A cominciare dalla sua prima uscita del 2016, Archimede ospita Archimedia, una rubrica di fumetti e altri media curata da Andrea Plazzi. Nel n.2/2021 di Archimede trovate “Un, due, Re!” un fumetto di Walter Leoni, che come al solito ha disegnato anche la copertina. Qui sul sito presentiamo come al solito la prefazione di Andrea Plazzi, l’intera storia è ovviamente nella rivista (ma eccezionalmente la trovate qua sotto…).
In La matematica è politicaChiara Valerio scrive che per lei la matematica ha rappresentato l’apprendistato della rivoluzione, cioè «l’impossibilità di aderire a qualsiasi sistema logico, normativo, culturale e sentimentale in cui esista la verità assoluta, il capo, l’autorità imposta e indiscutibile». Una frase che già suggerisce un paradosso. Da un lato, nell’ambito di un determinato sistema assiomatico, la matematica esprime unicamente certezze, i teoremi: certezze «indiscutibili», con lo stesso grado di affidabilità di quei principî logici che poniamo a presupposto stesso della possibilità di ragionare (identità, non contraddizione, terzo escluso). Dall’altro, proprio per questo è del tutto impermeabile a qualsiasi principio d’autorità che non sia la dimostrazione: una verità matematica è tale solo se viene dimostrata, indipendentemente da età, religione, censo, posizione accademica e qualsiasi altra caratteristica, affiliazione o appartenenza di chi la dimostra. In altre parole – e di nuovo siamo in odore di paradosso – anche se la matematica si nutre di assiomi, con dogmatismo e pregiudizi non si fa matematica. Con la pungente eleganza che gli è tipica, il grande umorista Walter Leoni ci racconta a quali spiacevoli conseguenze andrebbe incontro chi pensasse di asservire la matematica al potere.
Andrea Plazzi
Walter Leoni (Orvieto – TR, 1975) è fumettista, illustratore e vignettista umoristico. Dopo avere frequentato la Scuola Romana di Comics collabora con diverse testate, tra le quali Smemoranda, Il Ruvido, Alias Comics, Il Nuovo Candido, Prisma, Comics&Science e il quotidiano on line Fanpage.it. Nel 2020 ha pubblicato SS TATA (Edizioni BD), il suo primo libro a fumetti, ricevendo il premio Gran Guinigi come migliore esordiente.
In modo del tutto eccezionale potete scaricare il fumetto da questo link:
This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish.AcceptRead More
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
In La matematica è politica Chiara Valerio scrive che per lei la matematica ha rappresentato l’apprendistato della rivoluzione, cioè «l’impossibilità di aderire a qualsiasi sistema logico, normativo, culturale e sentimentale in cui esista la verità assoluta, il capo, l’autorità imposta e indiscutibile». Una frase che già suggerisce un paradosso. Da un lato, nell’ambito di un determinato sistema assiomatico, la matematica esprime unicamente certezze, i teoremi: certezze «indiscutibili», con lo stesso grado di affidabilità di quei principî logici che poniamo a presupposto stesso della possibilità di ragionare (identità, non contraddizione, terzo escluso). Dall’altro, proprio per questo è del tutto impermeabile a qualsiasi principio d’autorità che non sia la dimostrazione: una verità matematica è tale solo se viene dimostrata, indipendentemente da età, religione, censo, posizione accademica e qualsiasi altra caratteristica, affiliazione o appartenenza di chi la dimostra. In altre parole – e di nuovo siamo in odore di paradosso – anche se la matematica si nutre di assiomi, con dogmatismo e pregiudizi non si fa matematica. Con la pungente eleganza che gli è tipica, il grande umorista Walter Leoni ci racconta a quali spiacevoli conseguenze andrebbe incontro chi pensasse di asservire la matematica al potere.
