A cominciare dalla sua prima uscita del 2016, Archimede ospita Archimedia, una rubrica di fumetti e altri media curata da Andrea Plazzi. Nel n. 4/2016 trovate “Versoria Vitae”, un fumetto di Giovanni Eccher e Andrea Borgioli dedicato alla matematica italiana Maria Gaetana Agnesi. Gli autori si concentrano su alcuni momenti biografici della Agnesi. Qui sul sito presentiamo come al solito la prefazione di Andrea Plazzi, ma voi non perdetevi il fumetto all’interno di Archimede 4/2016.
Testimonianze e documenti sono concordi: Maria Gaetana Agnesi (1718-1799) era di ingegno acutissimo ed eccelleva in numerose discipline. Fu la matematica a darle la fama, anche grazie alla curva che porta il suo nome. La «versiera di Agnesi» è la famiglia di curve $$y = 8a^3 /(x^2 + 4a^2)$$, con $$a > 0$$, definibile per via sintetica come luogo geometrico e già studiata da Pierre de Fermat: l’associazione con la matematica milanese è dovuta alla descrizione che questa ne fa nel suo Istituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana (1748), per decenni testo apprezzatissimo e autorevole.
Il termine «strega» («Witch of Agnesi»), con cui la curva è nota in ambito anglosassone, ha una storia curiosa: nella traduzione inglese di John Colson, «versiera» fu frainteso come «avversiera», da cui «avversaria», tradotta col termine «strega» come più prossimo equivalente femminile del demonio («l’Avversario»). Nata a Milano, terza di 21 fratelli e sorelle (tra i quali la compositrice Maria Teresa Agnesi Pirottini, la cui carriera musicale incrociò brevemente quella del giovane Mozart), Maria Gaetana fu precocissima e a 19 anni padroneggiava greco, latino, ebraico, francese, tedesco e spagnolo. Si distinse poi in matematica, manifestando al tempo stesso il desiderio di farsi monaca. Per obbedienza al padre, il matematico Pietro Agnesi Mariani, proseguì negli studi e solo alla sua morte – rifiutando di succedergli nella cattedra di Matematica dell’Università di Bologna – si ritirò dalla vita pubblica per dedicarsi personalmente al soccorso di poveri e malati, per i quali mise a disposizione la propria casa e i propri averi. Giovanni Eccher e Andrea Borgioli hanno immaginato per Archimede questo momento di svolta per la geniale dama milanese, quando la possibilità di ripensare un’esistenza ricca e privilegiata le fece scegliere una vita al servizio del prossimo.
Andrea Plazzi
Andrea Borgioli (Empoli – FI, 1980) debutta nel 2002 con una storia breve per la rivista Frigidaire. Dal 2007 collabora con Sergio Bonelli Editore (Jan Dix, Cassidy e Lukas). Attualmente è al lavoro sulla testata Mercurio Loi, di prossima uscita.
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