Il 26 marzo sono 10 anni dalla prima volta che MaddMaths! è stato messo online. I collaboratori e i lettori del sito ci propongono i loro ricordi. È la volta di Alberto Saracco.
MaddMaths! compie 10 anni ed è tempo di fare bilanci e di pensare al passato. Ne voglio approfittare per una riflessione generale sullo stato della comunicazione della matematica in Italia, cercando di confrontarla con quella che potevo osservare un quarto di secolo fa, da studente di prima liceo scientifico.
Ovviamente il mio confronto sarà totalmente soggettivo, di parte, non scientifico nè significativo e sbilanciato: oggi, da addetto ai lavori, ho accesso ad una panoramica molto più completa sulla comunicazione della matematica rispetto a quanto l’avevo da studente.
Nell’ultimo quarto di secolo è cambiato molto: internet da creaturina promettente è divenuto un gigante onnipresente nelle nostre vite, i videogiochi (e la matematica che sta loro dietro) sono passati da tetris alla computer grafica, ma la comunicazione della matematica è cambiata ancora di più.
1994: ero uno studente di prima liceo scientifico (in un piccolo liceo della provincia torinese), indubbiamente appassionato di matematica e di scienza in generale. A dicembre dell’anno precedente avevo appena avuto il primo contatto con una forma di comunicazione della matematica: i giochi di Archimede, fase locale delle Olimpiadi della Matematica. Erano andati abbastanza bene e mi avevano fatto appassionare ancora di più alla matematica. Per fortuna, direi, dato che nella mia 1E avevo già cambiato 4 docenti di matematica (sarebbero stati 14 nel corso dei cinque anni) e trattato solo la teoria degli insiemi intuitiva. Nella mia decisione di studiare matematica all’Università hanno influito molto di più le Olimpiadi e la famiglia (un papà laureato in matematica) che non la scuola (con la doverosa eccezione di uno dei miei 14 professori di matematica, che ha però rischiato di spingermi verso la fisica, per quanto la spiegava bene). Grazie alle Olimpiadi ho ottenuto in premio negli anni vari libri di divulgazione della matematica e quelle letture (soprattutto il magnifico Che cos’è la matematica? di Courant e Robbins) mi hanno indirizzato notevolmente. In cinque anni di liceo non ho mai parlato con, nè sentito parlare di persona un matematico professionista. Forse —ma non posso giurarlo— ho visto qualche volta Odifreddi parlare in televisione. Avevo internet a casa (ero indubbiamente un privilegiato, dato che la rete aveva solo 5 anni), ma sul web si trovava poco o nulla. La matematica universitaria arrivava nella mia scuola col contagocce, i matematici non pervenuti.
2019: oggi, venticinque anni più tardi, sono un matematico professionista, nonché attivo dilettante nella divulgazione matematica. Internet è ubiquo e moltissimi sono i siti di divulgazione matematica, anche a livello eccelso, in italiano e in inglese. Ci sono siti istituzionali (come MaddMaths!), siti collettivi, blog di singoli matematici professionisti, di docenti della scuola, di divulgatori professionisti o semiprofessionisti, nonché tutte le loro versioni sui social network. In questi siti appaiono così tanti contributi (basta vedere uno dei mensili carnevali della matematica per rendersene conto), che uno studente di oggi (tra l’altro, vi ho mai detto che il blog Gli studenti di oggi è uno dei miei preferiti?) ha sicuramente di che leggere! Su youtube si trovano corsi su qualunque argomento di matematica, canzoni divulgative e bellissime visualizzazioni per comprendere meglio varie parti della matematica, nonché intere conferenze divulgative tenute da professionisti. Come in molti altri campi del sapere, il problema dell’attuale liceale è orientarsi tra le varie offerte di matematica per tutti e capire quali sono le fonti affidabili.
Le Olimpiadi della Matematica sono state via via affiancate da molte altre gare matematiche, così da portare la matematica dilettevole in tutte le scuole del regno. Gli stage e i corsi preparatori per le gare matematiche si sono diffusi sul territorio e quasi ogni studente interessato viene presto o tardi raggiunto da questa imponente macchina divulgativa.
I festival della scienza, le giornate divulgative (come i pi-day), le conferenze aperte alla cittadinanza o nelle scuole, le notti dei ricercatori sono ormai eventi molto frequenti, che portano la matematica (e i matematici professionisti) al grande pubblico e agli studenti. Grazie ai PLS (Progetto Lauree Scientifiche o Piano Lauree Scientifiche) ormai tutti i Dipartimenti di Matematica d’Italia hanno una loro commissione per l’immagine della matematica. Vi sono addirittura incontri e convegni riservati agli addetti ai lavori per confrontarsi e imparare a fare una divulgazione e una comunicazione sempre migliore.
Negli anni, parallelamente all’offerta, è aumentata la domanda da parte del pubblico, e così sono cresciuti esponenzialmente i libri di storia o comunicazione della matematica pubblicati, gli interventi in radio e TV da parte di matematici, i film, fumetti o canzoni dedicati alla matematica. A proposito di fumetti, se siete affezionati lettori di MaddMaths! conoscete sicuramente il progetto Comics&Science in cui la matematica fa la parte del leone.
I matematici non sono più rinchiusi nelle loro torri d’avorio, ma sono costantemente a contatto con il pubblico e con gli studenti, dalle elementari alle superiori e cercano di comunicare un’idea della matematica più corrispondente al vero. Vi sono ormai varie scuole estive o invernali per studenti delle superiori appassionati di matematica, tenuti direttamente da matematici professionisti.
Questo è indubbiamente un ottimo momento per essere uno studente liceale appassionato di matematica e un po’ mi dispiace non avere 25 anni di meno (anche per altri motivi oltre alla matematica…), ma dopotutto sono contento di poter dare il mio contributo a questa piccola rivoluzione culturale che ha investito l’Università e che ha permesso di portare sempre più la matematica a tutti gli appassionati e i curiosi.
In questa piccola rivoluzione, MaddMaths!, sostenuta da UMI, Simai e AIRO, ha sicuramente avuto un ruolo di primo piano. Quindi, auguri a MaddMaths! e altri 10, anzi 25, anzi 100 di questi anni!
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