Dal numero 2/2019, Archimede si arricchisce di una nuova rubrica, condotta da Roberto Zanasi: A colpo d’occhio.
Il titolo standard che di solito viene attribuito a rubriche come questa sarebbe Dimostrazioni senza parole, ma il direttore mi ha consigliato di cambiarlo. In effetti ha ragione, perché un titolo così può ingannare o creare false aspettative. Un Vero Matematico direbbe che una dimostrazione senza parole o non è davvero una dimostrazione, o non è davvero senza parole.
Spesso le immagini ci permettono di capire qualcosa di più, o aggiungono nuovi significati alle formule, attivando altre modalità di ragionamento. A volte un disegno ci permette di sperimentare la famosa “esperienza ah-ha!”, quella che ci fa esclamare “ecco perché!”, o “finalmente ho capito!” (o, magari, “siamo sicuri che ho capito bene?”)
Ecco l’immagine di questo numero.
Questa figura si riferisce a una formula che, se ricavata per via analitica, richiede lunghi calcoli. Eppure, basta osservare che sono presenti due triangoli simili per arrivare, in modo più sintetico, alla conclusione. Il lettore è invitato a commentare sotto a questo post.
I due punti di vista offerti dalla geometria analitica e dalla geometria sintetica ci aiutano a capire meglio, a memorizzare con più efficacia, e ci insegnano a vedere le cose in un altro modo. E questo è il bello della matematica.
Bellissima! Questa è da usare
Questo è proprio un gioiellino! Finalmente potrò dimostrare in classe quella formula. Complimenti davvero
Complimenti vivissimi all’ideatore!
Sono questi i momenti in cui i ragazzi restano a bocca aperta!
Figure utili alla memorizzazione delle formule. Procedimenti che mostrano la bellezza della Matematica!
Magnifica!! Ricordo una vecchia prova di maturità dove si poteva applicate il teorema della bisettrice per ottenere subito un luogo geometrico senza usare la famigerata formula dell’ angolo fra due rette!!!!
Proprio senza parole…