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A settembre si terrà a Milano l’International Conference on Optimization and Decision Science 2025, il convegno annuale dell’Associazione Italiana di Ricerca Operativa su ottimizzazione e scienza delle decisioni. Ce lo racconta Giovanni Righini, professore ordinario di Ricerca Operativa presso il Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Milano e coordinatore del Comitato Organizzativo. Spoiler: ci saremo anche noi di MaddMaths!.

 

Ricerca operativa? Ma di che cosa, professore?

Questa è la domanda che mi fu garbatamente rivolta da un paziente e incuriosito funzionario dell’Ufficio Scolastico Regionale che anni dopo mi sarei ritrovato davanti nientemeno che come Ministro dell’Università e della Ricerca. “Dovreste cambiare nome”, mi suggeriva sconsolato un collega ordinario di statistica, più o meno negli stessi anni. È esperienza comune dei “ricercatori operativi” sentirsi a disagio di fronte alla domanda “E tu in università di cosa ti occupi?” La risposta è sempre un lungo e contorto discorso, che sembra quasi una giustificazione per il fatto stesso di esistere. Basta. Non ne potevamo più di questo nome bislacco: “ricerca operativa”.

Così, diversi anni fa abbiamo deciso di presentarci al mondo extra-universitario con due diverse parole chiave: “ottimizzazione” e “scienza delle decisioni”. Questa è diventata anche la denominazione del convegno annuale dell’Associazione Italiana di Ricerca Operativa. Il convegno itinera da una città all’altra della Penisola e quest’anno è il turno di Milano. Le date? 1-4/9/2025. Tutti quadrati perfetti! Chi volesse fare altrettanto dovrà affrettarsi entro il 25/9 o aspettare il 2116! (esclamativo, non fattoriale).

La sede del convegno sarà Casa Schuster, un grazioso immobile dell’arcidiocesi di Milano gestito dal Centro Ambrosiano proprio nel centro della città o, per meglio dire, “all’ombra della Madonnina”. L’avevamo “laicamente” scelto perché era disponibile a un prezzo accessibile: non sapevamo ancora che tra gli sbocchi professionali offerti dallo studio della matematica ci fosse anche il papato!

L’università ospitante sarà l’Università degli Studi di Milano. Sì, quella dove l’ultimo concorso da ricercatore nel nostro settore fu bandito nel 1993, trentadue anni fa; quella dove siamo cresciuti in semi-clandestinità come “informatici”; quella dove il numero di strutturati in ricerca operativa è pari a due, entrambi alle soglie della pensione. Proprio quella… Perché i veri ottimizzatori sanno ottimizzare anche in condizioni non sempre ottimali.

 

Presentazioni e relazioni plenarie

Le relazioni scientifiche saranno più di duecento e una quindicina gli short papers sopravvissuti alla severa selezione del Comitato Scientifico per essere pubblicati sulle AIRO Spinger Series. Oltre ad accogliere queste consuete presentazioni in cui ricercatori giovani e… giovani da più tempo illustreranno come siano riusciti a trovare soluzioni strepitosamente ottime di problemi mostruosamente difficili realizzando allo scopo le più sofisticate acrobazie algoritmiche – sto un filino esagerando, lo so, ma è il carattere milanese del convegno che esige di “fare il bauscia” –, il convegno ospiterà poi anche momenti di riflessione di più largo respiro e potenzialmente di forte interesse anche per chi non si sente ottimizzatore in senso stretto, grazie soprattutto a tre invited lectures.

La relazione di Marie Farge, matematica francese nonché allieva di George Dantzig in gioventù, affronterà il tema dei principi FAIR e delle pubblicazioni open access. La sua relazione sarà offerta dalla redazione dell’Open Journal of Mathematical Optimization, la prima rivista del nostro settore completamente gratuita sia per chi scrive che per chi legge (diamond open access), che in pochi anni di attività si è già posizionata in modo eccellente, grazie a un’accurata selezione di contributi di alta qualità.

La seconda relazione invitata sarà una vera e propria sfida intellettuale e culturale, dato che ci confronteremo con un filosofo della scienza: Gustavo Cevolani (IMT, Lucca) ci aiuterà a prendere coscienza di quanto sia delicato e impegnativo il termine “scienza delle decisioni”. Non basta infatti armarsi di un PC e di qualche formula per poter definire “scienza delle decisioni” il proprio operato. Il metodo scientifico, che ci deve contraddistinguere, ha esigenze ben precise in merito all’uso critico dei dati e dei modelli matematici, orientato alla “falsificazione per il miglioramento continuo” e non al “soluzionismo”. Questo è anche il nostro punto di forza ed è anche la risposta che la matematica può dare ai tanti problemi di (in)affidabilità, (ir)responsabilità, (non-)trasparenza, (in)accessibilità e (in)sostenibilità posti dalla cosiddetta “intelligenza artificiale” quando viene inserita nei processi decisionali.

Nella terza relazione invitata, Jeff Cohen di INFORMS, illustrerà l’Advocacy Program promosso e realizzato dai nostri colleghi negli USA per rendere edotti politici, amministratori e funzionari pubblici a tutti i livelli dell’utilità dei sistemi di supporto alle decisioni basati su modelli matematici dei problemi decisionali e su metodi di previsione e di ottimizzazione. La speranza neanche troppo segreta di noi organizzatori è che anche a qualche socio AIRO punga vaghezza di intraprendere qualcosa di simile in Italia. Sappiamo bene quanto ce ne sarebbe bisogno: magari in futuro potremmo persino avere un Ministro dell’Università e della Ricerca che sappia che la nostra disciplina esiste! Tanto per compiere un primo passo in questa direzione, il convegno sarà presentato pubblicamente il 15 luglio mattina presso la sede di Regione Lombardia, alla presenza di assessori regionali, autorità accademiche e rappresentanti di imprese e istituti sanitari. Save the date!

 

Tante sessioni speciali…

Nei tre giorni e mezzo del suo denso programma, il convegno ospiterà anche alcune sessioni speciali.

Una di queste, incentrata sulla divulgazione scientifica, sarà gestita proprio da MaddMaths!, con cui l’AIRO ha recentemente formalizzato un accordo di collaborazione. L’obiettivo qui è di condividere buone pratiche di presentazione di argomenti matematici già testate con diversi pubblici, ragionando su quali mezzi di comunicazione possano essere i più adatti nei vari contesti e discutendo insieme di quali strategie si possano attuare per aumentare la consapevolezza e la conoscenza della scienza delle decisioni.

Un’altra sessione sarà invece gestita da Sportello Matematico per l’Innovazione e le Imprese, un’iniziativa nata per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di competenze sulla soluzione di problemi di ottimizzazione nei processi aziendali.

Non mancherà neanche quest’anno la tradizionale sessione sulla didattica della matematica organizzata dalla sezione omonima di AIRO, con la partecipazione straordinaria di personale del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Una sessione speciale organizzata da AIRO Young, la sezione giovanile dell’AIRO, vedrà la presentazione, selezione finale e premiazione del Dissertation Award per premiare la miglior tesi di dottorato discussa nell’ultimo anno.

Un altro premio, che sarà conferito in un’apposita sessione speciale, sarà quello della DSPLIB competition, una challenge organizzata da Sintef (Norvegia) su un problema di ottimizzazione in ambito ferroviario.

Come se ci fosse bisogno di arricchire il programma, sono previsti almeno altri due eventi-satellite: un workshop sulla programmazione stocastica, evento conclusivo di ULTRAOPTYMAL (PRIN 2020), e una gara di ottimizzazione aperta a tutti, a cui si potrà partecipare sia in presenza che on-line.

 

…e molte opportunità di fare rete

Come ogni anno, il convegno offrirà un importante momento di relazioni e di conoscenza reciproca non solo tra accademici ma anche tra questi e diverse aziende che operano nel settore, offrendo software e consulenza per ottimizzare processi e servizi. Le aziende di questo genere non sono molte in Italia, ma hanno competenze distintive che meritano di essere valorizzate. E quest’anno ne verranno anche dall’estero. Trovate l’elenco aggiornato sul sito ufficiale del convegno.

La Optimization and Decision Science Conference 2025 è un cantiere aperto (infatti ogni tanto c’è qualche pensionato che si ferma a guardarci…). Stiamo lavorando affinché l’evento sia ricco di contenuti e lasci un segno positivo. La scienza delle decisioni ci riguarda tutti.

Giovanni Righini

 

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