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Brevi consigli per letture matematiche. “I numeri uno” di Ian Stewart, consigliato da Marco Menale.

La matematica è una scienza diversa dalle altre. Se un risultato è dimostrato, resta nel tempo senza ripensamenti o correzioni. Ma le idee della matematica non provengono dal nulla: sono create da persone. In “I numeri uno” Ian Stewart racconta le vite di venticinque tra matematiche e matematici che hanno dato importanti contributi nei più svariati settori.

Ian Stewart è un matematico britannico, professore emerito alla Warwick University ed è anche un riconosciuto divulgatore scientifico. Ha scritto decine di libri, tra cui “I grandi problemi della matematica”, vincendo numerosi premi letterari. Inoltre, è membro della Royal Society. Ed in questo libro racconta le vicende di venticinque personaggi della matematica, con i risultati scientifici ottenuti. Le vicende seguono un ordine cronologico.

I primi capitolo muovono da oriente. Stewart racconta del siracusano Archimede, con i suoi risultati ottenuti soprattutto in geometria. Dal mondo greco si passa all’estremo oriente. Liu Hui e Madhava di Sangamagrama sono personaggi meno noti per un lettore occidentali. E tra gli altri c’è il matematico persiano Muhammad ibn Musa al-Khwarizmi; alle sue opere si devono le parole algebra e algoritmo.

Il rinascimento riporta il racconto in Europa. Prima la burrascosa vita di Girolamo Cardano, tra zuffe ed importanti risultati di algebra. Poi arrivano Pierre de Fermat ed Isaac Newton. I secoli successivi vedono Leonhard Euler, Carl Friedrisch Gauss e Jospeh Fourier, tra gli altri. E qui si inseriscono anche le vicende di Nikolaj Ivanovič Lobačevskij, con i suoi risultati sulle geometrie non euclidee, e di Évariste Galois.

I successivi capitoli raccontano i risultati matematici legati all’informatica. Prima di George Boole, Ian Stewart scrive della prima matematica di questo libro: Augusta Ada King, contessa di Lovelace. I suoi contributi spaziano dalla macchina analitica fino ai primi programmi legati ad algoritmi.

La seconda parte del libro spazia sui contributi della matematica moderna. Il tedesco Bernhard Riemann studia i numeri primi con gli strumenti dell’analisi complessa, giungendo alla famosa congettura. E poi ci sono Georg Cantor, Sof’ia Kovalevskaja, Henri Poincaré e David Hilbert. Stewart conclude con due emblematiche vicende. Prima c’è l’indiano Srinivasa Ramanujan, con i suoi risultati in teoria dei numeri. E poi Emmy Noether, vissuta in un’epoca in cui la partecipazione delle donne all’accademia è stigmatizzata.

Arriviamo ai tempi più recenti. L’austriaco Kurt Gödel si occupa delle basi della matematica stessa. Mentre il britannico Alan Turing dei rapporti tra matematica ed informatica. Ma si tratta di due storie personali tragiche. Il libro si conclude con due matematici moderni: il padre dei frattali Benoît Mandelbrot e William Thurston.

Ian Stewart chiarisce che questi venticinque personaggi non sono le uniche figure rilevanti della storia della matematica. La scelta è mossa anche dall’eterogeneità. Tuttavia sono i limiti di spazio a fermare questa lista.

 

I numeri uno

I numeri uno
Ian Stewart
Editore: Einaudi
Anno edizione: 2018
Pagine: 304 p.

 

 

 

 

 

Marco Menale

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