Processing math: 100%

Pin It

Una nuova mini-serie, fatta di video e articoli, di Alessandro Zaccagnini, matematico, esperto di teoria dei numeri, autore della fortunata serie “Dialogo sui numeri primi“, questa volta per raccontarci tante diverse dimostrazioni di un unico Teorema: 

Teorema (Euclide). Esistono infiniti numeri primi.

Questa è la prima puntata (trovi la presentazionedella serie qui).

La dimostrazione di Euclide

Sia \mathcal{P}= \{ p_1, p_2, …, p_k \} un insieme finito di numeri primi. Il numero N = p_1 \cdot p_2 \cdots p_k + 1 non è divisibile per nessuno dei numeri primi in \mathcal{P}, perché la divisione dà resto 1. N è primo, o prodotto di numeri primi non appartenenti a \mathcal{P}. In ogni caso, \mathcal{P} non è l’insieme di tutti i numeri primi.

Vediamo due esempi di quello che può accadere. Se \mathcal{P}= \{2, 3, 5 \}, allora N = 2 \cdot 3 \cdot 5 + 1 = 31 è primo. Se \mathcal{P}= \{2, 5, 11 \}: allora N = 2 \cdot 5 \cdot 11 + 1 = 111 = 3 \cdot 37 non è primo. In entrambi i casi abbiamo trovato almeno un numero primo non appartenente a \mathcal{P}.

Una formulazione equivalente

I Matematici greci preferivano non parlare di insiemi infiniti. Possiamo usare l’idea esposta sopra per enunciare e dimostrare una variante.

L’insieme dei numeri primi è illimitato superiormente.

Sia n un qualsiasi intero positivo e sia p un qualsiasi fattore primo di M = n! + 1: evidentemente p > n dato che M \equiv 1 \bmod m per ogni intero m \in [2, n]. Dunque l’insieme dei numeri primi è illimitato superiormente.

In questa tabella p_n indica il piú piccolo fattore primo di n! + 1
Oltre a verificare la correttezza della dimostrazione qui sopra, questa tabella ci permette di “indovinare” il Teorema di Wilson: se p è un numero primo (2, 3, 5, 7, 11, nel nostro caso) allora (p – 1)! + 1 è divisibile per p.

La figura illustra cosa vuol dire in concreto dimostrare che l’insieme dei numeri primi è illimitato: scelto comunque l’intero n, possiamo determinare un numero primo p_n > n, e quindi n non è una limitazione superiore per l’insieme dei numeri primi.

Qualche osservazione per concludere: per n \ge 3, anche i fattori primi di M = n! – 1 sono tutti > n, perché dividendo M per un qualunque intero m \in [2, n] troviamo il resto m – 1. Possiamo dunque usare le idee esposte per dimostrare anche altri risultati simili al Teorema di Euclide.

  1. Osserviamo che n! – 1 \equiv 3 \bmod 4 per n \ge 4. Quindi esistono infiniti numeri primi nella progressione 3 modulo 4: per esempio 5! – 1 = 120 – 1 = 7 \cdot 17 e 7 \equiv 3 \bmod 4. Infatti, se tutti i numeri primi da un certo punto in poi appartenessero alla classe 1 modulo 4, allora per n abbastanza grande anche n! – 1 dovrebbe avere tutti i suoi fattori primi in questa classe di resto, e quindi n! – 1 sarebbe \equiv 1 \bmod 4.
  2. Analogamente, n! – 1 \equiv 5 \bmod 6 per n \ge 3. Quindi esistono infiniti numeri primi nella progressione 5 modulo 6: per esempio 6! – 1 = 720 – 1 è primo ed è \equiv 5 \bmod 6.
  3. I campi finiti non sono algebricamente chiusi: basta considerare il prodotto di tutti i polinomi monici di primo grado e aggiungere 1. Per esempio, se prendiamo il campo con 5 elementi, il polinomio p(x) = x (x – 1) (x – 2) (x – 3) (x – 4) + 1 non ha radici poiché p(a) = 1 per ogni elemento a del campo stesso. In realtà, questo fatto è collegato al Piccolo Teorema di Fermat, perché anche il polinomio q(x) = x^5 – x + 1 ha la stessa proprietà e infatti p(x) \equiv q(x) \bmod 5.

Alessandro Zaccagnini

 

Alessandro Zaccagnini

Pin It
This website uses the awesome plugin.