Cari Soci (e tutti gli eventuali lettori),
come oramai saprete sono finalmente usciti i risultati del PRIN 2015 ed alcuni commenti ed osservazioni si rendono necessari da parte di una associazione che fa da portavoce dei matematici applicati ed industriali italiani.
Innanzitutto vogliamo ribadire l’importanza del finanziamento pubblico della ricerca fondamentale (o di base) anche per i settori più vicini alle applicazioni e al mondo industriale. La ricerca applicata e l’innovazione tecnologica non possono che alimentarsi delle conoscenze e competenze che si sviluppano in progetti di ricerca di tipo più fondamentale. E quest’ultimi devono essere supportati da un adeguato intervento pubblico, come avviene in tutte le nazioni evolute. Non è un caso che le nazioni che hanno maggior successo nei progetti Europei Horizon2020, che hanno tipicamente una forte connotazione applicativa, sono quelle che investono maggiormente nella ricerca a livello nazionale.
Tornando al caso del recente finanziamento PRIN, vogliamo far notare alcuni aspetti critici. Se ci limitiamo al settore PE (Physical and Engineering Sciences), forse il più rilevante per la nostra comunità, a fronte di una richiesta di quasi 750 milioni sono stati finanziati progetti per poco meno di 32 milioni. Un success rate del 4.24% per la precisione.
L’entità della richiesta e il numero di progetti presentati dovrebbero far riflettere sulla qualità dei ricercatori italiani e la loro capacità propositiva. Una percentuale cosi bassa di successo porta però necessariamente ad un alto livello di aleatorietà, dove basta una critica minore da parte di un solo revisore per far scartare anche progetti di alto valore.
Per quanto riguarda la matematica, essa ha ricevuto finanziamenti per circa 2,7 milioni, l’8.46% dei finanziamenti del settore PE (e circa il 3% del totale complessivo). Sicuramente molto poco se consideriamo l’importanza della ricerca matematica per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico del Paese. L’esiguità della cifra ha fatto sì che solo pochi progetti siano stati finanziati, lasciando completamente scoperti alcuni settori importanti e vitali per la matematica applicata.
Come SIMAI ribadiremo in tutte le sedi opportune la necessità di meccanismi di finanziamento della matematica applicata puntuali, trasparenti ed adeguati per le sfide scientifiche ed industriali del Paese.
Per completezza di informazione riportiamo una tabella che riporta il finanziamento ottenuto dai settori disciplinari riconducibili alla matematica, la percentuale relativa al finanziamento complessivo dei settori della matematica e la percentuale rispetto al finanziamento complessivo del settore PE (physical and engineering sciences) del PRIN.
Il Consiglio Direttivo della SIMAI