Come prendiamo le decisioni che contano? Quali sono i fattori decisivi? E cosa c’entra questo con la matematica? Ce lo racconta Ruggero Pagnan nella sua recensione del libro di Daniel Kahneman “Pensieri lenti e veloci”.
Daniel Kahneman, psicologo e Premio Nobel per l’economia, tesse una trama avvincente nella quale si contrappongono le due principali modalità di funzionamento della nostra mente: Sistema 1, veloce e intuitivo, e Sistema 2, razionale anche se lento e pigro, sempre pronto ad avallare le scelte affrettate ma spesso corrette effettuate da Sistema 1.
Invito caldamente a lasciarsi incuriosire da questo libro. Nonostante le apparenze, esso è intriso di matematica dalla prima all’ultima pagina. Kahneman ci mette di fronte a noi stessi; ci costringe ad accettare i limiti della nostra razionalità, a comprendere la nostra irrazionalità e le contraddizioni del nostro modo di pensare e agire, e lo fa con profonda competenza matematica, argomentando su base statistica a partire da come la scelta errata di un campione statistico possa portare a risultati del tutto assurdi, della cui correttezza si è però convinti, per passare alla descrizione di quei fenomeni statistici estremi che si verificano non per una causa, ma che ammettono una spiegazione in termini di regressione verso la media, per proseguire quindi nell’analisi dei fenomeni che competono alla teoria della decisione in ambito economico e oltre, e più oltre, fino a farci comprendere quanto il funzionamento della nostra mente sfugga in buona parte alla nostra consapevolezza e quanto siamo in balia di eventi la cui natura è comprensibile solo statisticamente.
Credereste che decisioni importanti e riguardanti tutti noi siano prese a nostro favore o meno da persone terze in modo dipendente dal livello di glucosio nel loro cervello, cioè, in effetti, dipendendo dal fatto che tali decisioni siano prese in momenti più o meno a ridosso dell’ora di pranzo, e che ciò è dimostrabile sulla base di evidenze matematiche?
Credereste di vivere una realtà che oggettivamente tale non è, ma che è creata dalla nostra mente, spesso per il nostro stesso bene, e che è frutto della cosiddetta “fluidità cognitiva”, cioè dell’impressione di certezza che deriva dalla facilità con la quale siamo capaci di richiamare alla mente specifiche situazioni od opinioni, o specifici fatti che sono nulla più che esperienze vissute divenute molto poco collegate con la realtà che si ha di fronte?
In questo libro, moltissimi fenomeni come il precedente sono descritti e approfonditamente discussi con approccio matematico, collegati e utilizzati per accompagnare il lettore durante il graduale dipanarsi di un filo conduttore fatto di razionalità.
Il Financial Times scrive di questo libro: “Ci sono tanti bei libri sulla razionalità e l’irrazionalità, ma soltanto uno è un capolavoro. Questo capolavoro è Pensieri lenti e veloci di Daniel Kahneman”.
Ruggero Pagnan
Daniel Kahneman
Pensieri lenti e veloci
Mondadori, Oscar Saggi
ISBN 978-88-04-67195-4
Traduttore: Laura Serra
Anno edizione: 2013, Ristampa del 2019
Formato: Tascabile
In commercio dal: 22 febbraio 2017
Pagine: 666 p., Brossura