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Brevi consigli per letture matematiche. Mens Extensa. L’anima di Prometeo in un mondo di macchine di Simone Belvedere, consigliato da Alice Raffaele.

Mens Extensa tratta argomenti nell’intersezione tra diverse discipline, tra cui in primis la filosofia e l’informatica, ma anche l’antropologia, la religione e lo sviluppo delle scienze in generale. Partendo dal dualismo ontologico tra mente e corpo, di cui si elencano i principali passaggi dalla filosofia greca a quella moderna, Simone Belvedere introduce poi il concetto di “artefatti cognitivi”, produzioni dell’uomo che “possono assolvere ai nostri scopi conoscitivi e comunicativi”. Quello più importante realizzato è il computer, assimilato al concetto di mente, vista come una macchina. Ma “il computer risulta essere una macchina doppia, fisica in quanto hardware e no fisica in quanto software” (pag. 54). Una parte del testo è dedicata poi all’Intelligenza Artificiale e al mondo dei robot, da un punto di vista informatico. Simone Belvedere introduce il concetto di “dislivello prometeico” di Gunther Anders, filosofo e scrittore tedesco del Novecento, il quale afferma che l’uomo non è in grado di restare al passo con il mondo delle sue stesse produzioni. Spesso non è neanche capace di prevederne le conseguenze, come con l’invenzione della bomba atomica.

“Se l’uomo soffre di inferiorità di fronte alle prestazioni delle sue macchine è perché adeguandosi al mondo delle macchine, per divenirne una mera parte, scopre di essere una merce di pessima qualità: invece di essere un’amorfa materia prima, egli disgraziatamente è già morfologicamente delineato, è già modellato erroneamente, se analizzato secondo i criteri mutevoli del macchinico.” (pag. 85). Nell’ultima parte del testo, sempre riprendendo le opere di Anders, l’autore affronta infine l’uso che l’uomo fa dei suoi stessi artefatti tecnologici e cognitivi, commentando quanto passivo diventi di fronte alla televisione e alla radio, per esempio, fino ad arrivare allo smartphone. “Poiché il mondo ci è fornito a domicilio, l’uomo smette di andarne alla scoperta, rimanendo privo di esperienza.” (pag. 94). Infine, nella conclusione, Belvedere riprende le parole di un altro filosofo, Michel Ferres, per riflettere e fare riflettere sul ruolo della tecnologia nelle nostre vite: come sono collegate mente e corpo? Come questo binomio si riflette sui binomi software-hardware e uomo-macchina? Questo saggio potrebbe essere un buon punto di partenza per pensarci un po’ e per provare ad approfondire le connessioni e le interazioni tra queste discipline.

Alice Raffaele

Mens extensa. L’anima di Prometeo in un mondo di macchine
Simone Belvedere
Editore: Lekton
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 1 gennaio 2019
Pagine: 124 p., Brossura

 

 

 

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