Un recente studio condotto dal Complexity Science Hub (CSH) di Vienna ha dimostrato che i social network potrebbero essere utilizzati come potente strumento predittivo della futura popolarità di un brano musicale.
Analizzando le amicizie e le abitudini di ascolto, i ricercatori sono riusciti ad incrementare del 50% la precisione delle previsioni ottenute mediante l’apprendimento automatico, che sono passate da un successo del 14 al 21%. Gli scienziati hanno sfruttato le informazioni sugli ascoltatori presenti sui social network, che sono state valutate insieme ai dati che, di solito, sono coinvolti nella formulazione della previsione delle canzoni di successo, come la popolarità del genere musicale o dell’artista.
Come si legge sulla rivista Scientific Reports, lo studio ha esaminato un vasto insieme di dati comprendente 2,7 milioni di utenti, 10 milioni di brani e 300 milioni di riproduzioni, rivelando che le connessioni sociali sono cruciali tanto quanto la notorietà dell’artista o del genere musicale, nel determinare il successo di una canzone.
Per il loro modello, i ricercatori hanno lavorato con due reti: una che mappava le amicizie e un’altra che registrava le “dinamiche di influenza”, ossia chi ascolta una canzone e chi segue l’esempio. “I nodi della rete sono le persone, ma i collegamenti nascono quando una persona ascolta una canzone e poco dopo un’altra persona ascolta la stessa canzone per la prima volta”, spiega Stefan Thurner di CSH.
Prendendo in esame le prime 200 riproduzioni di un nuovo brano, hanno previsto la probabilità che esso diventasse un successo, classificandosi nell’1% dei brani più ascoltati su last.fm.
Lo studio ha evidenziato che la diffusione di un brano dipende dall’influenza esercitata dall’utente all’interno della propria rete di contatti: gli individui con una forte influenza e cerchie di amicizia più ampie ed interconnesse accelerano la popolarità di una canzone. Inoltre, l’influenza sociale è bidirezionale: le persone influenzano i propri amici e vengono a loro volta influenzate, generando rapide cascate di popolarità. La ricerca ha evidenziato l’importanza dell’omofilia musicale, la tendenza degli amici ad ascoltare musica simile. Un elemento, finora trascurato, che dimostra quanto la musica abbia sempre posseduto una forte componente sociale.
Secondo i ricercatori, questo studio offre uno strumento di quantificazione di questa “influenza sociale” e offre spunti che vanno oltre la musica, estendendosi anche, per esempio, alle opinioni politiche e agli atteggiamenti assunti nei confronti del cambiamento climatico.