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Da molti anni la ricerca in didattica ha sottolineato l’importanza dello sviluppo del senso del numero nei bambini della scuola d’infanzia e della primaria. In questo articolo Anna Baccaglini-Frank e Gemma Carotenuto presentano un’applicazione pensata per lavorare a casa sul senso del numero: TouchCounts. Questo post fa parte della campagna #Lascuolaconta.

In un momento molto delicato per tutto il Paese, segnato tra le altre cose dalla chiusura prolungata delle scuole, un aspetto molto discusso è quello di come intraprendere un discorso educativo a distanza. In questo senso, da una parte le scuole (e le università) si sono mobilitate e la comunità educativa nel suo complesso si è mossa per offrire spunti e idee (parte di questo lavoro lo ritroviamo su #Lascuolaconta qui su Maddmaths!), dall’altra ci sono state e ci sono molte discussioni sulle criticità del lavoro a distanza (relative al carico di lavoro dato agli studenti, alle difficoltà delle famiglie, ai compiti degli insegnanti, alla valutazione, alle diverse possibilità in termini di accesso alla tecnologia e a internet degli studenti). Non entriamo nel merito di queste, comunque importanti, discussioni, ma osserviamo che il segmento sul quale tanti degli elementi di discussione non sussisterebbero e comunque attualmente più scoperto è quello dei bambini più piccoli, a cavallo tra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria.

Come scritto anche sul post di lancio de #Lascuolaconta, e soprattutto per i bambini piccoli, ci si è molto preoccupati degli importanti aspetti legati alla gestione familiare e ai risvolti affettivi, quasi per niente della “perdita educativa”. D’altra parte, la comunità di ricerca in didattica della matematica ha ribadito più volte la centralità e la potenzialità del lavoro educativo sul senso del numero per questa fascia d’età.

Proprio in virtù di tutte queste considerazioni, vogliamo offrire un contributo in questo senso, discutendo brevemente dal punto di vista teorico le potenzialità dell’utilizzo del tablet senza entrare né nel discorso relativo alla regolamentazione adulta dell’utilizzo di questi dispositivi, né della diversa disponibilità degli stessi tra le famiglie italiane. Sono due questioni cruciali e che meritano sicuramente un approfondimento, ma qui ci focalizziamo sulle potenzialità del dispositivo. Andremo quindi a descrivere più in profondità una particolare applicazione pensata per lavorare sul senso del numero: TouchCounts.

I tablet sono caratterizzati dalla tecnologia multi-touch: ossia, sono in grado di riconoscere non solo singoli tocchi di un dito, ad esempio dell’indice, ma anche tocchi multipli, cioè di più dita contemporaneamente. Ciò può essere molto prezioso se si considera che negli ultimi 20 anni diversi risultati ottenuti nel campo delle neuroscienze, e più recentemente in didattica della matematica, hanno messo in luce il legame tra l’uso delle dita e lo sviluppo del senso del numero. Un contributo pionieristico molto significativo in questa direzione è stato dato alla fine degli anni Novanta da Butterworth, che ha ipotizzato che le rappresentazioni numeriche siano fondate su tre abilità di base: la capacità innata di rappresentare piccole numerosità (o subitizing), l’abilità motoria fine (o finger tapping), e l’abilità di rappresentarsi mentalmente le dita (o gnosia digitale). Questo perché le dita, in tutte le culture, sono utilizzate dai bambini per creare rappresentazioni concrete di numeri e operazioni (soprattutto addizioni e sottrazioni), fornendo così un prezioso canale di accesso per la creazione delle rappresentazioni astratte. L’ipotesi di Butterworth è stata negli anni confermata da moltissimi studi, come ad esempio quello del 2007 di Penner-Wilger e dei suoi collaboratori, che hanno dimostrato come ciascuna delle tre abilità sia predittrice della conoscenza del sistema numerico e delle abilità di calcolo dei bambini della scuola primaria. In questo scenario, molte applicazioni per tablet sono state analizzate rispetto alla loro potenzialità nello sviluppo delle abilità correlate al senso del numero1.

È il caso ad esempio di Ladybug Count, Fingu e Little Writer, che hanno dimostrato la loro efficacia educativa in diversi studi. Queste applicazioni sono caratterizzate dall’essere ambienti cosiddetti “chiusi”, in cui cioè l’interazione del bambino con il tablet è fortemente regolata dall’applicazione, attraverso feedback visivi e sonori. Il loro vantaggio è che sono facilmente fruibili e non richiedono un particolare lavoro di progettazione o una specifica competenza da parte dell’adulto.

Di altro genere sono invece le app iPad TouchCounts e TouchTimes, entrambe nate da un progetto di ricerca canadese di cui è responsabile scientifica la ricercatrice in didattica della matematica Nathalie Sinclair (Simon Fraser University, Burnaby, British Columbia). Queste offrono ai bambini ambienti di interazione “aperti”, che permettono loro di sviluppare diverse strategie per risolvere uno stesso compito o di inventare liberamente nuove sfide da affrontare: ciò è molto interessante dal punto di vista didattico, in ottica di atteggiamenti verso il problem solving e il problem posing. Inoltre, risulta che una accurata progettazione dei compiti e un’opportuna partecipazione all’interazione da parte dell’adulto possa permettere ai bambini di sviluppare nuove abilità numeriche anche in tempi relativamente brevi. A questo proposito mostriamo due video provenienti da una nostra recente sperimentazione con TouchCounts.

Nel primo, vediamo come Fred (4 anni) sembra scoprire che 4 viene dopo 3. La ricercatrice lo aveva invitato poco prima a mettere solo il numero 4 sulla “mensola”.

In questo secondo video, Maria (4 anni) sembra imparare a rappresentare il numero 7 con le dita, con un gesto preciso e immediato (ossia, senza aver bisogno di alzare un dito alla volta).

Come avete potuto intuire dai video, l’app TouchCounts offre due ambienti: il mondo dei numeri del video di Fabio (Numbers World) e il mondo delle operazioni di quello di Maria (Operations World). Semplificando, il mondo dei numeri supporta il processo di conta, il secondo le abilità nelle operazioni di addizioni e sottrazioni. Una descrizione dell’app è offerta in inglese all’indirizzo: http://www.touchcounts.ca/. Per chi preferisce leggere in italiano ed eventualmente stampare del materiale cartaceo di supporto alle attività con i bambini, abbiamo preparato due schede scaricabili. Queste contengono le spiegazioni dei comandi e alcuni esempi di compiti, sia per il mondo dei numeri (Scheda Mondo dei numeri qui sotto), sia per quello delle operazioni (Scheda Mondo delle operazioni, in fondo alla pagina).

Anna Baccaglini-Frank e Gemma Carotenuto

114:30 Vedi, ad esempio: Baccaglini-Frank, A. (2013). Analisi delle Potenzialità di Applicazioni Multi-Touch per la Costruzione del Significato di Numero Naturale. L’insegnamento della matematica e delle scienze integrate, 36 A, n. 3, 237-262.

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Anna Baccaglini-Frank

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