In situazione di confusione, i gruppi di persone si comportano esattamente come le greggi: tendiamo a seguire quelli che stanno di fronte a noi, e che sembrano sapere dove andare. Un comportamento che, secondo un nuovo studio italo-tedesco, può essere sfruttato per “orientare” i movimenti di una folla in situazioni di emergenza, magari mescolando ad essa soggetti che sanno perfettamente dove andare. Una ricerca che potrebbe tornare molto utile, per esempio, per gestire al meglio i flussi di pellegrini del prossimo Giubileo straordinario annunciato di recente da Papa Francesco.
Nello studio condotto da Emiliano Cristiani dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo del Cnr di Roma, e colleghi della Technische Universitat di Monaco di Baviera, gli scienziati hanno voluto testare sul campo la correttezza delle previsioni dei modelli matematici per il controllo delle folle che sfruttano il cosiddetto effetto gregge. Si tratta di un comportamento che si manifesta in animali sociali, come oche, scarafaggi e, naturalmente, pecore, e che porta a muoversi seguendo i compagni vicini, indipendentemente dalla loro destinazione. In matematica, un gregge di pecore è un esempio di sistema auto-organizzante, un gruppo composto da un numero elevato di agenti che seguono regole semplici e non hanno idea di far parte di un gruppo e in cui le dinamiche di uno sono influenzate solo dagli agenti che gli sono più vicini. Nonostante si tratti di atteggiamenti solitamente associati ad animali privi di personalità, studi come questo sono utili per indirizzare al meglio anche grandi folle di esseri umani in situazioni delicate come, per esempio, nei piani strategici di evacuazione.
L’esperimento al centro dello studio appena pubblicato su arXiv si è svolto lo scorso primo ottobre nel Dipartimento di Matematica della Sapienza, Università di Roma. A due gruppi, ognuno di circa 40 persone, è stato chiesto di raggiungere un determinato luogo nel dipartimento, a partire da un’aula. Il luogo era sconosciuto a tutti, tranne che a una persona nel primo gruppo e cinque nel secondo (che non si sono svelate fino alla fine dell’esperimento).
Uscendo dalla classe, gli studenti hanno mostrato una lieve tendenza ad andare a destra (essendo la parte del dipartimento che era loro più familiare). Una tendenza presto superata dal desiderio di seguire i compagni di gruppo che si trovavano di fronte a loro, a prescindere dalla loro preferenza destra/sinistra. Inoltre, le persone isolate mostravano una forte tendenza a cercare e raggiungere i compagni di gruppo. Questo comportamento ha permesso alle persone informate di “trascinare” gli altri, portandoli alla destinazione lungo il percorso più veloce.
Si tratta del primo esperimento di questo genere effettuato con pedoni in un ambito di ricerca. Gli studiosi hanno scoperto che mentre le persone non sembrano a loro agio con istruzioni su come muoversi calate “dall’alto”, perché non vogliono essere associate a pecore in un gregge, diventano invece come docili agnellini quando viene fatto loro credere di poter scegliere autonomamente quello che vogliono fare.
Nuovi modelli matematici sono stati usati in combinazione con metodi di ottimizzazione per trovare la strategia ottimale dei leader nascosti, al fine di portare tutti a destinazione evitando attese e congestioni. La strategia ottimale consiste nello spezzare la folla per indirizzarla verso tutte le uscite disponibili, anche le più lontane e meno conosciute. Inoltre, nel caso di una sola uscita, la strategia ottimale consiste, paradossalmente, nell’ingannare alcune persone conducendole lontano dalle uscite, per poi riportarle nella giusta direzione ad un tempo successivo. Questo permette di garantire un deflusso ottimale delle persone.
Le tecniche di controllo di grandi folle studiate in questa ricerca trovano una naturale applicazione in tutti quei casi in cui la situazione di pericolo è prevedibile, ma la comunicazione tra autorità e folla è difficoltosa, come per esempio durante una violenta manifestazione. In questi casi agenti in borghese nascosti nella folla potrebbero scappare in direzioni concordate per attivare l’effetto gregge.
(A cura di Stefano Pisani)
Ciao, ho fatto un “reblog” su “Matematicandoiinsieme”!