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Un modello matematico potrebbe aiutare a prevenire le collisioni fra i piccoli aerei.

 

Il lavoro, realizzato dai ricercatori americani del Massachusetts Institute of Technology (Mit), sarà presentato a Seattle in ottobre alla conferenza sui sistemi digitali per l’avionica. Negli Stati Uniti le collisioni fra i piccoli velivoli sono molto frequenti, ne accadono almeno 10- 12 l’anno, tanto che la Federal Aviation Administration (Faa) ha disposto che entro il 2020, tutti gli aerei commerciali e i piccoli velivoli dovranno essere dotati di un nuovo sistema di navigazione che trasmette i dati Gps, che fornisce informazioni sulla posizione in maniera più accurata rispetto ai radar. “La sfida principale nel progettare un algoritmo per prevenire le collisioni – ha osservato il coordinatore del lavoro, Maxime Gariel – è limitare i falsi allarmi”. Allo stesso tempo, prosegue l’esperto, l’algoritmo deve prevedere anche un margine d’errore e bisogna mettere in conto che le previsioni delle posizioni degli aeroplani possono essere perse da inaspettati cambiamenti di traiettoria. Il modello, al quale a lavorato anche l’italiano Emilio Frazzoli che al Mit insegna aeronautica e astronautica, prevede due ordini di allerta: il primo è un allarme moderato e dovrebbe avvertire i piloti che la loro traiettoria può convergere con quella di un altro aereo, l’altro allarme è più elevato e indica un severo rischio di collisione.

 

A cura di Stefano Pisani

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