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La storia di origine dei chicchi di riso sulla scacchiera per spiegare la crescita esponenziale è antica, ma sempre efficace. Alcune studentesse dell’istituto Comprensivo Igino Petrone di Campobasso, sotto la guida della loro insegnante, Prof.ssa Vittoria Di Vincenzo, hanno creato una divertente presentazione della storia che pubblichiamo con piacere. 

Settembre… Suona la campanella, comincia un altro anno scolastico: saluterò i miei alunni di seconda e terza e conoscerò quelli di prima media. Frase di rito dopo le presentazioni: “A chi piace la Matematica? Lo sapete che senza di essa non avreste neanche il cellulare?“ Occhi sbigottiti e attenzione ottenuta… Inizio a parlare di quanto la matematica sia bella e affascinante e creativa e presente in tutto quello che ci circonda, scrivo alla lavagna la celeberrima frase di Galileo Galilei La matematica è l’alfabeto nel quale Dio ha scritto l’universo e… cominciamo la nostra avventura.

Scopo? Appassionare giovani menti allo studio di una materia da molti ritenuta “difficile” se non addirittura “incomprensibile”.

Come? L’approccio deve essere ludico: la mia laurea in Matematica indirizzo applicativo mi porta ad iniziare sempre dagli insiemi… Come parlare altrimenti dei numeri interi prima e dei razionali e irrazionali dopo? Stimolando la loro curiosità, proponendo giochi di logica, problemi reali, problemi senza soluzione e problemi con più soluzioni, stuzzicando la loro attenzione con racconti e calando i risultati ottenuti dopo una serie di attività nella vita quotidiana…confrontando magari le potenze del 10 con la lunghezza di un treno. Cosa che Alice D’Agostino, Valentina Picciano e Chiara Spina, tre allieve della classe I D dell’istituto Comprensivo Igino Petrone di Campobasso hanno deciso di raccontare ai loro coetanei – e non solo – con un simpatico fumetto. Per arrivare alla realizzazione di questo prodotto è stato fatto un percorso individuato sul sito dell’lndire nella sezione M@t.abel dal titolo “I chicchi di riso” che ha come autori Stefania Cotoneschi, Domenica Formica, Simonetta Ghelardini. L’attività, che prende spunto da una nota novella indiana sulla nascita del gioco degli scacchi, ha come scopo non solo l’acquisizione di una corretta capacità di calcolo delle potenze, ma soprattutto lo sviluppo di competenze, capacità di produrre congetture relative all’interpretazione e alla spiegazione di osservazioni effettuate in diversi contesti. Attraverso esempi concreti si giunge all’idea della crescita esponenziale. Guardate ora la presentazione.

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Vittoria Di Vincenzo è docente di Scienze Matematiche presso l’Istituto Comprensivo Igino Petrone di Campobasso, laureata in Matematica indirizzo Applicativo, è appassionata di giochi di logica.

 

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