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Euro 2020 si è concluso molto bene per l’Italia. Semifinale, contro la Spagna, e finale, contro i padroni di casa, sono state decise dai calci di rigori: in entrambi i casi a gioire sono stati gli azzurri. Dalla scena tra i capitani Chiellini-Jordi Alba alle sostituzioni mirate ai rigori del CT inglese Southgate, abbiamo visto un po’ di tutto. In entrambi i casi all’Italia è toccato il primo rigore, e sappiamo come è andata a finire. Secondo l’ex capitano delle furie rosse Gerard Piqué “Chi tira per primo è avvantaggiato”.

Nel 2019 Luc Arrondel, Richard Duhautois e Jean-François Laslier hanno discusso i fattori che influenzano la sequenza dei rigori nell’articolo “Decision under psychological pressure: the shooter’s anxiety at the penalty kick”. I tre analizzano i dati di alcune delle principali competizioni calcistiche europee. Stimando le probabilità,  giungono alla conclusione che chi calcia per primo un rigore non risulta avvantaggiato. Tuttavia osservano che aumenta la probabilità di sbagliare per i giocatori riconosciuti come di maggior valore: nel loro caso segnare uno dei rigori ha una probabilità del 65% circa, contro il 74% degli altri giocatori. In questo caso a influire è l’aspetto psicologico; un eventuale errore pesa molto più sulle spalle dei fuoriclasse. Come dimenticare l’errore di Mbappé contro la Svizzera che ha lasciato tutti sbalorditi. In generale, la percentuale dei rigori segnati cala dal primo al quarto rigore (86,6%, 81,7%, 79,3%, 72,5%, ), per poi risalire all’80% al quinto rigore. Per gli eventuali rigori ad oltranza si stima una probabilità di segnare del 64,3%. E questi dati sono indipendenti dall’ordine con cui si battono i rigori.

Sembra avere un maggior peso l’effetto del pubblico, sebbene i dati siano ancora parziali. Per ora, la scelta della porta verso cui calciare è più determinante dell’ordine con cui si calcia. I rigori di Italia-Spagna sono stati calciati proprio nella porzione occupata dai tifosi azzurri, mentre nella finalissima di Wembley si è calciato sotto la curva inglese. I dati restano ancora parziali, ma questa volta è andata bene così.

Marco Menale

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