Storie che contano è un progetto per esplorare la matematica e le sue tantissime branche con una lente diversa: quella della scrittura. Questa volta pubblichiamo una scena teatrale noir, dove la matematica si mescola al crimine e alla goniometria, a cura di tre studenti liceali. Buona lettura!
Pacifico D’Auria, Alessandro Scribani, Daniele Palladino, “Il patto della tangente”
PERSONAGGI
Don Coseno (Pacifico): il boss della mala, astuto e calcolatore, che gestisce tutto con equilibrio e misura.
Sandro “il Seno” (Alessandro): il suo braccio destro, fedele ma un po’ ingenuo, sempre oscillante tra alti e bassi.
Luca Tangente: un giovane criminale dal nome sospetto, imprevedibile e instabile.
SCENA
Un retrobottega fumoso di una vecchia trattoria
Don Coseno è seduto a un tavolo con un bicchiere di vino. La luce è fioca, le ombre disegnano curve sinuose sulle pareti. Sandro “il Seno” è in piedi accanto a lui, braccia incrociate. Luca Tangente entra con passo sicuro, ma lo sguardo teso.
Luca Tangente (con tono rispettoso): Don Coseno, onorato di essere qui.
Don Coseno (senza alzare lo sguardo dal bicchiere di vino): Luca Tangente, finalmente sei arrivato! Penso che non devo dirti più di tanto da cosa parti, o meglio, a cosa ci servi ora.
Luca Tangente: Sì, Don Coseno. So bene cosa devo fare. Ma in che zona dobbiamo spostarci esattamente?
Don Coseno: Penso che già sai i nostri colpi principali: a π/6 e π/3 ci conoscono già, ma il colpo con cui siamo passati alla storia della circonferenza goniometrica è a π/4.
Sandro “il Seno”: Puoi dirlo forte, Don! A π/4 non eravamo due funzioni goniometriche qualsiasi, eravamo LA funzione goniometrica: io ero te e tu eri me.
Don Coseno: Sì, Seno; è stato un bel colpo, però ora abbiamo altro a cui pensare.
Luca Tangente: Sì, e ora, insomma, cosa resta?
Sandro “il Seno”: Ora resta π /2; là il Don inizia a scarseggiare e abbiamo bisogno di un nuovo componente.
Don Coseno: Prima che ti divida per 0, stai calmo! Tangente, abbiamo bisogno di te a π /2. Sai, Tangente… È il tuo nome che non mi convince. In questo mondo ci piace la stabilità. Ma tu… Tu sei qualcosa di diverso.
Sandro “il Seno” (ridacchiando): Eh già, Don. Lui cresce troppo in fretta. Un momento è tranquillo, e poi all’improvviso… Boom! Schizza in alto senza controllo.
Don Coseno: A proposito di questo, a π /2 non possiamo permetterci di sbagliare…
Sandro “il Seno”: Sì, non staremo vicini a y, lì stiamo a casa di y e se ci acchiappa è furnut!
Luca Tangente: Sì, mi è chiaro…
Don Coseno: Infatti non andremo direttamente là, ma un po’ prima.
Sandro “il Seno” (tono ironico): Sterziamo all’ultima curva a destra?!
Luca Tangente: Eh si, e là in fondo ci sta il ce…
Don Coseno (interrompendo Luca Tangente): Ma cosa sterziamo! Noi ci avvicineremo, non lo toccheremo direttamente.
Sandro “il Seno” (tono ironico): Sì, insomma, la toccheremo piano!
Luca Tangente (cercando di mantenere la calma): Io porto affari, Don Coseno. Un’operazione pulita, un bel rapporto di guadagno…
Don Coseno (alzando un sopracciglio): Rapporto, dici? Sai, c’è una cosa che ho imparato nella vita… I rapporti possono essere pericolosi. Tu dipendi dal rapporto tra me e Sandro “il Seno”. Ma, soprattutto, più perdo la pazienza, più il rischio per te diventa grande.
Sandro “il Seno” (annuisce con un ghigno): E quando il coseno va a zero… Beh, amico mio, significa che sij ‘furnut!
Don Coseno: Prima di partire con il colpo, tu devi capire chi sei. Tu lo sai chi sei?!
Sandro “il Seno” (ridendo): Nu scem!3
Don Coseno: E basta! Quello che voglio fargli capire è chi è analiticamente.
Luca Tangente: Ooh, analiticamente? Qua il fatto è serj o’verament!
Don Coseno: Ascoltami attentamente: tu sei l’ordinata del punto d’intersezione… Sandro, continua tu.
Sandro “il Seno” (guardando in aria non sapendo la risposta): …
Don Coseno (alzandosi e guardando Sandro deluso): Manco una definizione, sai…
Don Coseno: Tra il prolungamento del secondo lato dell’angolo…
Sandro “il Seno” (interrompendo Don Coseno): e la retta tangente alla circonferenza nel punto A. Visto Don che la so!
Don Coseno: Vabbè… Non mi azzardo nemmeno a pensare a quella euclidea…
Luca Tangente (deglutendo, ma cercando di restare sicuro di sé): Don Coseno, non vi preoccupate, io so sempre quando restare basso e quando crescere. Non supero mai certi limiti.
Don Coseno (accarezzando il bordo del bicchiere pensieroso): I limiti… Ecco una parola interessante. Tu dici che non superi certi limiti? Ma io so che se stai a 90 gradi… Tu diventi ingovernabile.
Luca Tangente (accennando un sorriso nervoso): Solo se mi portano troppo vicino. Ma, finché resto negli angoli giusti, sono affidabile.
Sandro “il Seno” (battendo il pugno sul tavolo): Eh, ma è proprio questo il problema, Luca! Tu non hai una soglia massima, puoi crescere all’infinito! Mentre io… Io oscillo, mi muovo tra l’alto e il basso, ma torno sempre dove devo stare. Tu invece…
Don Coseno (interrompendo con voce grave): Tu invece non hai equilibrio. Io e Seno ci ripetiamo, torniamo sempre sui nostri passi, tu no. Una volta che superi certi angoli, non torni più indietro e una volta che stai là chi t ven’ a’ chiammà?!
Luca Tangente (sudando leggermente): Ma Don, posso essere utile proprio per questo! Quando tutti si aspettano che rimanga piccolo… Io divento grande! Quando mi credono stabile… Cambio direzione! Nessuno può prevedermi!
Don Coseno (alzando il bicchiere, osservando il liquido che gira lentamente): Imprevedibile… Dici bene. Ma sai cosa mi preoccupa, Tangente? Il fatto che ci siano certi angoli in cui non puoi nemmeno esistere.
Luca Tangente (stringendo i denti): Don Coseno, non vi preoccupate, perché pure quando scompaio, tornerò appena l’angolo cambia, non c’è bisogno che mi verrete a chiamare, non sparisco per sempre solo per un attimo!
(Don Coseno inclina la testa. Luca Tangente abbassa lo sguardo: sa di essere al limite. Don Coseno lo fissa intensamente, poi finalmente si rilassa e fa un cenno con la mano.)
Don Coseno (sorridendo leggermente): Ti darò una possibilità, Tangente. Ma ricordati… Se ti avvicini troppo ai 90 gradi, io sarò lì ad azzerarti.
Sandro “il Seno” (con tono ironico): Don, ma insomma, chi è, dove esiste e dove non esiste, ormai gliel’ha fatto capire. Ma si può sapere perché questo deve venire insieme a noi, se a π/2 non è nemmeno definito?
Don Coseno: Io a questo colpo non posso mettere mano. Finchè siamo vicini a 2π posso pure istruirvi, ma a π/2 non posso aiutarvi.
Luca Tangente: Per questo ci sono io! Mentre Sandro lavorerà, mi occuperò io di distrarre la y.
Don Coseno: Finalmente almeno una cosa l’hai capita.
Luca Tangente: Va bene allora. Don, è stato un piacere fare affari con voi. Vi auguro una buona serata.
(Luca Tangente esce dalla bottega)
Luca Tangente (con tono frustrato): Ma guarda te che roba, vengo trattato così e pensare che il mio dominio è \forall x\in \mathbb{R}\setminus\left\{\frac{\pi}{2}+2k\pi\right\} e il mio codominio è tutto l’insieme \mathbb{R}, di gran lunga più grande del loro!
Note
- Sij ‘furnut → Sei finito
- Serj o’verament! → Ma stai scherzando!
- Chi t ven’ a’ chiammà? → Nessuno ti cerca
Gli autori
Pacifico D’Auria, diciassettenne napoletano, frequenta il Liceo Calamandrei Scienze Applicate. Nutre una profonda passione per il mondo teatrale, l’arte e lo sport. Proprio grazie al suo interesse per il teatro, ha scoperto una prospettiva inedita sulla matematica.
Alessandro Scribani, anch’egli diciassettenne e napoletano, è studente del Liceo Calamandrei Scienze Applicate. Le sue passioni spaziano dall’animazione al disegno fumettistico, fino alla biologia. Questo testo teatrale ha rappresentato per lui non solo un compito scolastico, ma un modo innovativo di approcciarsi alla matematica.
Daniele Palladino, diciassettenne napoletano e studente del Liceo Calamandrei Scienze Applicate, è un grande appassionato di cinema, sport e musica. Questa esperienza teatrale si è rivelata per lui un’occasione significativa, permettendogli di osservare la matematica sotto una luce diversa.
Il racconto è scaricabile qui nei formati PDF, ePub e AZW3.
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Per maggiori informazioni, contattare Alice Raffaele, curatrice della raccolta.
Questo racconto è divertentissimo. Bravi.