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Il weekend delle finali a Cesenatico è finito, gli oltre mille ragazzi e ragazze che hanno partecipato sono ormai rientrati a casa, speriamo con un bel ricordo dell’esperienza e rinnovata passione per la matematica. Sia la gara individuale, alla sua trentatreesima edizione, sia quella a squadre, alla diciottesima, hanno offerto grandi emozioni.

Come ogni anno tutti arrivano il giovedì, alla spicciolata. Chi dopo un lunghissimo viaggio, in treno, pullman, aereo e nuovamente treno, chi in meno di un’ora, magari accompagnato in auto dai propri genitori. Alla sera si possono vedere gruppi di ragazzi fare una passeggiata prima di andare a letto, ma senza fare troppo tardi, soprattutto coloro che la mattina hanno la gara individuale.

I concorrenti alla gara individuale

Il venerdì mattina alle 8 gli “individualisti” sono alla Colonia Agip, dalle cui vetrate potrebbero vedere la sabbia e l’Adriatico. Ma è raro che alzino gli occhi dai loro tavoli: i problemi sono 6, molti di essi difficili, e il tempo è poco, per sprecarlo a seguire con lo sguardo il pallone di chi gioca sulla spiaggia. La sabbia è stamattina il terreno di chi partecipa nel pomeriggio a una delle quattro semifinali della gara a squadre: meglio distrarsi e far passare il tempo in allegria, per poi potersi concentrare al massimo quando arriverà il momento di scendere in campo. Sui tavolini della colonia, nel frattempo, ci si scervella sulle carte della Maga Magò e sugli altri problemi, cercando di arrivare, entro la fine della prova, a scrivere una dimostrazione completa del maggior numero di problemi possibile.

Una concorrente alle prese con un problema

Nel primo pomeriggio iniziano le semifinali a squadre, in contemporanea al palazzetto dello sport e alla palestra del Liceo Ferrari, attrezzate per l’occasione con tavoli e sedie. Come ogni anno è strano e bellissimo vedere ragazze e ragazzi risolvere problemi, 16 in questo caso, a tutta velocità in mezzo alla confusione delle altre squadre e al tifo del pubblico. Finito il primo round di semifinali c’è appena il tempo di liberare i tavoli, resettare i computer e accompagnare le nuove squadre in campo, dopodiché si parte col secondo round. Tra le 126 squadre che gareggiano nel pomeriggio ci sono le 20 classificatesi grazie alla Gara a squadre femminile del gennaio scorso.

Un momento della semifinale

Nel frattempo, nascosti in qualche luogo segreto ed inaccessibile, i correttori stanno facendosi strada tra i trecento compiti compilati la mattina dai concorrenti, soppesando e valutando ciascuno dei sei problemi. È un’opera titanica, che non finirà prima che sia notte fonda o quasi mattina.

Il venerdì non è ancora terminato, comunque, e la sera vede ancora l’annuncio dei ripescati per la finale a squadre del sabato mattina e le iscrizioni alla gara del pubblico, per tutti coloro che per sfortuna o questioni anagrafiche non potranno partecipare alla finale.

Nel cuore della notte i correttori della gara individuale completano il loro lavoro e rientrano silenziosamente in albergo. Quando loro si sono coricati da poche ore è il momento di alzarsi per chi si occupa della finale a squadre: il palazzetto dello sport attende!

Come un ingranaggio perfettamente oliato i collaboratori preparano ancora una volta la sede di gara e, man mano che le squadre arrivano, le accompagnano ai loro tavoli. Quando tutto è pronto è il momento dei discorsi. Prima che inizi la gara vera e propria, però, si alza il sipario sull’ambientazione della finale, grazie al Cosplay organizzato dai collaboratori.

Quest’anno vediamo entrare nel palazzetto, sulle note dei Carmina Burana, Dante, Beatrice e Virgilio, seguiti da diavoli, dannati e un affaticato Caronte, che si spinge pian piano fino al tavolo della giuria. Il boato di applausi di concorrenti e pubblico già rincuora: le ore di preparazione dei costumi e di trucco non sono state invano!

Dante e Beatrice, alle Olimpiadi di Matematica

Ora non resta che consegnare i testi e dare il via: per risolvere i 24 problemi ci sono 2 ore. E che problemi!

Nel punto medio del cammin di nostra vita, meditando su un problema mi smarrii per una selva oscura. Ponderavo su un triangolo ABC; sul lato $$AC$$, di lunghezza 400, presi un punto $$P$$. La proiezione di $$P$$ sul lato $$BC$$ era detta $$X$$, e $$Y$$ la proiezione di $$P$$ su $$AX$$. Ahi come trovar la lunghezza del lato $$AB$$, sapendo che $$AB$$ era ortogonale ad $$AX$$, e che le seguenti condizioni valeano tra le lunghezze dei segmenti: $$AC=2(PX+PY)$$ e $$BX^2-AB^2=2AB \cdot PY$$?

Quest’anno si arriva a livelli di virtuosismo notevoli, come nel seguente problema (Carnot dimonio), degno della vittoria anche alle Olimpiadi di Italiano:

“Considerate duemila dannati:
mille sceglietene per la malvagia
finale a squadre – che sian radunati!”.

Carnot dimonio dagli occhi di bragia
loro scrutando, si fe’ richiedente
del numero maggior che non disagia

di esser primo e tre cifre avente
e divisor del numero di scelte.
Rispondere tu sai correttamente?

Con la finale ben avviata, si può far partire anche la gara del pubblico e godersi lo spettacolo dei 36 consegnatori che sfrecciano sul campo di gioco, del pubblico che sventola striscioni e incita le proprie squadre, rendendo anche la matematica uno sport.

La finale a squadre

Alla fine è il Liceo Leonardo di Brescia a vincere, come lo scorso anno, confermando il dominio della città lombarda, che per il sesto anno consecutivo esprime la squadra campione d’Italia (dal 2012 al 2015 la Gara a squadre è stata vinta dal Liceo Copernico di Brescia, secondo lo scorso anno e “solo” tredicesimo quest’anno. Al secondo e terzo posto si classificano il Liceo Marconi di Carrara e il Liceo Landi di Velletri, seguiti dal Galileo Ferraris di Torino e dal Corradini di Thiene.

I ragazzi del Liceo Leonardo di Brescia

La premiazione delle squadre è il sabato pomeriggio, mentre bisogna aspettare la mattina della domenica, dopo un ultimo controllo dei punteggi, per scoprire medagliati e vincitori della gara individuale. Primo classificato è Jacopo Guoyi Chen, di Velletri, che fa punteggio pieno e si lascia alle spalle Federico Viola di Roma, secondo e Andrea Ulliana di Padova, terzo. Ai piedi del podio Nikita Deniskin, di Napoli e Andrea Ciprietti, di Teramo. Quest’ultimo viene premiato in contumacia, così come altri, perché è ancora “in trasferta” alle Balkan Mathematical Olympiads (di cui parleremo tra qualche giorno) e ha fatto la gara di venerdì in remoto ad Ohrid, in Macedonia.

Conclusa la premiazione è il momento della partenza e, chi prima e chi un po’ più tardi, tutti si affrettano verso la stazione o i pullman, cercando di evitare le altre iniziative della giornata: una gara di moto e una competizione di Metal Detector sulla spiaggia.

Anche se le finali nazionali sono alle spalle, l’anno olimpico non è ancora finito: alla fine del mese ci sarà a Pisa lo stage PreIMO che determinerà la squadra italiana alle IMO in Brasile a luglio. Inoltre i preparativi sono già in corso per le EGMO 2018, che, come abbiamo già annunciato più volte, saranno a Firenze ad aprile del prossimo anno.

Luigi Amedeo Bianchi

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