Che bel numero il 96, se giri lo schermo rimane uguale…
Matematicamente ha anche un sacco di belle (e poco conosciute) proprietà. Sicuramente è pari ed è abbondante, poiché è minore della somma dei suoi divisori relativi, che sono: 1, 2, 3, 4, 6, 8, 12, 16, 24, 32 e 48. È però il quinto numero “intoccabile“, ossia non corrisponde alla somma dei divisori propri di nessun numero. Questa proprietà lo rende repellente al tatto. In compenso prende parte come “special guest” ad un certo numero delle terne di Archimede Pitagorico, ossia terne di numeri interi $$(n,m,p)$$, tali che $$n^2+m^2=p^2$$. Per esempio: (28, 96, 100), (40, 96, 104), (72, 96, 120), (96, 110, 146), (96, 128, 160). Da quel che si è detto, anche se vi siete distratti, possiamo ragionevolmente pensare che 96 non sia primo, ma in compenso ha una proprietà molto più interessante: 96 è infatti un numero pratico. Ehi, ma che cosa sono i numeri pratici? Beh, è un po’ più complicato rispetto al concetto di numero primo. Aehm, ahem, dunque: un numero $$n$$ si dice pratico quando ogni numero $$m$$ minore di $$n$$ si può scrivere in almeno un modo come somma di divisori distinti di n. La cosa curiosa è che i numeri pratici si comportano un po’ come i numeri primi, sono distribuiti in modo simile, e tante congetture simili a quelle dei numeri primi sono state dimostrate anche per i numeri pratici, molte delle quali da Giuseppe Melfi: per esempio ogni numero pari si può esprimere come una somma di due numeri pratici ed esistono infinite terne di numeri pratici gemelli della forma $$m, \ m+2, \ m+4$$. Chi volesse, può consultare le “Tavole dei numeri pratici” di Melfi e farsi una cultura.
Insomma, avrete forse capito che, essendo il 14 aprile, si celebra il 150esimo anniversario dell’assassinio di Abramo Lincoln, e siamo arrivati al Carnevale della Matematica numero 96, per cui nella Poesia Gaussiana (o dell’unicità della fattorizzazione) di Popinga, la strofa corrispondente è “canta, canta, canta, canta, canta il merlo“($$=2^5 \times 3$$). Ed eccovi la “cellula melodica” puntualmente offertaci da Dioniso Dionisi di Pitagora e dintorni:
E arriviamo finalmente al tanto atteso Carnevale di aprile, che anche quest’anno segue le celebrazioni americane del “Mese della Consapevolezza Matematica” (traduzione un po’ arbitraria, ma divertente, del “Mathematical Awareness Month”). MaddMaths! partecipa come ogni anno al Mese della Consapevolezza Matematica (MCM) organizzando il Carnevale della Matematica 2014. L’MCM è organizzato negli Stati Uniti dal Joint Policy Board for Mathematics (JPBM), che per il 2016 ha scelto come tema “Il futuro delle previsioni“.
Yogi Berra, famoso giocatore e allenatore di baseball americano, noto per i suoi aforismi, disse una volta, parafrasando Niels Bohr: “È difficile fare previsioni, specialmente sul futuro.” In questo Mese della Consapevolezza Matematica 2016 siamo tutti invitati a esplorare come la matematica e la statistica siano il vero futuro delle previsioni, fornendo idee e guidando l’innovazione. La pagina del sito americano del Mese della Consapevolezza Matematica e il nostro Carnevale della Matematica dovrebbero aiutarci a capire il ruolo della matematica e della statistica nel comprendere e prevedere il futuro. E ricordatevi che la domanda fondamentale da farsi sempre è: Cosa c’è dopo?
Vi invitiamo a visitare il sito www.mathaware.org, dove troverete attività, indicazioni di siti e alcuni saggi sul tema, ma prima continuate a leggere questo Carnevale della Matematica.
E passiamo ai contributi a tema (o quasi).
Mr. Palomar, alias Paolo Alessandrini, ci segnala il post “Macchine che imparano: autori e autrici” che vuole essere il primo articolo di una serie (intitolata appunto “Macchine che imparano”) dedicata al concetto di machine learning e agli algoritmi utilizzati in questo ambito. Anche macchine che imparano a prevedere il futuro, ovviamente. È un tema attualmente molto “caldo” questo degli algoritmi di apprendimento automatico (machine learning). Si tratta di un argomento all’intersezione tra diverse discipline: matematica, statistica, informatica, intelligenza artificiale e persino scienze cognitive e neuroscienze. Il post parte da un problema difficile preso a esempio: dato un testo, capire (o potrei dire “predire”) se a scriverlo è stato un uomo o una donna. La risposta (o meglio le possibili tecniche risolutive) alle prossime puntate.
Annalisa Santi dal suo blog, ci manda un contributo per il Carnevale, freschissimo di pubblicazione. Si tratta dell’articolo Caramuel, chi era costui?, che vuole ricordare un grande enciclopedista e genio semisconosciuto ai più, che si potrebbe inserire nel tema proposto dal Matematics Awareness Month 2016 considerando il suo ruolo di precursore e ideatore di concetti che sarebbero poi stati utilizzati in vari campi di indagine e di “predizioni future”.
Il grande Kees Popinga, in arte Marco Fulvio Barozzi, dall’omonimo blog, ci propone due contributi. Si tratta di una piccola storia in quattro episodi (due per articolo) per esaminare il contributo fondamentale della matematica nello studio del cielo e nella scoperta di nuovi pianeti. Nel bene e nel male, è anche la storia delle capacità predittive della disciplina. I due articoli sono: Matematica e pianeti (1) e Matematica e pianeti (2).
E basta? Eh sì, questo argomento non ha molto inspirato i nostri carnevalari. Per cui, se ne volete sapere di più, e leggete bene in inglese, andatevi a leggere i saggi sulla pagina del sito americano. Vedrete che ne vale la pena.
Passiamo ora agli altri interventi, sempre graditi si intende, perché il tema è sempre presente, ma non è un obbligo seguirlo. Dioniso Dionisi per Pitagora e dintorni ci scrive. “Molto gentilmente la professoressa di matematica mi ha fatto trovare la situazione ideale per predisporre la lezione: aula vuota con chitarra, tastiera elettronica e proiettore. Quando gli studenti sono entrati tutto era stato sistemato. E già dopo la mia prima domanda per loro ho capito che non c’era motivo di temere la reazione che tra tutte quelle possibili più mi preoccupava… Una mia lezione su musica e numeri.” E ancora: “Statista ci fornisce i dati sul terrorismo nel mondo tra il 2001 e il 2014 e attraverso gli anni in Europa. Che conclusioni se ne possono trarre? Credo che nella paura di oggi ci sia sicuramente una componente molto mediatica. Però credo pure che rispetto al terrorismo del passato ci sia pure una differenza che rende quello di oggi più imprevedibile, difficile da combattere e quindi più spaventoso. E cioè… I numeri sul terrorismo nel mondo e attraverso gli anni.”
Roberto “Lo Zar” Zanasi dalle pagine del suo blog Gli studenti di oggi ci propone il primo di una serie di post nientepopodimeno che sull’analisi di Fourier. Questo post si intitola Gli orologi di Fourier — 1. Homer Simpson destrutturato, e parla di epicicli, deferenti e lancette dell’orologio che vanno al contrario.
– Wizards, Aliens and Starships, di Charles Adler, che si mette a fare i conti per vedere quante delle idee della fantascienza “hard” sono effettivamente possibili almeno in teoria
– Uno dei quesiti della serie di quelli di Canterbury, che ha scatenato mille altre discussioni
– Un Quick & Dirty piuttosto banale, che però nei commenti è diventato ancora più interessante.
– Un compleanno – quello di Banach – tutto inteso ad analizzare che cosa succede quando si spacca tutto.
– La prima puntata della serie dei Rudi Matematici sulla teoria dei giochi.
– Il solito post di soluzione al problema del mese.
– C’è poi un altro post su un gioco di Sid Jackson.
Ecco, si spengono le luci e finisce anche questo Carnevale della Matematica. Ringraziamo tutti i partecipanti e i lettori che ci seguono fedeli e pazienti. Il prossimo carnevale, il numero 97 (“sul pino”), si terrà il 14 maggio 2016 sul blog di Roberto “Lo Zar” Zanasi Gli studenti di oggi, e il tema sarà “I giochi“. Preparatevi a partecipare!
Vi ricordo infine che tutti i carnevali si trovano nella pagina dell’elenco dei carnevali. In caso ve ne foste perso uno, c’è sempre modo di rimediare…
Che la consapevolezza matematica sia con voi.
Come facciano quelli di Maddmaths! a tirar fuori sempre gran bei Carnevali anche quando i carnevalisti mandano loro i contributi fuori tempo massimo, è un bel mistero. Più che dalla parte “Maths” mi sa che dipende dalla parte “Madd”. Grazie per averci tenuti anche se giunti fuori tempo massimo. Grazie per Archimede. Il link all’ultimo numero di RM è sbagliato, ma chi legge il Carnevale saprà cambiare da solo il 5 di 205 nel 7 di 207, non vale neppure la pena correggere. Grazie!
Corretto, grazie
Fantastico Carnevale!!!
Ho messo il Link sul mio Blog. Un abbraccio
Maria Cristina