Suvvia, ditelo voi, cosa preferite…
…la solita newsletter da tremila battute piena di niente, o una fugace, estivissima mail di saluto balneare? Una cosuccia veloce quanto l’alzata distratta di un mento da sotto l’ombrellone, diretta all’impiegato del catasto con pancetta e bermuda che imprevedibilmente avete ritrovato come compagno di stabilimento balneare? Una meditata considerazione sulla natura incommensurabilmente bella del mare (o della montagna) condita da rassegnate considerazioni sui danni indotti dall’eccessiva antropizzazione? Giusto una battuta frizzante come uno spritz con cannuccia, o massiccia e decisa come la media chiara alla spina che stringete nel pugno orgoglioso?
Insomma, cosa volete mai che noi si possa raccontarvi, in questo mezz’agosto tornato troppo caldo, così caldo che persino i gatti di casa aspettano il tramonto prima di cominciare a rompere le scatole esigendo la cena? Ci si è messa di mezzo perfino la Luna, che in questo tempo di tradizionale ricerca delle Perseidi anziché avere la decenza di fare la luna nuova come insegnano le buone maniere, spadroneggia in fase di luna piena o quasi…
Ci sembra di vedervi… vi state accaldando di nuovo anche solo per la fatica di leggere queste righe, e quindi ci muoviamo a pietà, e tagliamo corto. RM319 arriva sui vostri schermi (sempre che voi glielo permettiate) portandovi la seconda puntata sulle campane e i campanari scritta dal Capo, otto pagine di Soluzioni&Note compilate da Alice, ben tre problemi (uno è una specie di “offerta speciale”), il rituale Q&D, l’immancabile BJ e l’ancor più immancabile copertina. Per vostra somma fortuna, non ci sarà invece il compleanno, a causa dell’improvviso attacco di nullafacenzia di Piotr, ma la dea protettrice dei matefili ci ha fatto arrivare otto pagine di un fantasmagorico “Viaggio al centro di una distribuzione di probabilità”, che solo un tipo come Alessandro Miotto poteva scrivere.
Et de hoc satis, come dicevano gli antichi, che tanto poi, di riffa o di raffa, duemila battute piene di niente siamo riusciti a rifilarvelo lo stesso.
Vacanza o meno, caldo o fresco, mare o montagna o città d’arte, la direttiva cruciale non cambia: siate felici.
















