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Il 26 agosto ministre e ministri delle Pari Opportunità dei paesi appartenenti al G20 si incontrano per la prima volta per parlare di empowerment femminile (qui il link all’evento). Per l’italia ci sarà Elena Bonetti e un focus particolare sarà dedicato alle STEM (acronimo inglese per indicare Science, Technology, Engineering and Mathematics). Ce ne parla Chiara de Fabritiis, coordinatrice Comitato Pari Opportunità dell’UMI.

Il denominatore comune del pubblico del sito Maddmaths! è indubbiamente l’interesse per la matematica e le scienze in generale; il coinvolgimento nella politica è invece molto variabile: la nostra platea spazia da persone molto attratte dagli argomenti socio-economici ad altre che invece sono quasi del tutto indifferenti a queste tematiche. Nei prossimi giorni, però, vale la pena di dedicare qualche istante delle nostre giornate a seguire un evento che, almeno apparentemente, è lontanissimo dalla matematica: la riunione del G20 (gruppo delle 20 economie maggiormente sviluppate) che si terrà a Santa Margherita Ligure a partire da domani, 26 agosto.

Questo infatti è il semestre in cui la presidenza del G20 spetta all’Italia, è quindi il nostro paese che ospita le riunioni ministeriali delle varie aree di interesse e propone l’agenda degli incontri. Mentre è ormai tradizione ultraventennale che si incontrino capi di stato e di governo oppure responsabili dei dicasteri economici, giovedì prossimo si riuniscono per la prima volta ministri e ministre delle pari opportunità e uno dei due focus principali è molto attraente per scienziati e scienziate. I due temi principali della giornata, dedicata all’empowerment femminile, sono infatti “STEM, competenze finanziarie e digitali, ambiente e sostenibilità” e “Empowerment lavorativo ed economico e armonizzazione dei tempi di vita“. Qui con il termine inglese Empowerment (potenziamento, ma anche emancipazione) si intende un processo di riconquista della consapevolezza di sé, delle proprie potenzialità e del proprio agire.

Ricordiamo che dal 13 al 15 luglio si è tenuta a Roma la riunione del gruppo Women20, presieduto da Linda Laura Sabbadini, direttrice centrale dell’ISTAT e pioniera nel campo delle statistiche di genere; nel comunicato finale compaiono suggerimenti e prese di posizione che sono ormai acquisiti in ambito educativo e accademico, ma che è una novità vedere recepiti dalle istituzioni governative. Eventi come quello di Santa Margherita sono infatti preceduti da un lungo lavoro preparatorio affidato a personale specializzato che va sotto il nome apparentemente denigratorio di sherpa, ossia uomini e donne che formano il gruppo di lavoro vero e proprio, recepiscono gli input della politica e li concretizzano in linee guida effettivamente implementabili e concrete.

Ai decisori politici arriveranno quindi richieste ben precise, come quella di implementare programmi triennali che, agendo su famiglie e educatori, combattano stereotipi di genere e aumentino la partecipazione delle bambine e ragazze allo studio delle materie STEM, dalle scuole dell’infanzia all’università; di favorire l’empowerment digitale femminile, per poter ridurre l’asimmetria di genere in questo ambito, che nel periodo della pandemia si stima abbia allontanato da scuola 12 milioni di bambine e ragazze nel mondo; di superare la segregazione orizzontale e verticale in ambito lavorativo, con particolare attenzione alle possibili distorsioni legate a un utilizzo malaccorto dell’AI.

Inutile nascondersi che gli ostacoli all’empowerment  femminile sono ancora molti, a questo link ad esempio, trovate un interessante articolo di una “sherpa” del G20, Gaia van den Esch, e che alcune situazioni contingenti (dalla pandemia ai recentissimi accadimenti in Afghanistan) li hanno resi ancora più ardui da superare, ma il fatto che la politica cominci a utilizzare categorie come quelle STEM è sicuramente fonte di soddisfazione per chi si occupa di scienza e tecnologia.

Auguriamoci quindi, come matematici e matematiche, ma soprattutto come persone, che da Santa Margherita Ligure venga una forte spinta alla riunione dei capi di stato e di governo che concluderà a fine ottobre a Roma il semestre di presidenza italiano per un’applicazione concreta di questi principi basilari per una migliore convivenza umana.

Chiara de Fabritiis

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