Facciamo conto quindi che abbiate letto uno a caso tra i vari comunicati stampa che in questi giorni si sono succeduti su giornali e web, differenziandosi peraltro solo nei titoli e nel trattamento lirico del paragrafo iniziale, e cerchiamo di capire insieme di cosa si tratta realmente.
Intanto, nonostante molti giornali riportino che questo problema avrebbe fatto letteralmente (sic! questa parola ormai vuol dire il suo contrario…) impazzire i matematici negli ultimi 350 anni, nessuno tra le varie persone interpellate tra matematici e fisici ne aveva in realtà mai sentito parlare. Non essendo un esperto di meccanica, mi sono rivolto al collega
Dario Benedetto, docente di Fisica Matematica all’Università di Roma “Sapienza,” che non solo mi ha spiegato meglio il problema (dai resoconti giornalistici non ero riuscito a capirlo), ma anche il modo in cui, secondo lui (dico secondo lui, perché in realtà non siamo riusciti ad avere tra le mani nessun lavoro scritto, ma solo la foto del ragazzo con la la formula risolutiva, vedi sotto) è stato risolto.