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Dal 30 ottobre al 5 novembre nel numero di Topolino (il numero 3336) che potete comprare in edicola, trovate la storia “Zio Paperone e il cavatappi quadridimensionale” che ha come protagonista un ospite d’eccezione, il celebre matematico, medaglia Fields 2018, Alessio Figalli, in arte Phil Gallis. Il soggetto è di Francesco Artibani e Roberto Natalini, la sceneggiatura è di Francesco Artibani, il disegno è di Paolo Mottura e la supervisione dello stesso Alessio Figalli.

Dal 2016 la rivista Topolino ha avviato, sulla scia di altre iniziative similari, ma anche poggiandosi sulla migliore tradizione Disney — da Eta Beta,  a Archimede Pitagorico, al Dottor Enigm — un progetto di divulgazione scientifica curato dagli sceneggiatori Disney Francesco Artibani e Fausto Vitaliano in collaborazione con vari scienziati italiani, dal nome Topolino Comic&Science. A queste storie, che parlavano di fisica e chimica, si è aggiunta nel 2017, nel Topolino 3232, una storia di matematica Paperino e i ponti di Quackenbergnata dalla collaborazione tra il matematico Alberto Saracco e l’autore e sceneggiatore Francesco Artibani. Inoltre, lo scorso anno nel Topolino 3279   era apparsa la storia “Topolino e i numeri del Futuro“, scritta dal solito Francesco Artibani, questa volta in collaborazione con Roberto Natalini, sceneggiata dallo stesso Artibani e disegnata da Valerio Held.

Questa terza storia matematica ha un ospite veramente eccezionale, che i lettori di MaddMaths! conoscono ormai da tanti anni e che l’anno scorso è stato insignito della medaglia Fields. La storia si apre in un clima di tragedia. Il deposito di Zio Paperone è stato svuotato completamente, e non ci sono tracce di come i ladri possano aver compiuto la loro opera. A questo punto entra in scena il nostro matematico Alessio Figalli, che qui viene “paperinizzato” (onore concesso tra gli scienziati solamente a Eulero e, tra i viventi, a Carlo Rovelli) e  diventa il Professor Phil Gallis, vincitore della medaglia Sfitz. E si viene a scoprire che i Bassotti gli hanno rubato il suo cavatappi quadridimensionale che è basato su una Bottiglia di Klein che permette di passare nella quarta dimensione. Senza fare “spoiler”, possiamo dire che la storia permette di raccontare in modo avvincente, alcune cose del lavoro vero di Alessio Figalli nel trasporto ottimale, e allo stesso tempo presentare squarci visionari, grazie all’arte sopraffina di Paolo Mottura, di quello che potrebbe essere una nostra visita nella quarta dimensione. La sceneggiatura di Francesco Artibani guida il lettore con dialoghi avvincenti, in cui alcune frasi veramente dette da Alessio sono riprese e danno una visione molto realistica di come si svolga veramente la ricerca matematica.

 

 

 

 

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