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Sarà per l’importanza che questa specie animale ha in Australia e il loro numero sempre in aumento nel continente, ma un gruppo di scienzati  ha pubblicato un modello che descrive il comportamento collettivo delle mucche di quel continente.

 

L’ “eccentrico” articolo intende spiegare, e predire, uno dei comportamenti più comuni nelle mandrie di mucche: la sincronia con la quale si alzano e si abbassano. Bisogna però precisare, ovviamente per rigore scientifico, che gli animali in questione si comportano in questo modo solo se lo spazio e le risorse lo consentono.

Ora, trovare comportamenti sincronizzati tra gli animali di tutte le dimensioni, batteri inclusi, è una cosa abbastanza comune, ma nessuno fino ad ora aveva provato a modellizzarne uno a proposito dei bovini.

Il gruppo di matematici della Clarkson University di New York ha trattato le mucche come degli oscillatori.

Gli oscillatori, come suggerisce il nome stesso, oscillano continuamente tra due stati. Applicare questa logica ai “nostri produttori di latte”, significa semplicemente trattare le mucche come esseri che oscillano tra la fase in cui sono in piedi e quella in cui sono stese. Inoltre, se consideriamo non una singola mucca, ma tante mucche (e in Australia ce ne sono in abbondanza), allora è più probabile che loro stiano in piedi o distese a seconda della posizione delle mucche vicino.

In termini “matematici”, gli autori hanno considerato prima le equazioni per le mucche singole e poi le hanno trasformate in equazioni per “mucche accoppiate”. Infine hanno utilizzato queste equazioni per costruire un vero e proprio network di mucche interagenti (modelli di mandrie).

Ovviamente, come tutti i modelli che si rispettino, anche questo si basa su alcune rigorose ipotesi. Ad esempio, hanno assunto che una mucca distesa, vedendo intorno a sé le altre mucche in piedi che mangiano, potrebbe sentire anche lei un certo languorino (così come, non importa quanto poco affamati siate, prenderete sempre una patatina dal vostro vicino). Allo stesso modo, potrebbe sentirsi in obbligo di stendersi quando le sue compagne di mandria lo fanno.

Inoltre il modello suppone che lo spazio sia illimitato, ovvero che le mucche siano libere di muoversi in uno spazio così ampio da poterlo considerare illimitato. Ipotesi ragionevole trattandosi della terra dei canguri.

Facendo queste ipotesi, gli autori della ricerca hanno dimostrato che un alto grado di sincronia nella mandria non si accompagna necessariamente ad un accoppiamento forte delle equazioni che costituiscono il modello. Si possono però vedere con chiarezza i benefici dovuti al fatto che l’intera mandria, per esempio, non stia stesa come la soluzione migliore per individuare velocemente un predatore in agguato.

Secondo gli scienziati, non è strettamente necessario considerare tali ipotesi e sarebbe  molto interessante considerare anche altre opzioni, oppure comparare le previsioni del modello con i comportamenti reali delle mandrie di mucche. Il modello, inoltre, non sarebbe poi utile solo per la descrizione delle mandrie di mucche, ma potrebbe essere applicato anche per studiare la sincronia di altri ruminanti.

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