È una famiglia un po’ inconsueta quella che si può incontrare alla libreria “Mille e una pagina”, nel quartiere parigino di Montmartre. Un anziano filosofo, Pierre Ruche, dallo spirito indomito, ancora pieno di voglia di vivere e di imparare nonostante il terribile incidente che lo ha costretto su una sedia a rotelle…
Una giovane e intraprendente mamma, Perrette, con tre figli a carico di cui due gemelli, Lea e Jonathan, tanto uguali quanto diversi; e infine un ragazzino sordo, Max, soprannominato “l’eolico” in quanto “sensibile a tutti i venti”.
La loro vita si svolge tranquillamente fino al giorno in cui il loro strano equilibrio è sconvolto da una lettera proveniente dall’Amazzonia e dall’entrata in scena di un pappagallo, che Max salva da un tentativo di rapimento al mercato delle pulci e successivamente battezza con lo strano nome di Nofutur.
Perché mai, dopo tanti anni di silenzio, si fa vivo un vecchio compagno di università del signor ‘πR’ (provate a leggerlo in francese…), il proprietario della libreria? Perché costui gli fa dono della sua intera biblioteca di preziosissimi testi matematici? Cosa può nascondere un innocuo pappagallo di così tanto importante, al punto tale da essere inseguito attraverso mezzo mondo da loschi figuri disposti a tutto pur di mettergli le mani addosso? E ancora, come può una morte misteriosa essere legata ai libri della BDF (Biblioteca Della Foresta) e ai loro autori, i grandi matematici della Storia? Incomincia da questi interrogativi un viaggio nella storia della matematica, dalle origini con i matematici indiani, persiani, gli antichi Egizi e Talete fino ai giorni nostri, passando attraverso Euclide, Pitagora, Fibonacci, Galois per non citare che alcuni nomi, in cui non mancano emozioni, colpi di scena e curiosità.
Il romanzo non è dedicato solo a chi ha il pallino della matematica, anzi, chi ne è completamente digiuno e la ritiene una materia “arida” potrà scoprire come la sua storia sia invece un appassionante romanzo.
Andrea Tosin