Il 2018 è l’anno dell’ International Congress of Mathematicians che si tiene ogni quattro anni. Apriamo una nuova rubrica, a cura di Barbara Nelli, per tenervi aggiornati sul tema.
L’International Congress of Mathematicians si terrà dal 1 al 9 agosto, nella cidade meraviilhosa. Per chi non lo sapesse, questo è il nome con cui viene affettuosamente chiamata Rio de Janeiro. Prima di andare avanti a leggere, sappiate che io sono di parte, perché amo questa città da 24 anni, ovvero dalla prima volta in cui ci ho messo piede. Rio non può che suscitare sentimenti forti: o la si ama con tutto il cuore, o la si sente pericolosa, estranea e impertinente.
Guardatela (ho scattato la foto dal Paõ de Açucar)
La location dell’ICM è il Riocentro Convention Center, nella località Barra da Tijuca, il chairman è Marcelo Viana, attuale direttore dell’ Instituto de Matemática Pura e Aplicada, l’eccellenza della matematica brasiliana e dove si trovano varie eccellenze della matematica mondiale.
Qui potete trovare il programma completo dell’ICM. Vi do un assaggio elencando i plenary speakers, tra cui, sicuramente, ognuno di voi troverà la sua o il suo preferito:
Simon Donaldson (UK/USA)Sylvia Serfaty (France/USA)
Rahul Pandharipande (Switzerland)
Andrei Okounkov (Russia/USA)
Greg Lawler (USA)
Carlos Gustavo Moreira (Brazil)
Luigi Ambrosio (Italy)
Lai-Sang Young (USA)
Peter Scholze (Germany)
Ronald Coifman (USA)
Peter Kronheimer (USA) and Tom Mrowka (USA)
Catherine Goldstein (France)
Alex Lubotzky (Israel)
Nalini Anantharaman (France)
Sanjeev Arora (USA)
Assaf Naor (USA)
Geordie Williamson (Australia/Germany)
Christian Lubich (Germany)
Gil Kalai (Israel)
Michael Jordan (USA)
Vincent Lafforgue (France)
Inoltre ci saranno due Special lectures: Alice Chang (ICM Emmy Noether Lecture), Michael Atiyah (ICM Abel Lecture). E le quattro lectures dei vincitori delle Fields medals 2018, ovviamente ancora ignote.
Qualche numero.
Conferenze: 210, di cui 20 plenary, 2 special, 4 Fields.
Sezioni parallele: 19.
Donne: 28, di cui 3 plenary e una special.
Italiane/i: 8 e qui facciamo i nomi, Luigi Ambrosio (plenary), Fabrizio Andreatta, Lucia Caporaso, Guido De Philippis, Massimiliano Gubinelli, Carlangelo Liverani, Andrea Montanari, Fabio Toninelli.
La parità di genere è ancora lontana. Potremmo compensare un po’ almeno sulle plenary, se tutte le fields medals fossero vinte da donne, ma non voglio iniziare qui una discussione.
Un’iniziativa particolarmente lodevole è quella dell’Open Arms, ovvero grants per matematici provenienti da paesi in via di sviluppo (incluso il Brasile) finanziati dall’IMPA, dalla Sociedade Brasileira de Matematica e dall’International Mathematical Union. Centinaia di grants permetteranno a matematici dei paesi in via di sviluppo di partecipare e riportare nei loro paese il ricco carico della loro esperienza.
Come in tutti congressi che si rispettino ci sarà una cerimonia di apertura (di ben tre ore): preparatevi, perchè i brasiliani potrebbero accaparrarsi la presenza del presidente del Brasile o dell’allenatore della Seleçao! Inoltre non mancheranno l’assemblea generale, la cena sociale e 43 eventi satellite per la maggior parte in Brasile ma anche in Argentina, Messico e Perú.
Ed ora veniamo alle cose serie. Molti di coloro che leggono conoscono bene il Brasile poiché le relazioni tra i matematici italiani e brasiliani sono forti, durature, produttive. Per farvene un’idea, date un’occhiata qui. Ma, per chi non fosse proprio un habitué della cidade maravilhosa, consiglio una lettura amena: How to be a carioca. È un libro vintage, ma ancora attuale e molto divertente: contiene dei consigli utilissimi per il vostro soggiorno, illustra con ironia e saggezza la natura del Carioca (abitante, di preferenza nativo, di Rio de Janeiro) e l’atmosfera della cidade meravilhosa.